In Anti & Politica, Libertarismo

DI AURELIO MUSTACCIUOLI

Amici e persone che stimo, pur apprezzando l’idea alla base della Forza Guardiana, esprimono perplessità e la ritengono un’illusione irrealizzabile.

Non penso sia così e pertanto, con tutto il rispetto per chi non è convinto, continuerò a portare avanti la mia idea cercando di dimostrare come la Forza Guardiana sia l’unico approccio istituzionale razionale per un liberale, che abbia una qualche probabilità di successo.

A tal fine vi propongo pertanto l’analisi di tre scenari costruiti a partire dalla seguente situazione reale, una proiezione di voto ad oggi. Fig 1.

L’analisi considera le seguenti ipotesi:

– che sia in vigore una legge elettorale proporzionale senza sbarramento (ma il ragionamento rimane valido anche senza questa semplificazione);
– che si formino due coalizioni sulla base delle alleanze attuali: una coalizione di centro destra con Lega, FdI, Forza Italia e Cambiamo!, e una coalizione di centro sinistra con PD, 5 Stelle, Sinistra/MdP, Italia Viva, Azione, Verdi, +Europa;
– “Altro partito” non è stato assegnato a priori a nessuna delle due coalizioni;
– ci sia un numero di astenuti intorno al 20% (stima al ribasso rispetto ai valori probabili).

Scenario 1

Il primo scenario prende per buone le stime delle proiezioni. Il risultato è una vittoria di misura del Centro destra. Fig 2.

Il piccolo margine di scarto, l’incertezza di “Altro” (che potrebbe andare a vantaggio dell’una o dell’altra coalizione) e l’elevata astensione, rende tuttavia incerto l’esito del voto su chi sarà la coalizione di governo.

Tuttavia, pur nelle differenze, le due coalizioni avrebbero entrambe un’impronta fortemente statalista e dirigista, tale da non rendere probabile una inversione del trend di crescita della Spesa Pubblica.

In questo scenario gli insoddisfatti non avrebbero alcun incentivo a votare in quanto il loro voto non peserebbe. ci sarebbe pertanto un alto livello di astensionismo. Allo stesso modo, anche i liberali e i libertari dovrebbero astenersi dal voto, visto che questo oltre a essere ininfluente agevolerebbe politiche contrarie ai propri principi. Le conseguenze negative dovute alla crescita della spesa e alle politiche collettiviste ricadrebbero su tutti, anche su chi cerca una soluzione individuale.

Scenario 2

Il secondo scenario immagina un nuovo player, un neo partito liberale che adotta una strategia fusionista, ovvero di alleanza con la coalizione più affine, che si ipotizza essere quella di Centro destra. Un tale neo partito, tuttavia, non sarebbe in grado di attrarre in modo significativo gli elettori insoddisfatti che attualmente si astengono e che si immaginano trasversali rispetto alle ideologie di destra e di sinistra. Certamente non sarebbe mai in grado di attrarre elettori progressisti. Diciamo, a voler essere generosi, che il potenziale di un tale neo partito sia intorno al 2,5% (con elettori provenienti al 30% da “Altri” e al 70% dagli astenuti).

Il risultato potrebbe aumentare di poco le probabilità di successo della coalizione di Centro destra. Fig 3.

Va detto tuttavia che il peso del partito neo liberale all’interno della coalizione sarebbe inferiore al 5%. Con conseguente impossibilità concreta di influenzare la politica della coalizione di centrodestra, su cui dovrebbe pertanto appiattirsi. L’unico risultato certo sarebbe quello di deludere i suoi elettori. Anche in questo caso le politiche sarebbero fortemente stataliste, dirigiste e pro Spesa.

Anche in questo scenario gli insoddisfatti tenderebbero ad astenersi. In particolare i liberali e i libertari avrebbero forti remore al voto, in quanto questo si configurerebbe più come minor danno (di cui sarebbero corresponsabili) che come massimo bene possibile.

Scenario 3

Il terzo scenario vede entrare in campo la Forza Guardiana. Tale Forza avrebbe le seguenti caratteristiche:

– sarebbe una forza di opposizione, non ideologica e pertanto in grado di attrarre trasversalmente gli insoddisfatti,
– sarebbe una forza neutra ai fini della formazione di una maggioranza,
– non esprimerebbe alcuna valutazione circa le modalità di gestione delle risorse e le modalità di prelievo, lasciando tali valutazioni ai partiti politici tradizionali. La Forza Guardiana voterebbe infatti esclusivamente in base ad un unico criterio, la riduzione della Spesa Pubblica.

Si ipotizza che tale forza, proprio in virtù delle sue caratteristiche non ideologiche, possa esercitare sugli insoddisfatti una attrattività maggiore rispetto a qualunque neo partito; l’ipotesi è che possa raggiungere un 10% di consensi. Fig 4.

In questo scenario le cose cambierebbero significativamente, perché sia in caso di governo di Centro destra che di Centro sinistra, la Forza Guardiana diventerebbe determinante in parlamento e sarebbe in grado, votando insieme alla minoranza, di bloccare qualunque provvedimento o legge della maggioranza di governo, a meno che questa non preveda una riduzione della Spesa. In altri termini la Forza Guardiana puntellerebbe qualunque maggioranza, di destra o di sinistra, all’unica condizione che essa riduca la spesa.

In questo scenario i liberali e i libertari si troverebbero in condizione di fare il massimo bene possibile (non il minor danno) e potrebbero tranquillamente appoggiare la Forza Guardiana che, spingendo sempre nella direzione di una minore spesa, sarebbe coerente con i valori libertari. Ma anche gli altri insoddisfatti potrebbero appoggiare la Forza Guardiana perché, come abbiamo visto, essa è neutrale rispetto a valori di destra o di sinistra e appoggerebbe entrambi i governi qualora si impegnassero a ridurre la spesa.

Un’ultima considerazione.

E’ irrilevante se la Forza Guardiana possa da subito avere il consenso necessario a ridurre effettivamente la spesa. Si potrebbero infatti determinare scenari in cui essa non è determinante. Tuttavia sarebbe un passo nella direzione giusta e, informando i cittadini su tutti i provvedimenti pro spesa e le loro nefaste conseguenze, sarebbe di supporto ad una effettiva rivoluzione culturale in senso liberale assolutamente indispensabile per cambiare le cose.

La Forza Guardiana è uno strumento della democrazia e ogni democrazia dovrebbe avere una Forza Guardiana che si opponga alla sua strutturale degenerazione.

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Showing 13 comments
  • Alessandro Colla

    Proprio perché avevo digitato FOL senza risultati ho chiesto il significato. probabilmente qualcosa non andava nella connessione, ora il risultato è visibile.

  • spago2 - la vendetta

    Gaudeamus igitur: togliamo il “forse” e siamo tutti lieti che – almeno in seconda battuta – sia pervenuta un’ipotesi di acronimo.

    Suggerimento: digitando FOL in una pagina intonsa di google ci si risparmiano fatica e figure – Smile!

  • Alessandro Colla

    Ci sono arrivato, forse: è l’acronimo di Finanza On Line. Sarò un disastro ma non capisco il motivo per cui avrei DOVUTO conoscere il sito. E’ così importante e io non lo so?

  • Alessandro Colla

    @spago2: Sì, va bene, io traduco male e quindi non so se ci si riferisca al fatto che sia un disastro io oppure a qualcos’altro. Ho chiesto cos’è FOL, non ho avuto risposta. Digitando su “finanzaonline.com” non ho trovato nulla in merito, cercherò di leggere meglio. Rinnovo la domanda: che vuol dire FOL? E’ un acronimo di qualcosa che non conosco? E’ qualcos’altro? E’ così difficile rispondere?

  • Alessandro Colla

    @Spago2: Che cos’è FOL?

  • Don Floriano Fan Club

    Ma che schifo di nome, Forza Guardiana mi sa tanto di Pasdaran o di Guardie Rosse.
    La fu proposta (con assai poca convinzione peraltro) del centrodestra di porre in Costituzione un limite al prelievo fiscale non era male, e infatti è andata a ramengo: MA NATURALMENTE! come direbbe Freccero.

  • eridanio

    Scenario unico.
    La sua è una legittima aspirazione. Lei è sicuramente ben informato sulla soluzione istituzionale proposta e per certi versi idealmente condivisibile. Ho però smesso di giocare a risiko, non voto e non voterei nemmeno nostro signore gesù cristo se si presentasse alle elezioni. Credo solo in soluzioni private, individuali o anche collettive, ma rigorosamente volontarie e non coinvolte nella pubblica coercizione. Le istituzioni democratiche, per chi fonda la propria esistenza sul principio di non aggressione, sono solo birilli da schivare. Non sempre ci si riesce.
    Non si vince al gioco dell’anticristo. Se non fosse vero e mi sbagliassi non potrei esimermi dall’assumerne i costi, mentre per i ricavi ed i benefici, nel frattempo, sarebbero fatti miei.
    So già che se aderissi a qualcosa del genere, manderei tutti a quel paese al primo compromesso politico. A me non interessa il bene degli altri se mediato dalla politica. Gli altri conoscono istintivamente,nel bene e nel male, qual’è il loro bene e possono procurarselo con i mezzi del mercato senza dover pregare padrini, santi, onorare gente caritatevole, o impegnata nel sociale. Se qualcuno fa volontariato (gran bella cosa) lo fa per la propria soddisfazione e l’appagamento che ottiene prescinde dalla riconoscenza altrui perché altrimenti sarebbe solo ipocrisia. La gente è più disponibile di quanto la politica, spremendone risorse, consente. La società è arrivata fino ad oggi attraverso prove ed errori, una prova in più o una in meno, cosa vuole che sia, continuerà il suo viaggio a prescindere.

    • giacomo

      Grandissimo, commento stupendo
      GZ

      • spago2 - la vendetta

        No, la prima parte è demenziale, seconda parte è solo un misero e pseudodotto saccheggio di idee kantiane.

        Firmato: spago2 – la vendetta (sospeso dallo staff di FOL, che comunque ha già almeno due rimpiazzi che scrivono al posto suo)

      • fabio

        Mi associo al commento di Giacomo che in poche parole di grande spessore dice tutto. Non occorre aggiungere altro.

    • Giovanni Piccolillo

      Eridanio, tu hai i tuoi motivi. Altri pensano più semplicemente che se nel freddo si intravede una fiammella, conviene aiutarla a crescere.

  • Alessandro Colla

    Continuiamo a chiamare “progressisti” quelli là? Un modo per giustificargli il consenso.

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