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DI REDAZIONE

“Sì alla mini naja di sei mesi: il primo ok è arrivato alla Camera e il progetto di legge ora passa al Senato. Il servizio per giovani tra 18 e 22 anni dura sei mesi di caserma e studio.

Corsi di e-learning, permanenza in caserme e strutture formative delle Forze armate ma anche studio dei valori della cittadinanza e della difesa della Patria e della conoscenza delle principali minacce alla sicurezza interna e internazionale: si articola in questo la ‘mini naja’ di sei mesi prevista dalla proposta di legge approvata dall’Aula della Camera con il solo voto contrario di Leu e che ora passa al Senato.

La proposta di legge avvia un progetto sperimentale per valutare la possibilità di svolgere percorsi formativi in ambito militare, su base volontaria, rivolti a cittadini italiani diplomati di età compresa tra i 18 e i 22 anni che «non abbiano tenuto nei confronti delle Istituzioni politiche dello Stato comportamenti che non diano garanzia di assoluta fedeltà alla Costituzione ed alle esigenze della sicurezza nazionale». Il progetto di formazione semestrale di formazione in ambito militare, la cui frequenza non sarà retribuita ma farà maturare crediti universitari e titoli per la valutazione ad ufficiale di complemento, si articola in corsi di studio in modalità e-learning, ma anche con la permanenza presso le strutture formative, operative e addestrative delle Forze armate e dell’Arma dei carabinieri. Sono previste sessioni formative per la comprensione del valore civico della difesa della patria quale sacro dovere di ogni cittadino, la cognizione degli alti valori connessi alla difesa delle istituzioni democratiche attraverso lo strumento militare in Italia e all’estero.

Ma nei sei mesi di corso verranno anche approfonditi i principi fondamentali dell’ordinamento militare e la conoscenza delle principali minacce alla sicurezza interna e internazionale. Per sei mesi, dunque, i giovani studieranno le Istituzioni preposte alla protezione cibernetica nazionale, con una conoscenza approfondita del tema relativo all’evoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’ambito delle Forze armate e al conseguente sviluppo di adeguati sistemi di difesa cibernetica”.

Non gli basta il monopolio della forza e della cultura, lo Stato vi vuole obbedienti sin dall’alzabandiera!

 

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Showing 4 comments
  • Stefano

    L’attuale Ministro della Difesa comprende la lingua inglese?

    https://m.youtube.com/watch?v=vc2cPuwpqTg

  • andrea

    Le minacce alla nazione le conosciamo molto bene, hanno nomi e cognomi e hanno avuto campo libero a fine 2011.
    il servizio pare sarà su base volontaria.
    Piccolo problema: siccome ormai le caserme le abbiamo abbattute o destinate ad altri usi, dove li mettiamo ?

  • Fabio

    come era una volta la naia, anche adesso sarà un misero modo d’arricchire i parassiti legati alle forniture militari per vestiario, mense, e tutta la macchina logistica legata alle caserme d’addestramento reclute.
    _
    Gente ormai maggiorenne che ancora dev’essere mandata sui banchi di scuola a fare educazione civica, non questo ammettere il fallimento della scuola pubblica?
    _
    Per imparare un po’ di disciplina ed addestramento non se ne potrebbero andare a fare un po’ di gare alla Spartan pagandosele da soli invece di rompere le palle con ulteriori tasse per finanziare questi progetti demenziali??

    https://scontent-lga3-1.cdninstagram.com/v/t51.2885-15/sh0.08/e35/s640x640/75458014_163169244915377_6852369440778273346_n.jpg?_nc_ht=scontent-lga3-1.cdninstagram.com&_nc_cat=105&_nc_ohc=kQ1ksVcqnmsAX-cw8Ol&oh=597cd1025773f58917ab363e385172e9&oe=5EB240E0

  • Fabio

    Quante ‘perle’ in così poche righe!

    “valore civico della difesa della patria quale sacro dovere di ogni cittadino”
    mai smettere di fargli il lavaggio del cervello: Patria e Dovere per tutti, civili compresi, e chi tra quelli rifiuta è un traditore e quindi un nemico!
    E solo i migliori (o peggiori, secondo il proprio punto di vista) saranno poi avviati alla carriera militare con tutti i privilegi connessi.

    “alti valori connessi alla difesa delle istituzioni democratiche attraverso lo strumento militare”
    certo, perché non c’è bisogno di violenza e forza per imporre idee e regole di buon senso. Se serve la forza è ovvio che siano cose da criminali.

    “in Italia e all’estero”
    alla faccia della costituzione italiana, scritta nel dopoguerra con ancora fresco il disastro compiuto dalle forze armate ed il sangue che costrinsero a versare, che cercherebbe di limitare l’azione delle forze armate al solo scopo difensivo entro i confini. Che pia illusione.
    Ma si sa, cercare di contenere e contrastare la smania di onnipotenza dello Stato e delle sue Forze Armate è come mettere la cintura di castità ad una donna vogliosa e ..consegnarle la chiave perché si fa le leggi a suo uso e comodo.

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