DI ALESSIO PIANA
I libertari sostengono che ciascun individuo ha il diritto legittimo di possedere armi per autodifesa.
Ma per difendersi… da chi?
Costituzione americana, Secondo Emendamento:
“Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia ben organizzata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non può essere infranto”.
Ma come… se c’è già la forza pubblica dello Stato, che bisogno c’è che anche i cittadini abbiano le armi? Non ci pensa già lo Stato a proteggerli con le sue forze di polizia, a garantire l’ordine e la giustizia? Non è una contraddizione logica?!
No, non lo è.
Proprio perché lo Stato dispone di una milizia armata, anche i cittadini devono possedere armi: per potersi difendere dalla potenziale violenza dello Stato.
Se venissero disarmati per legge, lo Stato diventerebbe monopolista legale della forza e potrebbe rivolgere la sua violenza contro la popolazione indifesa.
Il secondo emendamento trae la sua giustificazione storica dall’origine stessa degli Stati Uniti d’America: le colonie americane combatterono per l’indipendenza ribellandosi alla violenza istituzionale del governo britannico.
I padri costituenti americani sapevano bene quanto può essere pericoloso, per la libertà dei cittadini, affidare il monopolio legale della forza e della violenza a una istituzione nazionale di governo.
Per questo sancirono il diritto dei cittadini di possedere armi.
I padri costituenti avevano ed hanno ancor oggi ragione in pieno.
Lo so che qui faccio sempre la figura del troll che non capisce niente di liberta ma nessuno mi ha ancora dato una vera risposta: cosa può fare una popolazione armata di pistole e fucili, anche automatici contro un esercito con centinaia o migliaia di carri armati e cacciabombardieri?
È un dato di fatto.
ovviamente nulla, ma qui nessuno capisce ma niente