In Economia

DI MAURO GARGAGLIONE

I sovranisti e i protezionisti sono molto limitati intellettualmente perchè se gli spieghi logicamente e aritmeticamente che le misure restrittive si pagano coi soldi di milioni di consumatori che si trasferiscono nelle tasche di pochi produttori organizzati, e quindi sono provvedimenti a somma negativa per la nazione, non lo capiscono.

Andatevi a rivedere la storia dell’IVA sulle auto giapponesi degli anni 80, sostenuta pure dal socialista Tremonti (quello del governo che doveva fare la rivoluzione liberale). Quando l’hanno parificata, i costruttori tedeschi e francesi, che facevano costosissime auto di merda, hanno dovuto ricominciare a farle bene mentre la FIAT è arrivata a un passo dal fallimento perchè i suoi catorci non li comprava più nessuno. Per salvarla e renderla in grado di competere a livello globale, qualche anno dopo Marchionne ha dovuto delocalizzarla.

Oggi ti compri un’utilitaria con dotazioni e qualità che 25 anni fa ti sarebbe costata l’equivalente di una Mercedes di fascia alta (le macchine per i ricchi i tedeschi le hanno sempre sapute fare). E uno schifo di Alfasud, arrugginita di fabbrica, ti costava l’equivalente di un 320 BMW. (Per non dire delle Ferrari che montavano i componenti della FIAT 124 e ti rimanevano in mano le maniglie degli sportelli).

Ma un popolo che, quando va bene, pensa che troppo libero mercato produce effetti negativi e vuole il ritorno alla liretta che possiamo svalutare per fottere i competitor stranieri, cosa volete che si meriti? Monti, 3Monti, Renzi, Gentiloni, Salvini e Di Maio. E quelli ha.

Recent Posts
Showing 5 comments
  • eridanio

    Pur condividendo la chiosa sul cosa si meriti chi fa il fesso per tanto tempo,
    una sintesi di 40 anni in 2 rige è proprio impossibile.
    Ed è vero, Max, che i dazi e le quote sono stati ricambiati senza tante cortesie.
    La Golf poi è nata per cercare di replicare (migliorandola) la Fiat 128. Infatti per studiare come era fatta questa macchina (ritenuta industrialmente ideale) ne hanno smontata più d’una mettendo ogni pezzo per terra per apprezzarne l’ingegno costruttivo. (cosi si narra il mito)
    Molta dell’innovazione che ha avuto molto successo è uscita da una Fiat tanto appassionata quanto cialtrona ed infinitamente cogliona a partire dal mitico avvocato “scala mobile”, imprenditore suo malgrado e malgrado, inoltre, la corte di uomini qui quo qua che avevano, parassitariamente, imparato a ronzargli intorno.
    Dissipate le migliori tecniche, per incapacità di gestirne il valore, hanno contribuito pesantemente, col design, con la tecnica, a far fare buone auto a tutti.
    In giro non ci sono fessi.
    Per decenni poi la subfornitura di particolari automotive è pure dipesa dalle finezze degli artigiani nostrani ai quali si assegnava per tempo un disegno impossibile, da trasformare, risolvendo ogni incongruenza progettuale, in un prodotto un affidabile a prezzo conveniente.
    Anche qui il tempo è scaduto. Euro 3,4,n…..
    Adesso La Fca è andata oltre oceano a far sognare l’americano medio che in altra epoca ha sempre sfottuto la FIAT come acronimo di “Fix It Again Tom” così impareranno a godersi auto con un bullone in meno, un centimetro in meno, un kw in meno, ….
    Ma le tasse sul lusso hanno frustrato un tessuto industriale che meritava di fiorire e morire, se del caso, per ragioni diverse dalla penalizzazione delle potenzialità di consumo dei privati. Da ex pilota privato (ex per tasse) penso a tutta quella industria aeronautica di aviazione generale che è marcita perché saper volare era elitario. E ti credo … con il personale militare allora nelle torri di controllo e la benzina avio a tre volte quella normale con accise pazzesche ed iva penalizzante sui mezzi era tutto proibitivo. A puttane Partenavia, Siai-Marchetti, Aermacchi, Piaggio, Fiat Avio e altre. La cantieristica da diporto ha avuto la stessa cura. Non si possono enumerare tutte le imprese ammazzate in culla e in branda, anche qui iva e presunzioni oscurantiste. A centinaia di migliaia di persone, milioni in 40 anni, col loro know-how, è stato negato il futuro che si erano costruiti con le loro mani senza bisogno di altro perché era impellente sostenere chi non aveva la capacità di reggersi con le proprie gambe.
    E’ tutto vero: c’erano le quote; c’erano il dazio sul prezzo e l’iva al 36%, poi 38% (al passaggio dell’aliquota normale dal 18% al 19% del 1988.) sopra dazio e prezzo per le auto superiori ai 20 cv fiscali (2000cc), altrimenti l’iva normale scendeva alla metà. Non menziono il super bollo…
    Era l’epoca dell”iva sui “beni di lusso”, una iattura che ha ritardato il benessere in Italia in generale, oltre a colpire la produttività italiana proteggendola dal confronto alla pari con altri prodotti prezzabili dal mercato.
    Quest’iva penalizzante è stata tolta, dopo essere incorsi in una sanzione europea, proprio perché non poteva esistere, ai sensi della normativa d’indirizzo, una aliquota più penalizzante oltre a quella ordinaria che partiva e parte tutt’oggi dal minimo 15%.
    I sovranisti di oggi, pori cocchi, non capiranno nulla e mai perché chi doveva insegnargli qualcosa (a partire dai genitori) s’era fumato tutto sessantotto insieme ai neuroni ed i professori di oggi, poverelli, stanno faticosamente recuperando “dignità” riscoprendo Keynes ed i monetaristi. Recuperano, i tapini, partendo da idee degli anni 30 del secolo scorso e mo’ che arriveranno onestamente a notare gli effetti delle causali teorie passeranno altri 70 anni. Poi arriverà un “ciula” che dirà quel che oggi è evidente e planare e gli daranno un premio Nobel.
    Ma c’è una labile speranza.
    I sovranisti ignoranti e senza titoli, ruspanti o meno, hanno un più alto margine di serendipity, di una possibile illuminazione, pur difficile, ma più probabile rispetto a coloro che si son limati la fantasia appuntandosi 3 sudate lauree.
    Siamo nelle loro mani. Dai ciuchino! Libera nos a malo :-)

    • Max

      Carissimo Eri,
      da ex pilota privato puoi dirmi cosa è questo affare che ho a casa e che mi tormenta da anni?

      http://img275.imagevenue.com/img.php?image=443330305_ciccioquiz_122_169lo.jpg

      • eridanio

        Andavo solo con aerei a pedali :-)
        Virometro e sbandometro. Col piede si tiene la palla al centro per una semplice virata coordinata oppure standard. Due min sta a ricordare 120 sec per 3’sec =360′. Piede destro la palla va a sx e viceversa. Per mantenere contemporaneamente la forza di gravità relativa in asse verticale.
        Ma dubito lo volessi veramente sapere. Che piglia per in giro che sei :-) ciccioquiz

        • Max

          Touché, sei un grande, ma l’ho sempre detto.
          Virosbandometro, c’est vrai.

  • Max

    Negli anni 80 vi erano una serie di dazi e contingentamenti per le auto jap in tutta l’europa produttrice di auto (quindi ad es. non in CH in cui se ne vedeva un discreto numero), però anche i giapponesi avevano dazi e protezionismo, peggiore di quello europeo (esportavano 20 e importavano 1), e da sempre al protezionismo si risponde col protezionismo.

    Che i tedeschi facessero auto schifose non mi pare; la Golf era molto apprezzata da noi, Escort e Kadett un po’ meno e a torto perchè erano robuste, duravano il triplo di una Fiat e non sapevano cosa fosse la ruggine. I francesi si salvavano con la Peugeot (la 205 era una favola) e gli italiani con la Lancia (la Delta era un mito).

Start typing and press Enter to search