DI GIOVANNI BIRINDELLI
Scrive il Corriere.it: “Le minacce che potrebbero farci precipitare in una nuova recessione, i cosiddetti «cigni neri», si moltiplicano: dalla crisi di Hong Kong, al possibile default argentino, all’escalation dello scontro Israele-Iran”.
Quanto a lungo i governi e la loro stampa riusciranno a nascondere alle persone continuamente depredate dall’espansione artificiale del denaro e del credito* e dalle crisi economiche cicliche da questa prodotte (crisi che diventano recessioni in quanto sistematicamente ‘curate’ con lo stesso fattore che le ha prodotte e con ‘politiche economiche’ interventiste che ne espandono, allungano nel tempo e approfondiscono gli effetti) che l’origine delle ‘nuove recessioni’ è esogena, e cioè che non riguarda la struttura del sistema economico, bancario e monetario?
In altre parole, quanto a lungo i governi e le loro università di economia riusciranno a convincere le persone che la scienza economica non esiste?
(*)L’espansione artificiale del denaro e del credito generalmente produce una perdita del potere d’acquisto del denaro, che è uno degli obiettivi dichiarati delle banche centrali.
Per quanto tempo ancora la Scuola Austriaca di Economia verrà bandita e negletta?
Sistema collaudato: danaro e libertà, per evitare rivoluzioni, vanno erosi giorno per giorno: il danaro si erode con l’inflazione, la libertà si erode con regole cervellotiche (utili alla sopravvivenza della burocrazia che le applica (o si fa corrompere per non applicarle)