In Anti & Politica, Economia, Primo Piano

DI LUIGI CORTINOVIS

Ridateci Bertinotti e Ferrero, almeno possiamo insultarli senza se e senza ma. Ricordate i manifesti “Anche i ricchi piangano”? Correva l’anno 2007 ed erano tempi di manovra Finanziaria. Rifondazione Comunista e l’Unione infestarono le città con un grande panfilo bianco ancorato in un mare scintillante e la scritta “Anche i ricchi piangano” appunto. Una prova chiara di “vendetta sociale” ed invidia belluina , con la balla “della rivincita economica dei ceti impoveriti contro le classi agiate”. Si leggeva sotto le affissioni questa rivendicazione: “La nostra filosofia è rispettare il programma, difendere i più deboli e risarcire chi più ha pagato i disastri del governo Berlusconi”.

Nel 2008, non solo cadde il governo “Prodi-Visco-Padoa Schioppa”, ma alle elezioni gli estremisti di sinistra scomparvero dalla mappa parlamentare.

Pia illusione per i liberali, che a soli quattro anni di distanza si ritrovano un ministro dell’economia che al workshop Ambrossetti, dalle sponde del lago di Como, inneggia come un pappagallo stranazzante a quegli stessi slogan. “Anche i ricchi paghino” ha sentenziato Giulio Tremonti, dando corda ad un manifesto apparso in sala per mano delle Acli (la versione cattolica del comunismo italico. Ed ha aggiunto: “Entrando ho visto un cartello che dice “anche i ricchi devono pagare”. È un cartello su cui potrei avere delle idee dialettiche, ma gradirei che mi permettessero di portarlo tanto per ricordamelo”.

I tempi in cui il fiscalista di Sondrio (a cui piace pagare gli affitti in nero a quel che si è letto) scriveva che “Lo Stato è criminogeno” sono ahinoi molto lontani, ma se c’è una lezione che va imparata è che anche lui – le cui radici affondano nel maoismo più becero, non dimenticatelo mai – è un mentitore tale quale i suoi colleghi di scranno.

Non credo sia molto difficile prevedere quel che accadrà nel 2013, sempreché la legislatura riesca a durare fino ad allora: anche Voltremont, insieme al nano di Arcore e ai cialtroni leghisti, finirà all’opposizione. Se sarà fortunato (ovvero se non verrà modificato il “porcellum”) con una sedia da scaldare sotto le chiappe.

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Showing 6 comments
  • Borderline Keroro

    ma che andasse …

    • leonardofaccoeditore

      AFFANCULO!!! ci penso io a completare la frase, don’t worry!

  • zenzero

    Un vero traditore

  • leonardofaccoeditore

    In molti lo abbiamo elogiato quando scrisse “LO STATO CRIMINOGENO”. E’ solo la dimostrazione che la politica è il problema, non la soluzione.

  • Antonino Trunfio

    Caro BBone, non sei un Tafazzi, sei uno che come tanti e come me, indottrinati come siamo stati sin da piccoli, dal catechismo di stato, abbiamo ritenuto che se si vota qualcuno si cambiano le cose. Berlusconi e Tremonti, sono la prova ultima e definitiva, ma ci possiamo mettere dentro anche la Lega e Bossi, che il sistema del consenso è stato costruito ad arte. Una vera tirannia diabolica. Si può cambiare tutto, senza cambiare niente. Quindi con Berlusconi si conferma come dicono e scrivono studiosi emeriti, che la democrazia basata sul consenso è impermeabile a qualsiasi cambiamento vero. Prova ne è, che quei furbacchioni dei cosiddetti padri costituenti come li chiamano i loro successori, nella costituzione hanno scritto che il popolo è sovrano su tutto. Infatti chiunque vuole indire un referendum su qualsiasi tema e area di interessa, può farlo, raccogliendo 500.000 firme. L’unica sovranità che viene esclusa è quella del nostro portafoglio. Infatti la materia fiscale è esclusa dalla costitutione come materia referendaria. AMEN

  • BBones

    Che spudorato il Tremonti!
    Mi sento un pirla, anzi un Tafazzi ad aver dato fiducia a questa gentaglia!
    Sono stato un ingenuo: chiedo perdono a tutti quanti verranno tartassati per l’ennesima volta, anche un po’ per colpa mia.

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