In Anti & Politica

DI DANI ALROGHI

Le varie opposizioni al regime sanitario che sono stataliste, tipo paragone, i 3v, l’alternativa c è, o i vari leaders di piazza, dovrebbero avere chiara una cosa invece di fare le solite sparate: senza interventismo statale non ci sarebbe stata alcuna restrizione e, a parte pochi fissati, nessuno avrebbe cambiato il proprio stile di vita o imposto all interno della sua proprietà pass sanitari mascherine gel igienizzanti ecc.

Secondo me come libertari dovremmo differenziarci maggiormente della controinformazione classica no regime sanitario (che spesso fa a gara col mainstream quanto a cialtroneria) e battere forte su questo punto: senza interventismo statale questo abominio non sarebbe stato possibile.

Secondo me dovremmo far capire alla massa di soggetti della galassia no-regime sanitario questo usando questa argomentazione: in una società di diritto privato puro lavorereste ancora senza tamponarvi ogni 2 giorni, potreste andare al bar, in palestra, allo stadio, in discoteca, in treno, in aereo, dove volete e come volete. Se non potete farlo è per colpa dell’interventismo statale (incluso il livello sovrastatale, UE ed altri organismi ovviamente).

Una sorta di populismo grezzo nei modi ma con il nemico identificato non in minoranze malviste ma nel potere pubblico, in ogni sua forma ed in ogni suo esponente di ogni ordine e grado, statale e sovrastatale, regionale e comunale. Dal presidente della repubblica al più insignificante funzionario ligio al dovere. Finché la maggior parte dell’opposizione al regime sanitario continuerà a sventolare i simboli del potere oppressore, tricolore in primis, vedo poche speranze di uscirne e soprattutto di fare gli “anticorpi” ai prossimi soprusi statali quando e se il regime sanitario finirà. Il target sono milioni di persone, quelle che vanno in piazza + quelle che non ci vanno ma sono contrarie al regime sanitario ed è un’occasione storica.

Sulla questione cosiddetta “no vax” dovremmo fermarci a fare una riflessione. Puntare troppo sulla questione sanitaria, sui danni da vaccino presenti e futuri o su argomenti medici di cui non si ha tutta questa conoscenza, dall’esistenza o meno del virus alle cure domiciliari, precoci ecc rischia di far perdere di vista quello che conta. Secondo me bisogna lasciare ai medici non allineati questo compito, ed ovviamente dare loro spazio per diritto di parola e farsi un’idea. A pelle mi fido 1000 volte di più di uno Szumski che di un Galli, questo è chiaro, ma per esempio trovo esagerate le previsioni apocalittiche di gente tipo Montagnier che parla di strage dei vaccinati prossima ventura. Ma non affronto discussioni su questi temi, la mia conoscenza sull’argomento non è specialistica e non mi interessa lo sia. La questione è “my body my choice”, da cui il “free vax”.

Uno si è vaccinato, per scelta, opportunismo o ricatto? Non ha senso andargli contro. Dare contro alla gente per questo motivo è la stessa cosa, nella direzione opposta, del covidista vaccinista che ci augura di morire intubati. Ma una parte del mondo “no vax” non ci sente da questo punto di vista e vede il vaccinato, anche se contrario al pass, come una sorta di traditore o collaborazionista.

L’importante è essere contro pass sanitari (No Pass) e contro obblighi vaccinali diretti o indiretti da parte lo stato, per la libertà di scelta di se e cosa farsi iniettare nel proprio corpo (Free Vax)

Poi, certo senza pass sanitari ed obblighi la percentuale di vaccinati sarebbe molto minore perché molti l’hanno fatto non per motivi sanitari ma per avere il pass e si sa, ed è un abominio. Non è un abominio il fatto che si siano vaccinati ma il fatto che siano stati spinti a questa scelta da ricatti più o meno sostenibili, che siano cose “non essenziali” come bar, concerti, stadio o palestra o “essenziali” come lavoro e spostamenti base. Dare contro a chi ha ceduto ai ricatti ma è contrario alla narrativa covid è il miglior assist che possiamo fare ai covidisti.

In sostanza, mentalità anti-stato applicata al regime sanitario + mentalità “my body my choice” + “No pass, Free Vax”, senza stupide contrapposizioni vaccinati / non vaccinati funzionali solo al mantenimento del regime sanitario.

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Showing 2 comments
  • MICHELE

    Non per fare polemica ma come fate a dire che bisogna tutelare la mentalità anti-stato e che il nemico va identificato nel potere pubblico e poi avete cercato di aiutare i sanitari che non volevano fare il vaccino? Dirgli semplicemente: licenziati e vai a lavorare presso il privato era troppo difficile? Il dipendente pubblico, il parassita per antonomasia che si lamenta della vessazione dello stato. Il parassita ligio al dovere fin tanto che quel dovere gli porta solo benefici. Appena è arrivato il conflitto con la propria morale, la propria individualità ci hanno detto con sdegno: ti rendi conto di quello che lo stato mi sta obbligano a fare? Anzi di rispondergli: ti rendi conto che quel potere di opprimerti che tu hai notato solo oggi e del quale ti lamenti solo perché ti si è ritorto contro è lo stesso potere del quale tu fai parte? Va bene la posizione: nessuna contrapposizione vaccinati / non vaccinati, va benissimo differenziarci maggiormente della controinformazione classica no regime sanitario, non va bene combattere contro l’interventismo statale aiutando gli statali, dato che è come dire sono un ambientalista ma butto tutti i giorni l’immondizia dalla finestra.

    • Alessandro Colla

      Attenzione: se passano certi principii, nell’ex Unione Sovietica o nell’attuale Corea del Nord bisogna dare la colpa a quasi tutta la popolazione. Perché non si licenzia e va a lavorare nel privato? Semplice, perché in Unione Sovietica il privato non esisteva come oggi non esiste ancora nel Nord Corea. Dobbiamo rimproverare i cittadini della Corea settentrionale perché non emigrano in massa? Lo riteniamo possibile? Saremmo contenti se venissero tutti qui? Lo stesso discorso è sovrapponibile con i nostri operatori sanitari. Invitarli ad andare a lavorare nel settore privato è semplice a dirsi ma quanto è realmente fattibile? Chi apre oggi una struttura privata che se non è ufficialmente vietata è destinata a chiudere in pochissimo tempo soverchiata da un peso burocratico e fiscale impossibile da sostenere? Contestiamoli pure quando e se difendono ideologicamente il sistema pubblico ma non pretendiamo da loro l’impossibile. I limiti dell’articolo sono a mio avviso altri tre. Il primo è quello riguardante i presunti attacchi ai vaccinati. Non mi sembra che da parte nostra ce ne siano stati, se sono quelli di Forza Nuova a manifestarli non possiamo certo assumerci le loro responsabilità. L’altro è il problema delle stragi paventate da Montagnier. Non credo che abbia affermato la possibilità che ogni vaccinato muoia ma che alcune migliaia di persone possano avere effetti avversi letali. Migliaia, sotto l’aspetto di ogni legislazione terrena, è sicuramente strage. Per non parlare poi delle patologie permanenti (allergie comprese) che ingrasseranno medici fidelizzanti, farmacisti mercantilizzati, azionisti delle case farmaceutiche e i loro amministratori delegati. L’ultimo punto debole è l’utopistico “dovremmo far capire alla massa…” Missione impossibile: la massa “capisce” quello che chi ha il potere di convincere, vuole che capisca. E colui che ha questo potere, riesce nel suo intento grazie a risorse finanziarie che noi non possediamo. Appena qualcuno trova il Mecenate giusto mi informi e vedrà che manterrò la promessa di dedicare gratuitamente una parte del mio tempo a questa conversione delle masse. Ma il resto dei collaboratori all’opera di convinzione avrà sicuramente un costo, come lo avrà soprattutto la creazione o l’acquisto di apposite strutture da destinare alla bisogna. Ho provato a telefonare personalmente a Mecenate ma risulta sempre non raggiungibile. Qualcuno ha un altro numero, magari in rete fissa?

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