In Anti & Politica, Economia, Libertarismo, Primo Piano

DI DETLEV SCHLICHTER*

“L´Italia, per molto tempo solo sfiorata dalla sventura del debito dell´euro-zona, lunedì si è trovata nell´occhio del ciclone, dal momento che gli investitori sono fuggiti dalle obbligazioni di quel paese e i leader Europei hanno lottato strenuamente per evitare che la crisi infettasse la terza economia del continente”.

Cosi scrive l´articolo di questa mattina del Wall Street Journal.

Cosa? Pensavo tra me e me. Solo sfiorato? Gli Investitori che fuggono dal paese? C´e´veramente ancora qualcuno che detiene le obbligazioni del debito italiano?

Che l´Italia fosse la prossima della fila era ovvio, come può qualcuno essere veramente sorpreso da ciò? A cosa stavi pensando seduto su una pila di BOT mentre osservavi i bond Greci andare a picco nelle profondità del mar Egeo? Se ne sta parlando da almeno un anno, Cristo Santo!

Ieri, sulla CNBC Mohamed El Erian di PIMCO diceva che l´Italia non è come la Grecia, l’Irlanda o il Portogallo. Ha un profilo e asset migliori, e una larga quota del debito detenuto dal mercato domestico. Ah, molto furbo.

Bene, potrebbe essere che stai esagerando su quest´analisi, Mohamed? Io sono sempre dell´idea di spiegare le cose in modo semplice: l´Italia non ripagherà il suo debito, cosi come non lo pagheranno la Spagna , la Francia o la Germania!

La questione non è se l´Italia è in una forma migliore della Grecia, ma se è in una forma sufficientemente buona.

Praticamente tutti gli Stati stanno rimettendo le proprie obbligazioni facendo ulteriore debiti. Stanno accumulando più debito.

Questa non è una buona strategia. Essa si fonda solo sulla volontà dei suoi creditori di continuare a finanziare un debito sempre più grande. Forse si sta chiedendo leggermente troppo. In ogni caso, in questo preciso momento i prestatori ci stanno ripensando su.

Ricorda : in un futuro non troppo lontano sarà Grecia dappertutto!

Oh, perfavore non puoi essere sorpreso!

Hey, investitore in bond, perché non fate un passo avanti e vendete qualche Bund tedesco? Anche la Germania ha problemi simili, è solo questione di tempo. O la Germania salva tutti in Europa e fallisce oppure gli altri governi europei fanno l’unica cosa onesta che possono fare -ma non ci contare!- e fallire. In questo caso, però, la Germania sarà costretta a salvare le proprie banche che per anni hanno felicemente prestato i loro fondi ai politici italiani e greci per pochi punti base di spread: che geni della finanza!

Allora chi pensa ancora che i Bund siano il paradiso della sicurezza? Mah, probabilmente gli stessi ragazzi che pensano che l´Italia sia un porto sicuro.

Due settimane fa, il Financial Times ha riportato la notizia di risparmiatori greci in fila per ritirare oro vero. Sono sicuro che tra poche settimane ascolteremo la stessa notizia dall´Italia. Per me questa è ancora un’ottima strategia, ma non solo per i Greci e gli Italiani. I governi sono scoppiati, le banche sono scoppiate ed il maggior rischio è che nella loro disperazione gli eurocrati decideranno di usare la stampante per comprare altro tempo. Sarà un pollo la Banca Centrale Europea (BCE)? Ovviamente!

Non credete alla stampa ufficiale quando, ancora incredibilmente, descrive la BCE come un istituzione che combatte l´inflazione controllata dai vecchi, duri della banca centrale tedesca, la Bundesbank. Monnezza!

La settimana scorsa la BCE ha alzato simbolicamente il tasso d´interesse di 0,25 punti, mentre simultaneamente garantiva l´intero sistema bancario portoghese abbandonando con nonchalance le sue regole sulla qualifica di rating dei collaterali da accettare. Queste regole sono state abbandonate per sempre!

Ogni banca centrale è in cuor suo un’istituzione contro il mercato. E’ un organo dello Stato, un´estensione del Governo. E almeno sin dai tempi di Mises sappiamo che il governo è essenzialmente la negazione della libertà.

La folla dei liberaldemocratici crede ancora nell’illusione che la banca centrale sia un’istituzione apolitica e indipendente e che provveda in maniera semi-automatica, disinteressata e sotto strettissime regole, a ridare alla moneta la stabilità necessaria per il bene del mercato. Che sciocchezza!

La BCE sta già interepratndo le regole come crede. La BCE, cosi come tutte le istituzioni dello Stato, bara. Quando le agenzie di rating danno fastidio, la BCE le mette fuori con una nuova regola. Quando il mercato infastidisce e i bond iniziano a comportarsi “irresponsabilmente” la BCE usa la stampante di denaro per comprare le obbligazioni dei P.I.I.G.S. e ristabilisce “prezzi migliori”.

Ovviamente lo stesso viene fatto, spesso con più entusiasmo e oltraggiosamente, dalla FED e dalla Banca d´Inghilterra.

La moneta fiduciaria è la moneta dello Stato, fornita dallo Stato per servire al meglio i propri obiettivi politici.

La Banca Centrale non è altro che una forma di pianificazione centrale.

La maschera ora è venuta giù. Le crisi chiariscono sempre le cose.

E’ nell´essenza della Banca Centrale allocare nuovo denaro creato dal nulla.

E già oggi la Banca Centrale Europea sta aggravando le condizioni per alcuni e le sta agevolando per altri.

Durante il weekend, ad Aix en Provence, i capi delle banche centrali d’Europa hanno già espresso la necessità “di urgenti nuove regole”.

Il presidente Francese ha già pronto il suo progetto progettino: regolare i diabolici speculatori che hanno causato la crescita dei prezzi delle materie prime. Perciò se volete comprare dell’oro, fatelo subito e non depositatelo in Francia!

La crisi non è finita. Siamo molto lontani dalla sua fine. Non riusciranno a mettere ancora insieme i cocci. Cosa vi aspettate?

Più regolamenti, più interventismo da parte dello Stato, maggiore limitazione e controllo dei capitali e molto denaro stampato dal nulla. Ecco cosa faranno.

Come vi ho già detto in un altro articolo, in un sistema basato sul denaro fiduciario cartaceo la stampante monetaria è l´ultima linea di difesa contro la corsa agli sportelli bancari per ritirare il proprio denaro e contro il fallimento dello Stato.

Nessuna delle maggiori banche centrali sarà capace di restringere volontariamente la propria politica monetaria, né il proprio bilancio. Accadrà l’esatto contrario.

E sapete qual è l’anello debole di tutto ciò? Il vostro denaro!

*Tratto da “Papermoneycollapse.com” – titolo originale “Divinely comical” (traduzione A. Manno e editing della Redazione)

PER APPROFONDIRE LE TEMATICHE LIBERTARIE, CLICCA QUI: http://www.movimentolibertario.it/shop/?p=productsList

Recommended Posts
Showing 5 comments
  • Gian Mureddu

    Non sono mai gli speculatori che causano la crescita dei prezzi delle materie prime, Quello sgorbio di “SKAGNOZZI” fa finta di capire! Chiunque fa il trader come mestiere lo sa che gli economisti e i politici mentono sul fatto! La speculazione influisce un poco sul prezzo del cibo ma non ne e’ la causa principale.

    Vedi le banche cosa hanno combinato in Brasile, hanno sequestrato quasi tutti i macchinari delle fattorie e coltivazioni, terminando il leasing senza nessuna ragione, causando un”impennamento dei prezzi dei generi alimentari, con conseguenti rivolte in mezzo mondo.

  • Koso
  • Nereo Villa

    Ottimo articolo. Anzi: sacrosante parole (sia di Schlichter, che della Redazione e di Savarin)

  • zenzero

    Concordo con Savarin in toto.

  • Brillat-Savarin

    Il grande gioco del debito pubblico poggia sul prestito ad usura: il capitale non sarà mai ripagato ma gli interessi (che derivano dalle tasse) lo sono con progressivo dissanguamento dei contribuenti. La struttura è semplice: il sistema bancario monetizza il debito dello stato (che spende e spande e da origine ad ogni più scellerato spreco) e i cittadini pagano gli interessi alle banche sul debito pubblico. Bel giochetto, no?

Start typing and press Enter to search