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DI MARCO PAOLEMILI

Amedeo Bianco non ci sta, il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri si prepara a “scendere in campo” contro Groupon, Groupalia e gli altri siti web che offrono a prezzi scontati diversi prodotti, comprese visite mediche specialistiche. Per Bianco si tratta di pubblicità ingannevole e annuncia che gli Ordini provinciali segnaleranno ai Nas le strutture che applicano queste tariffe e pretenderanno di controllare le fatture di questi professionisti. L’Ordine dei Medici insomma non riesce a comprendere l’esistenza di un mercato libero anche nel caso della sanità, che è un servizio alla persona come tanti altri.

E’ l’ennesima prova della natura protezionistica, corporativista e vessatoria degli Ordini professionali. Sebbene è giusto che si preoccupino della qualità e del rispetto di alcuni standard di sicurezza, che in realtà competono alle ASL locali e non agli ordini dei medici, dimenticano che il loro compito dovrebbe essere quello di tutelare i cittadini sul reale corso di studi e specializzazione di un medico e non quello di organo di potere e controllo su di una categoria di professionisti.

Questo però accadrebbe in un sistema politico privo di tutele corporativiste, ma la situazione nel paese è ben diversa. Amedeo Bianco veste i panni del medico paternalista e arriva a pretendere di sapere cosa pensano i cittadini consumatori: “Questo tipo di offerte lanciano messaggi subliminali intrinsecamente sbagliati. Primo, si ingenera nel consumatore il dubbio che se questi sconti sono sostenibili allora il professionista che non li pratica è un farabutto. Secondo, si esporta nella Sanità una logica da terno al lotto, chi primo arriva meglio si piazza e chi resta fuori peggio per lui. Infine, si demolisce il servizio pubblico perché si offrono prestazioni a costi addirittura inferiori al ticket”.

Primo, Bianco mostra di non sapere cosa sono i messaggi subliminali, che posso guidare delle scelte ma non far pensare che chi non pratica sconti è un farabutto. Se andate al supermercato e trovate una marca di pasta in offerta, la comprerete se riterrete buono il suo rapporto qualità/prezzo, ma non penserete che tutte le altre marche di pasta siano sleali o farabutte, semplicemente non le sceglierete.

Ancora una volta si capisce che il Presidente degli Ordini non ama il libero mercato e difende un modello chiuso e iper regolamentato perché la possibilità di conquistare spazi, promuovere la propria professione in un regime di libera concorrenza per lui non è possibile, anzi va combattuta con tutti i mezzi repressivi che le moderne corporazioni hanno a disposizione.

Il meglio, o il peggio, Amedeo Bianco però lo riserva per la conclusione della sua intervista (rilasciata a Doctornews) ed è la difesa a spada tratta del servizio statale. Il Presidente è preoccupato perché questi professionisti applicano dei prezzi a costi più bassi dei ticket, aumentati di recente di 10 euro (cioè circa del 50%) dal Governo senza l’opposizione degli Ordini dei Medici, togliendo così quote di mercato ad Asl, ospedali e altre strutture convenzionate con le Regioni.

Ciò è grave per Bianco, ma è salutare e accolto con entusiasmo dagli utenti che infatti comprano queste offerte e che si lamentano sempre delle liste di attesa interminabili e della trovata che le Regioni hanno escogitato per “abbattere” i tempi di attesa: l’attività professionale intramoenia. Riservando un capitolo futuro a questo meccanismo perverso e truffaldino legalizzato, mi limito a riportare quello che viene detto dai centralinisti degli ospedali: “Una visita cardiologica è possibile fra sei mesi, però il dott. Tal dei tali visita in intramoenia e abbiamo un posto disponibile domani alle 17, sono cento euro”. Può bastare a spiegare perché molti medici hanno deciso di usare le offerte del web e perché molti pazienti hanno deciso di rivolgervisi?

Caro Presidente Bianco, in un libero mercato, persino in un paese socialista come il nostro, succede anche di questo: che se qualcuno, Stato compreso, alza troppo il tiro, l’acquirente si rivolgerà a chi fa un’offerta migliore, tanto che un ministro tutt’altro che liberista come Bersani, abolì il tariffario nazionale anni fa andando in questa direzione. Se poi vuole mandare i Nas o la Guardia di Finanza non ci saranno problemi, perché chi pratica questi sconti ne avrà prima valutato costi e benefici nel proprio bilancio, cosa che il servizio pubblico statale mostra di non saper fare, tanto a pagare sono sempre e comunque i cittadini.

 

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Showing 13 comments
  • Dott. Antonio Attinà

    Vedere i miei commenti sul mio blog:

    Libertarian Force

    http://libertarianforce.blogspot.com

  • Fabrizio Dalla Villa

    Già, io ce li vedo i signori delle Asl che controllano le vendite di medicinali on line! Per piacere!

    • Borderline Keroro

      Non ti preoccupare, i signori delle ASL a volte non controllano nemmeno i medicinali che comprano le loro aziende.
      O meglio…

  • Roberto Porcù

    Ammettendo, per assurdo, che te e tanti altri volonterosi riusciste a raccogliere le firme necessarie ed ottenere l’autorizzazione per un referendum che li abroghi, ammettendo, per assurdo, che più del 50 % degli aventi diritto al voto, (non dei votanti) sia favorevole all’abrogazione, nel giro di una settimana le camere li farebbero rinascere come “associazioni”, il garante della costituzione ne darebbe l’assenso e te, tutti i volontari che si sono fatti il fiocco e tutti coloro che si sono recati a votare, nel fiocco lo prenderebbero.
    Non ci si può confrontare secondo le leggi democratiche con chi della democrazia ha fatto cosapropria.

  • Massimo74

    Mi stavo chiedendo se non ci fosse la possibilità di indire un referendum per abrogare questa vergogna degli ordini professionali.Qualcuno sa se per caso ci potrebbero essere eccezioni di costituzionalità?

  • Maximus

    Gli ordini , dicono questi signori , servono a tutelare il cliente.
    Sono tutte palle : se ciò fosse vero nei consigli degli ordini siederebbero i rappresentanti delle Associazioni dei consumatori. E ciò non avviene.

  • Leonardo Facco

    Con questo articolo, senza alcuna periodicità specifica, Marco Paolemili collaborerà col sito. Lo voglio ringraziare anche qui, pubblicamente.

  • _Salvatore

    Un plauso all’autore!!

  • Albert Nextein

    vorrei chiedere a qualcuno che ne capisce,come posso stampare questi articoli.
    Con il vecchio sito non avevo difficoltà,ora cliccando su stampa articolo mi dà un messaggio strano e di stampa neppure l’ombra.
    Grazie a chi mi aiuta.

    • Giovanni Moretti

      In verita’ non e’ che avviene una stampa per se, quando clicchi su quel link il sistema mette insieme un file in versione PDF che puoi successivamente scaricare sul tuo PC. Per aprire quel file devi avere installato “Adobe Reader”, scaricabile gratuitamente al sito adobe.com.

  • Roberto Porcù

    Diciamo che “non so come possa avvenire”, certo che c’è una grande disparità di prezzi “in euro” tra stato e stato. Diciamo anche che i nostri sono i più sostenuti, ma sicuramente non ci sono fognini sotto perché al sig. Poggiolini che decideva dei prezzi dei farmaci, trovarono un caveau di preziosi, ma da allora la Magistratura veglia sicuramente (o no ?). Del resto, nel campo di tutta la spesa sanitaria, ci sono grandi differenze anche tra regione e regione, per gli stessi farmaci e per gli stessi interventi (forse sarà per il clima). Sicuramente la nostra Magistratura, la migliore del mondo, vigila attentamente ed allora posso solo tranquillamente pensare che tutti i problemi dell’Italia abbiano origine da quei fetenti evasori fiscali che non gioiscono nel pagare tutte quelle tasse che sono loro rifilate.

    C’è anche un’altra cosa strana che non capisco. Un Cittadino chiede una prestazione al Servizio Sanitario che lui già paga e gliela prenotano con tempi biblici. Uno stesso medico che lavora all’interno della struttura, questa prestazione arriva ad assicurarla in tempi rapidi, usando le attrezzature della struttura ed il Cittadino la paga immediatamente per contanti.
    Penso che una parte della parcella vada all’economato della struttura. Allora, il Cittadino ha già pagato per quel servizio, ma, con i lunghi appuntamenti “dissuasivi” la struttura evita di fare la prestazione e ne ottiene invece un utile. Ma sicuramente anche in questo la Magistratura vigila e tresche non ve ne sono.

  • Borderline Keroro

    Applausone.

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