In Anti & Politica

DI MAURO GARGAGLIONE

Ogni volta che si prova a criticare la democrazia, nella migliore delle ipotesi l’obiezione è: “Ok, allora proponi alternative migliori”.

Non esistono alternative migliori o peggiori della democrazia perchè non è sulla democrazia che dobbiamo intervenire, bensì sulla sfera di intervento del governo nella vita delle persone. Se questa sfera è limitata, la democrazia è una buona tecnica, forse la più adatta, per prendere decisioni di interesse comune.

Per ovviare a questo problema nacquero le costituzioni che avrebbero dovuto rappresentare un argine all’arbitrio del potere, sancendo la divisione dei poteri e i cosiddetti “checks and balances”.

Ma le costituzioni possono nascere male, come quella italiana, oppure possono cambiare attraverso emendamenti che ne snaturano i principi fondativi, quindi si vede bene che non bastano.

Già accettare di impostare il problema in questi termini è un passo verso il miglioramento della convivenza civile. Sfortunatamente il potere dominante dello Stato ha ammantato di solennità e religiosità il regime democratico e gli ha messo come contraltare i regimi dispotici e dittatoriali.

Lo scopo è ovvio, chi critica la democrazia deve essere isolato come un lebbroso e condannato moralmente come un peccatore. La democrazia è diventata la nuova religione di massa, con tanti saluti allo Stato laico e alla libertà individuale.

Recent Posts
Showing 2 comments
  • vetrioloblog

    Se è eccessivo il perimetro dello Stato, non cè democrazia che tenga.

  • Albert Nextein

    Sto leggendo il libro “Abbasso la Democrazia” di Hoppe.
    Scritto bene, tradotto bene.
    Chiaro, acuto e preveggente.
    Quando tratta del problema immigratorio sembra che Hoppe possieda la sfera di cristallo.
    Sono scritti di circa 20 anni fa.
    Ci sono in giro dei cervelli incredibili.

Start typing and press Enter to search