In Anti & Politica, Economia, Primo Piano

È questa la conclusione alla quale conducono i recenti studi pubblicati dal GRECO (Gruppo di Stati contro la corruzione) e da Trasparency International.

Il 14 giugno 2011 il “GRECO”, organismo del Consiglio d’Europa deputato alla prevenzione e al contrasto della corruzione, ha pubblicato un rapporto – ridiscusso a Strasburgo dal 29 giugno al 2 luglio – nel quale si conclude che l’Italia ignora o disattende piú della metà delle raccomandazioni ricevute per porre freno alla corruzione dilagante.

Il cosiddetto Bel Paese esce con le ossa rotte anche dal rapporto di Transparency International, network con sede a Berlino, al quale aderiscono oltre 90 associazioni nazionali. Ogni anno Transparency International stila un resoconto analitico sul cosiddetto Indice di Percezione della Corruzione (CPI), attribuendo a ciascuna nazione un voto che varia da 0 (massima corruzione) a 10 (assenza di corruzione), ottenuto mediante l’analisi incrociata dei dati forniti da esperti locali ed internazionali, università e centri di studio.

Secondo il rapporto 2010, con un punteggio di 3.9, l’Italia si situa al quarto posto nella classifica delle nazioni europee piú corrotte, preceduta solo dalla Romania (3.7), dalla Bulgaria (3.6) e dalla Grecia (3.5). Fanno meglio di lei nazioni africane come il Ruanda (4.0) e il Ghana (4.1). La Svizzera, con un punteggio di 8.7, si situa all’ottavo posto delle nazioni piú virtuose al mondo in una classifica capitanata a pari merito dalla Danimarca, dalla Nuova Zelanda e da Singapore (9.3).

La rilevazione del 2010 indica che l’immagine internazionale dell’Italia peggiora costantemente anno dopo anno. Nel 2007, con un indice di 5.2, occupava il 41° posto in classifica. L’anno successivo scese al 55° rango con un punteggio di 4.8, che calò ancora nel 2009 al 63° posto con un punteggio di 4.3. L’anno scorso l’Italia è scesa al 67° posto (3.9). Continuando di questo passo, potrà presto fregiarsi del titolo di nazione piú corrotta d’Europa.

Ma non c’era bisogno di studi, analisi e statistiche per saperlo: era sufficiente leggere i giornali italici, resistendo alla tentazione di vomitare ad ogni pagina.

fonte: www.mattinonline.ch

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Comments
  • Leonardo Facco

    GLI SVIZZERI, ALTRA PASTA: Consuntivo 2010 da record per la Città che segna un utile di poco meno di 6 milioni di franchi: un risultato eccezionale se solo si pensa che fino al 2005 si era nelle cifre rosse. Fattore ancora più confortante è quello che l’avanzo registrato è strutturale, vale a dire che non è il frutto di contingenze particolari, bensì di una situazione che si preannuncia duratura. E il cittadino potrà godere fin da subito di questo miglioramento finanziario delle casse comunali. Il Municipio infatti, dopo aver già abbassato di 5 punti il moltiplicatore d’imposta per il 2010, propone ora al Consiglio comunale di ridurlo di altri 5 punti, arrivando così a un moltiplicatore per il 2011 dell’87% (era del 97% nel 2009).

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