In Anti & Politica, Economia, Primo Piano

DI LEONARDO FACCO

La maggior parte della stampa, titola così: “Proposta choc di Storace”. Al contrario, io preferisco metterla in questo modo: “Ognuno sia pagato con la moneta che si merita”.

Cosa ha proposta il fascista pidiellino, depositando una proposta di legge al Consiglio regionale del Lazio? Quando segue: “Per un anno almeno paghiamo gli stipendi dei consiglieri regionali in titoli di Stato. È la classe dirigente che ci deve credere. Noi ci proveremo e cercheremo di convincere i nostri colleghi in Regione a fare la stessa cosa: se ci pagano in titoli di Stato non ci rimettiamo molto. Dobbiamo fidarci esattamente come chiediamo ai cittadini di fidarsi dei pezzi di carta con cui lo Stato ottiene risorse che poi restituirà. Credo che possa essere qualcosa di concreto, ed è la volontà di dimostrare a tutto il mondo che in questo Paese noi continuiamo a crederci”.

Non credo proprio che Storace abbia mai letto la “teoria della moneta e del credito” di Mises o “Mistery of banking” di Rothbard, ma neppure Friedman direi. Al massimo, avrà visto qualche filmato dei signoraggisti che circolano su Youtube. Eppure, il suo istinto gli ha permesso di comprendere perfettamente che il problema è la cartamoneta (cartastraccia per i libertari) che la Banca Centrale stampa per acquistare i Bond del paese di Pulcinella. Il ragionamento del fascistissimo ex-assessore in merito al fatto che “non si può pretendere che i cittadini si fidino dello Stato se i servitori dello Stato non si fidano del loro datore di lavoro”, non fa una grinza, è degno del perfetto patriota italiano.

A tal proposito, la proposta di Storace andrebbe avallata anche da Tremonti (e non solo per un anno), il quale dovrebbe far passare – con decreto d’urgenza – una legge che dica che qualunque impiegato pubblico, o parapubblico, verrà pagato con BOT e CCT. Il resto del mondo imprenditoriale e privato, al contrario, riscuota i propri crediti come meglio crede.

In questo modo, quando anche l’Italia si troverà costretta a ristrutturare il proprio debito, a pagare il conto saranno quell’infinita schiera di burocrati e parassiti che anziché produrre ricchezza sono usi consumarla, impoverendo non solo il tessuto sociale, ma rendendo a tutti noi la vita impossibile.

I dipendenti pubblici, i politici, i nominati nei vari accrocchi para-statali non dovrebbero lamentarsi di un siffatto progetto. Anzi, ringrazino il signore che non è prevista per loro una busta paga con accredito in banca in “pizze di fango del Camerun”.

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  • Fabrizio Dalla Villa

    Io non capisco… a volte mi sento un marziano. Ho un diploma di ragioniere ma non ho mai esercitato quella professione. Perché mai uno che ha studiato per insegnare, dovrebbe effettivamente insegnare? E’ vero, la colpa non è tutta dei potenziali dipendenti pubblici, ma nemmeno tutta dall’altra parte. Per esempio, quando si fanno i concorsi pubblici (anch’io ho partecipato ad uno di questi), definiti “per concorsi ed esami”, c’è sempre qualcuno che parte con punteggi esorbitanti, tali da rendere praticamente inutile la partecipazione degli altri. Allora torniamo sul discorso corruzione/concussione. Io ho l’impressione che in Italia, buona parte delle assunzioni nei posti pubblici funzioni in questo modo. L’Italia, si sa, è il Paese che in Calabria annoverava qualche anno fa (oggi non si sa nulla sulla situazione attuale) più guardie forestali che in tutto il resto d’Italia messo assieme. Giusto per fare un esempio….

    • Maciknight

      I media li definiscono brevemente come forestali, ma si riferiscono agli operai forestali non alle guardie. Infatti in alcuni servizi giornalistici citano quantità elevate, oltre i 20 mila nella regione Calabria, mentre le guardie forestali (CFS) in tutta Italia sono poco più di nove mila. Sono effettivamente un’enormità, se anche applicassero i metodi sinergici e magici della cura affettiva oltre che effettiva di ogni singolo albero (anche abbracciandolo amorevolmente) sarebbero sempre troppi … :-)

  • rik

    sono d’accordo con Storace in via di principio perche’ e’ un’impressa temeraria,quelladi sottrarre ?losso o meglio la polpa ai ”nostri”politici o quanto meno sottoporre il loro frutto di un cosi’ spossante lavoro,a qualche eventualerischio.Certo e’ che se consideriamo che questi umili servitori del popolo,che vivono a costo di noti stenti quotidiani,ammontano a circa 2.000.000 se diamo a loro in pagamentodei titoli dello stato,
    il risultato vale ben una finanziaria ……..se questo fosse almeno un paese normale.

  • Fabrizio Dalla Villa

    Non ho capito se il pagamento in Bot è unicamente per i consiglieri e gli assessori, oppure anche per tutti gli altri dipendenti pubblici… In questo secondo caso ho qualche dubbio sulla validità della proposta, dal momento che il semplice impiegato o il bidello della scuola elementare deve lavorare 40 anni e rischia di non percepire manco la pensione. Il problema sta nel manico e quindi occorre cambiare quello. A parte che non ci vedo alcunché di buona volontà nel fare (e forse nemmeno nel pensare) questa proposta…..
    Qualcuno pensa forse di aver trovato finalmente il capro espiatorio su cui si abbatteranno le ire degli italiani? Indegni del posto che occupano sono i parlamentari, nominati dai partiti e non eletti da chi paga loro lo stipendio. Quindi, iniziamo a tagliare quei costi: meno parlamentari, meno pagati e basta con i privilegi (senatore a vita, pensione di parlamentare dopo aver maturato poco più di mezza legislatura, prezzi al ristorante più bassi che quelli delle mense degli asili, ecc….) e diamo a tutti i contribuenti, la possibilità di detrarre dal proprio reddito, spese per il 21% almeno (ovvero l’importo dell’IVA)…. questo occorre!

    • Borderline Keroro

      Fab, ormai non sanno più cosa dire. Ma mi pare chiaro che si riferisse a quelli in alto.

      Poi:
      che ci siano troppi dipendenti pubblici è assolutamente vero. E ancora rompono i coglioni per entrere di ruolo laddove sono già in troppi (la scuola). Questa gente non mollerà un millimetro, per cui Giulio andrà sempre a batter cassa laddove è più semplice. Ma prima o dopo il giocattolo si rompe, e temo per loro che siamo vicinissimi.
      Dopo di che ognun per sé e Dio per tutti.

  • maschile individuale

    beh detta così è una sparata però se fatta sulle tredicesime per tutti i dipendenti pubblici e su una parte considerevole per politici, medici primari, GIUDICI, ordinari univ sarebbe anche praticabile.

  • Massimo

    Si ok…ottima proposta se parliamo di politici strapagati come consiglieri regionali,parlamentari oppure di manager pubblici.
    Ma il cancelliere della procura o l’impiegato del ministero che campa con 1200 euro netti al mese?Come lo paga l’affitto,con i BOT?Che si mangia,BOT alla matriciana?
    Non che voglia difendere l’indifendibile schiera di parassiti che,mediamente,in 10 fanno il lavoro che potrebbe fare una sola persona.
    Ma voglio dire:passi per Storace che come tutti i politici deve sparare qualche amenità demagogica,ma voi un minimo di filtro o rettifica a queste idiozie lo potreste anche mettere,noooooooooo???’

  • LENIN2011FULL

    immagino il TROTA se venisse pagato dai titoli di Stato! …andrebbe dal padre a cambiarli subito, eh
    ed il padre chiamerebbe treMorti ….e scoppierebbe un casino immane !!!

    ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah !!!!!!!!!

  • zenzero

    Impeccabile appunto

  • Aldo

    Ma che c’entrano i dipendenti pubblici?? come si fa a mettere sullo stesso piano politici e lavoratori???..chi lo fa ragiona come brunetta: “dipendente pubblico = fannullone”… La realtà è molto diversa… come in tutti i settori ci sono lavoratori che fanno il proprio dovere ed altri che non lo fanno… e questi ultimi fanno del male principalmente ai primi…. l lavoratore/dipendente pubblico fatica ad arrivare alla fine del mese come il lavoratore privato e chi cerca di creare una contrapposizione tra di loro fa il gioco proprio dei politici contro i quali dice di protestare……. la mamma dei cretini è semmpre incinta….

    • leonardofaccoeditore

      Il dipendente pubblico è uno che come lavoro non fa che due mansioni:
      1- fornisce servizi o inutili o che il mercato darebbe meglio ed a minor costo
      2- rovina la vita di chi vuole intraprendere, sia esso impresa o libero cittadino.
      Ti consiglio un libro: BUROCRATI E PARASSITI di Max Nordau

    • Maximus Deciomeridio

      Il lavoratore pubblico , specie se burocrate e terrone , deve solo andare a fanculo…

    • Borderline Keroro

      Intanto Brunetta sa quello che dice: è dipendente pubblico. :D

      Poi, è vero che ci sono pubblici dipendenti che fanno il loro lavoro, ma a volte il loro lavoro serve solo a mantenere il loro lavoro.
      Prendiamo, per fare un esempio, i consorzi di bonifica.
      Che io sappia tali enti utilissimi hanno come unico scopo quello di controllare che noi si paghi la tassa agli consorzi di bonifica.
      In pratica se eliminassimo i consorzi di bonifica avremmo solo l’eliminazione di una tassa e di qualche sinecura.
      Quelli che ci lavorano con serietà sono addirittura convinti di essere utili, ma non è così.
      Ho trovato persone molto disponibili e dirigenti irreperibili, il che ha portato ad un ritardo di mesi (quasi un anno) nell’abbattimento di un edificio fatiscente e pieno di eternit, perché il dirigente non mi diceva nemmeno che cazzo gli servisse (e non ti dico le “risate” con la dottoressa della ULSS, persona magnifica, e con l’ufficio tecnico del Comune quando abbiamo scoperto che il coglione aveva tutto da due anni tranne una carta che abbiamo dovuto inventarci – parere dell’ufficio igiene per edifici residenziali : su un edificio da abbatere? RObe dell’altro mondo). Questa è una storia di ordinaria follia che ogni giorno puoi assaporare quando contatti alcuni dirigenti pubblici, ignoranti quanto arroganti. Siamo ben oltre i confini della realtà.

      Altro esempio: il catasto. Il catasto serve esclusivamente a tassarti. Punto. Non serve ad altro. Ah, beh, anche a dare del lavoro a qualcuno, ivi compreso qualche geometra o simili, per fare le carte.

      Altro esempio: l’ISTAT. E i suoi numeri taroccati. Servono unicamente a farti pigliare la pillola del colore sbagliato.

      Altro ancora: il parlamento. Serve ai membri per avere un discreto numero di privilegi. Tra cui quello di parlare a vanvera, andare a trans e a puttane con i soldi nostri, rifornirsi di cocaina sempre a spese nostre, passare delle belle giornate in quel di Roma (in genere dal martedì pomeriggio al giovedì mattina – città comunque dal centro storico splendido), ed essere pagati bene (arrotondando pure) per fare danni al Paese.

      Vogliamo parlare di magistratura inconcludente? Indagini alla cazzo e processi mediatici?
      O vogliamo riferirci ai servizi sociali (io conosco una tizia che lavora presso questa benemerita istituzione) che se ti portano via i figli mai e poi mai riconosceranno il torto nemmeno davanti alle evidenze più evidenti?

      Lo Stato deve mettersi a dieta. Subito.

  • Stefano

    Eccerto. “I dipendenti pubblici” cosi vengono accomunati tutti in un bel fascio di gente che se la deve prendere in quel posto. Nel vostro cervello un impiegato statale che ha lavorato per una quarantina d’anni è uguale a un parlamentarucolo eletto da nessuno che dopo una legislatura prende 3mila euro al mese di vitalizio?
    Al “caro” (solo nel senso di quanto ci costa) Storace, e mi sà manco a voi, non gli è passato manco per l’anticamera che possano esistere dipendenti statali onesti e che lavorano, o che peggio ancora, questa situazione, almeno in Italia, l’hanno creata proprio loro che ora propongono le soluzioni. Manco a parlarne poi di recuperare i soldi dagli evasori, giammai! bestemmia! gli evasori votano, che sei matto se gli facciamo pagare i conti del disastro…poi magari non ci votano più, ma si, meglio fare come si fà sempre, piazziamolo in quel posto a chi non ha difese e che tanto, storia docet, non si incàzza mai.

  • walter

    Di professione faccio il vigile del fuoco: mi spiegate, per favore, come il mio lavoro impoverisca il tessuto sociale e vi renda la vita impossibile? Che parassita sarei, visto che pago le tasse fino all’ultimo centesimo?

    walter

    • leonardofaccoeditore

      Chi prende uno stipèendio pubblico non paga tasse, ma riconsegna al suo datore di lavoro una parte che esso estorce a chi produce ricchezza. Ora, io sono convinto che tu sia un vigile del fuoco perbene e molto capace. Ebbene, in un libero mercato, guadagneresti il triplo e godresti di maggiore considerazione.

    • Roberto Porcù

      Avevo dei vecchi pancali rotti di cui liberare un piazzale. Ne avevo regalati a compaesani che li bruciavano nella stufa, ma me ne restavano ancora. Ne portavo a due o tre alla volta al centro recuperi e, per accelerare, una domenica pensai bene di bruciarne un po’ io. Mi misi al centro di un grande piazzale asfaltato, lontano da abitazioni, mi preparai sottomano un estintore ed un palo di ferro per essere certo di essere io a gestire il fuoco ed a due a due presi a bruciarli. Caso volle che uno fosse sporco di cera e dal fuoco si alzò del fumo nero. Già il momento del fumo era finito, quando arrivò prima un compaesano che è nella protezione civile e poi una autobotte dei pompieri che spense il focherello, perché di questo si trattava. La cosa finì lì, ma chiedo: non avete nulla da fare nelle caserme ?
      In un’altra occasione, nella crisi economica che tutti conosciamo, con tutte le macchine ferme ed un solo operaio presente intento a scopare in terra, ricevetti la visita di due pompieri che, esaminarono i cartelli, le manichette, i foglietti sugli estintori e mi regalarono 2000 € di sanzione. Capisco, il governo taglia i fondi e loro vanno a far cassa nelle fabbriche, poi i soloni blaterano di sostegno alle imprese, di fumosi piani per il rilancio dell’economia, … ma avessi sentito qualcuno asserire che i dipendenti pubblici, anche i pompieri, sono troppi e che una buona parte devono andar a coltivare fagioli … eppure abbiamo la Grecia davanti all’uscio di casa e non possiamo fingere di non vederla.

      • Borderline Keroro

        L’unico sostegno che serve è quello che non ti concederanno mai: un sostanzioso taglio delle tasse e una burocrazia quantomeno accettabile.
        Poi sulla multa da 2000 euri non saprei dirti, ma se insisti a mettere i calendari con le donne nude alle pareti del capannone, ovvio che gli operai guardino quelli anziché le dettagliate procedure per la prevenzione dei rischi d’incendio e dei rischi derivanti da elettrocuzione (parlare come mangiano mai, eh?). Propongo di aprire una tavola rotonda per effettuare una ricerca euristica, ostica ma anche agnostica e staordinéria. Io porto il panbiscotto.
        E i calendari poi me li porto via io. Per il tuo bene.
        Oggi sono incazzato come una biscia.

    • Borderline Keroro

      Oh, ti rispondo io!
      Di professione mi interfaccio spesso con il comando VVF.
      Mi è capitato, per un CPI, di avere rogne dall’ingegnere dei Vigili del fuoco.
      Tali rogne hanno portato alla perdita del cliente, ed in effetti sarebbe stato da denunciare l’ispettore per un buon numero di motivi. Non ultimo il fatto che si sia offerto di seguire lui la pratica (succosa) facendo firmare il progetto ad un “suo amico”. Roba da prenderlo a legnate sugli zebedei, ‘sto stronzo e delinquente.
      Immagino peraltro che tu sia un VVF di quelli che vanno a spegnere gli incendi, persone di cui ho una discreta stima.
      Però devo rivelarti che ne ho conosciuti una marea che fanno il secondo lavoro in nero (come ben saprai voi lavorate su turni a ciclo continuo con riposi a rotazione), salvo poi dire che sono io l’evasore fiscale.
      Detto questo non ritengo i VVF, per quanto ne so io, dei parassiti. Pur essendovi le mele marce, come dappertutto.
      E’ anche vero che la gente vi chiama per salvare il pappagallino sull’albero (eccheccazzo, senza paracadute potrebbe farsi male!), o il gattino con la cacherella. O per spegnere la cicca ancora accesa buttata sull’asfalto.

      E’ altresì vero che quella volta che serve veramente ci siete, e se occorre non ci sono turni che tengano.
      Il tuo datore di lavoro, credimi, la sta mettendo in culo a tutti, anche a te.

      • Maximus Deciomeridio

        Ho conosciuto un allevatore di suini di Crema che mi ha raccontato che il capo dei vigili del fuoco voleva che mettesse 36 estintori nel suo allevamento : contrattando con questa testa di cazzo , ne ha dovuti mettere ” solo ” 24 , compreso uno sopra la cuccia del cane.

        Ora , è noto a tutti che i maiali prendono fuoco facilmente , però io penso che se un tizio del genere si fosse presentato in Calabria , non sarebbe tornato a casa tanto facilmente.

        Ergo , penso che al nord le teste di cazzo un pò troppo remissive , non manchino.

  • barbara

    CI STO! ma non gli impiegati, la P.A. dai quadri ai dirigenti, idem consulenti vari, e soprattutto i parlamentari & Co. Non trasferibili ovviamente: liquidi i bot e paghi chi deve avere dei soldi da te con moneta sonante. Calcolate gli effetti di questa causa, che sarebbe la manifestazione della Legge mistica di Causalità. La carogna monta, come direbbe un noto comico, questa gente si rende conto che inizia a rischiare grosso? Gli conviene cucirsi la bocca e strisciare sottotraccia, la disperazione e l’esasperazione sono un mix esplosivo. C’è troppa gente in giro ormai che non ha più niente da perdere.

    • Proprio così: ” Gli conviene cucirsi la bocca e strisciare sottotraccia, la disperazione e l’esasperazione sono un mix esplosivo”
      Quando ci sarà troppa gente in giro che non avrà più niente da perdere allora si che la tecnica one-to-one diventerà diffusissima.

  • Borderline Keroro

    Ok Storace ha fatto la battuta.
    Io credo che ci sarebbero dei notevoli problemi.
    In rimo luogo perché poi i sigg. tipo Tremonti dovrebbero pagare l’affitto in nero con i BOT, cosa poco pratica e poco nera.
    Secondarimente se uno dei signori pagati in BOT dovesse poi aver bisogno dei servigi di un artigiano, si vedrebbe costretto a pagare in BOT. BOT che poi l’artigiano dovrebbe utilizzare per pagare le tasse, e vedrai che lo Stato italiano sa cosa farsene dei suoi BOT.
    Credo che qui ci sia stato un qui pro quo: non si tratta di pagare con i BOT ma di fargliela pagare dandogli un sacco di “bott”: “sariss propi da dacch i bott” come avrebbe detto mio nonno.

  • Maciknight

    Mitica Cinzia Leone ed il suo “baratro” e la “pizza di fango del Camerun” che era un moneta antagonista della lira e quasi più apprezzata, e l’apertura dello sportello pubblico dalle ore 8.00 alle 8.00 “cogli l’attimo”
    Profetica.

  • Brillat-Savarin

    Trovo la proposta di Storace assolutamente condivisibile, tranne che per un punto: la durata. Forse che al nostro hanno detto che oltre l’anno si rischia troppo? Ogni statale, dal magniloquente pater patriae, alias Napolitano, all’usciere della scuola elementare di Vattelappesca, dovrebbe essere pagato con la moneta che si merita: quella appunto proposta da Storace. Gli attori del libero mercato invece siano alsciati liberi di farsi pagare con la moneta che scelgono loro. In tal modo si creerebbe una fantastica competizione tra Stato e Libero Mercato: e che vincesse poi il migliore!

    • Leonardo Facco

      Chissà, caro Brillat, che ne penseranno i signoraggisti!

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