In Anti & Politica, Economia, Libertarismo, Primo Piano

DI BILL BONNER*

Quali sono le ultime notizie? La grande battaglia continua…

Il Dow giù 53 punti. L’oro su 23 dollari. Su contro giù. Zombi contro produttori. Inflazione contro deflazione. Burocrati contro mercato. Espansione contro contrazione. Centralizzazione contro decentralizzazione. Bull contro bear (chi scommette al rialzo contro chi scommette al ribasso – NdT). E nessuno sa esattamente come finirà. Qualcuno scommette sulla “ripresa” e un nuovo mercato al rialzo. Altri tengono i soldi in oro o contanti… in attesa di nuove crisi e calamità.

Mr. Mercato è determinato a sgonfiare la bolla del debito. La Federal Reserve è determinata a fermarlo. Il primo distrugge i crediti in forma cartacea. La seconda ne stampa sempre di più. L’esito è ancora in dubbio.

Ecco un altro modo di guardare a questa grande battaglia: è una battaglia tra outsiders (chi sta fuori dal sistema, NdT) e insiders (chi sta dentro il sistema, NdT). Gli outsiders sono alieni alle regole… incontrollabili… e imprevedibili. Sono i distruttori creativi di cui parlava Schumpeter, sempre alla scoperta di nuovi modi di fare le cose… e di distruggere quelli vecchi. Ma con il loro approccio caotico e irruento… creano vera ricchezza.

Ogni nuova industria è creata da outsiders. Henry Ford era figlio di rifugiati della carestia Irlandese… Steve Jobs uno che aveva abbandonato l’università… e che ammirava Edwin Land, un altro che aveva abbandonato l’università e che inventò l’industria delle pellicole Polaroid.

Ma una volta che i fondatori se ne sono andati, al potere vanno gli insiders. Le aziende tecnologiche passano dal controllo dei tecnici a quello dei commerciali e dei contabili. I laureati delle facoltà di economia prendono il controllo. Il loro scopo non è creare ricchezza, ma preservare ed espandere il proprio potere, il proprio status, e la propria ricchezza. Assoldano lobbisti per ottenere favori speciali. Sostengono leggi per prevenire la concorrenza. Favoriscono regolamenti e sistemi basati su licenze per tenere alla larga le aziende nuove e fanno elargizioni generose ai politici di entrambi i partiti.

Gli outsiders creano nuova ricchezza. Gli insiders la proteggono e ridistribuiscono – per lo più a sé stessi.

Nelle notizie della scorsa settimana c’è un pezzo interessante di John McCormak del Weekly Standard:

“La General Electric, una delle aziende più grandi d’America, all’inizio dell’anno ha inviato un modello di pagamento delle tasse di ben 57000 pagine, ma non ha pagato tasse sui 14 miliardi di dollari di profitti. Il plico, che è stato inviato elettronicamente, stampato, sarebbe stato alto 6 metri.

Il fatto che GE non ha pagato tasse nel 2010 è stato ampiamente riferito all’inizio dell’anno, ma le dimensioni del modello di pagamento sono venute alla luce quando Paul Ryan, il presidente del comitato per il Budget della Camera, ha parlato delle tasse pagate dalle aziende ad una recente assemblea cittadina. ‘GE è stata capace di usare tutti i buchi legislativi, di usare tutte le deduzioni disponibili, è tutto legale. Nove miliardi di profitti provengono da attività all’estero, al di fuori della giurisdizione americana. GE non ha pagato tasse su 5 miliardi di profitti perché ha usato numerose deduzioni e accrediti, comprese tanto deduzioni per investimenti in attività immobiliari destinate ai redditi bassi, nell’energia verde e nella ricerca e sviluppo, quanto gli ammortamenti dei beni posseduti. Ho chiesto al funzionario GE quanto fosse lungo il modulo delle tasse e lui ha risposto, che lo inviano elettronicamente e non lo misurano in pagine. Ryan ha chiesto una stima che è stata di 57000 pagine. Quando Ryan ha ripetuto la storia all’assemblea, si è sentita parecchia gente trasalire. Ken Kies, un fiscalista che rappresenta GE, ha confermato al Weekly Standard che il modulo sarebbe stato lungo 57000 pagine, se inviato su carta. Le dimensioni del modulo sono più che raddoppiate negli ultimi 5 anni.”

Gli insiders ottengono riduzioni delle tasse; l’economia viene zombificata. GE paga un esercito di legali e contabili per scavare nel sistema fiscale. E lì trovano l’oro. L’economia va fuori asse. GE non paga tasse. Avvocati e contabili, presumibilmente donne e uomini intelligenti, trascorrono il tempo a fare lavori da zombi. La società si impoverisce. Ma gli zombi mettono le mani sul loro pasto.

“Aspetta un attimo”, protesta Elisabeth (la moglie di Bill Bonner, NdT). “Contabili e avvocati non sono degli zombi. Fanno del lavoro vero, che protegge GE, che è un’attività che produce ricchezza, dalle tasse.”

“Sì… sono lavoratori onesti e rispettabili,” abbiamo risposto. “Come molti dipendenti dello stato. E milioni di altre persone. Sono brave persone che fanno un lavoro cattivo. Può darsi che lo facciano bene. Può essere che siano diligenti e lavorino duro. Ma sono stati zombificati.”

Quando un’economia passa sotto il controllo degli zombi, serve sempre più gente per svolgere lavori da zombi, spostando una parte sempre maggiore della produzione economica verso gli insiders.

Gli insiders truccano il sistema a proprio beneficio. I trucchi, tutti sotto forma di controllo dei prezzi e di centralizzazione della pianificazione, indeboliscono il sistema. Nella battaglia odierna, gli insiders lottano per proteggerlo.

Non vogliono vedere scomparire le istituzioni fallite. Vogliono, invece, che vengano sostenute con sussidi.

Non vogliono che i fallimentari sistemi di regole in vigore siano eliminati. Vogliono, invece, più regole.

Non vogliono licenziare i manager incapaci; invece, li promuovono e li premiano. Tim Geithner era capo della Federal Reserve di New York. La più grande bolla creditizia di tutti i tempi gli è cresciuta proprio sotto il naso. Ora, ha ottenuto il più importante lavoro del settore finanziario degli Stati Uniti, il Ministero del Tesoro. Larry Summers consigliò l’amministrazione Clinton di favorire più debito, più speculazione e di accrescere la leva finanziaria; ora è il capo del team di consiglieri economici di Obama.

E in Europa, quelli della Goldman, che avrebbero potuto essere impiccati per avere fatto sprofondare banche, fondi pensione e stati nei debiti, vengono chiamati a risolvere la crisi. Hanno messo i propri uomini ai posti più importanti d’Italia e della BCE.

Lo scopo degli insiders è abbastanza semplice, ovvero continuare dirigere il flusso di denaro, beh…., verso gli insiders!

Gli outsiders, d’altra parte, non hanno uno scopo. Sono come quelli di Occupy Wall Street… o come il mercato. Disordinati, disorganizzati… con intenzioni non chiare e beneficiari incerti. Non è possibile sostenerli.. perché non si sa chi siano o cosa vogliano. Sono outsiders!

Gli insiders rappresentano il passato. Gli outsiders il futuro.

Come andrà a finire? Alla fine, il futuro arriverà… che ci piaccia o no. Saluti.

*Traduzione The Boina Bombo

link originale: http://dailyreckoning.com/differing-views-of-wealth-how-insiders-and-outsiders-approach-the-world-of-money/

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Showing 10 comments
  • FM

    Questo articolo è bellissimo.

    FM

  • Pedante

    “il Ministero del Tesoro” ☺

  • Riccardo

    Il problema italiano è che tipi come Steve Jobs avrebbero avuto tutta l’opinione pubblica contro perchè sarebbero stati considerati dei capitalisti carogne, sfruttatori del proletariato. E lo Stato gli avrebbe dato pure ragione. Se in questa Nazione c’erano otto milioni di babbei che credevano nel comunismo, una ragione ci sarà. Evidentemente l’Italia è uno di quei posti in cui la parola ‘libertà’ non ha mai avuto tanto senso. Vorrei comunque ricordare che molti (la maggior parte?) di quelli che adesso si definiscono ‘padani’ e ‘libertari’, facevano parte anche loro dell’armata degli otto milioni (Vedi Maroni, tanto per citarne uno a caso). Sarà che io l’armata degli otto milioni l’ho sempre combattuta, sarà perchè sono romano, ma di costoro non mi fido. Chi ha cambiato idea una volta, la può cambiare un’altra volta. E comunque i burocrati non vengono tutti da Roma o dal meridione. Con la STET la Selenia, azienda romano – partenopea, era il fiore all’occhiello dell’industria elettronica europea. Poi sono venute Finmeccanica e Aeritalia. Dalla ‘Padania’ sono scesi i burocrati e…il risultato è stato lo stesso che mettere uno sciame di cavallette in un campo di orzo. Morale: non è vero che i produttivi sono tutti nel nord e gli improduttivi del centro sud. Purtroppo spesso dal nord vengono anche i peggiori burocrati e parassiti.

    • Libertas

      Riccardo dici una sacrosanta verità. E’ vero che il Nord Italia generalmente è più produttivo e “aperto”(all’economia di mercato, alla globalizzazione) di quanto non lo sia il Sud Italia. Ma è vero anche che è stata una dinastia del Nord a creare il Regno d’Italia e a generare quindi tutte le conseguenze odierne.

      • Rob67

        I Savoia molto potenti e con molti debiti con la popolazione che viveva bene…………..
        I Borboni molto ricchi senza debiti e popolazione che viveva nella miseria…………….
        Risultato ha vinto quello che aveva i debiti.
        Non e’ che la storia si ripeta con il NWO dove uno indebitato e “potente”(Stati UNITI) unifichi il mondo conquistando dei ricchi con la popolazione ridotta in miseria ??????????????????”
        Ritengo che se le discussioni virano sulle differenze Nord Sud siamo pronti ad averlo in c**o beccandoci un GOVERNO MONDIALE e UNA MONETA UNIVERSALE.
        ps.Io sono del nord e leghista negli anni 88/94 quando ci ha illusi con il federalismo mai attuato, ma peggio mai affrontando il discorso delle liberta’ e autodeterminazione dei popoli e le liberta’ di aggregazione

    • ” … Se in questa Nazione c’erano otto milioni di babbei che credevano nel comunismo, una ragione ci sarà. Evidentemente l’Italia è uno di quei posti in cui la parola ‘libertà’ non ha mai avuto tanto senso. …”

      Il problema di fondo è che UNA REGOLA, QUELLA REGOLA deve valere per tutti e la maggioranza e statalista e collettivista. Quando invece ci sono quelli che la pensano “rossa”, quelli che la vogliono “nera” e quelli che l’auspicano “arancione”. ALMENO TRE COMUNITA’ !!!

  • Rob67

    magnifico articolo.Gli outsiders sono tutti quelli che in questo sistema economico non hanno il benche’ minimo aiuto finanziario non solo bancario in quanto le loro idee sono anche boicottate da una opinione pubblica tutta tesa a “investire” la propria ricchezza in attivita’ piu’ solide?????????(CDS,BTP,BOT,assets di ogni genere………………………..) il risultato ormai e’ evidente a tutti.

  • Leonardo Facco

    Perchè spiegano bene la differenza fra PRODUTTORI di ricchezza e PROFITTATORI della stessa (grazie alla collusione con lo Stato)

    • FM

      Fotografa perfettamente le cause della crisi mondiale e sopratutto di quella italiana.
      Immobilismo e spremitura contro dinamismo e innovazione (in pratica produzione di ricchezza).

      FM

  • Ecco, vedete … questi articoli mi piacciono, mi appasionano.
    Non ho commenti da fare; semplicemente descrivono bene ciò che in effetti avviene.
    Io conosco bene i produttori, ne incontro tutti i giorni; non quelli a livello di Henry Ford e Steve Jobs citati nell’articolo … più normali: al mio livello o un po’ più su. Li osservo, li ammiro, li stimo. Creano rete, producono mandano avanti la vita !!! E il mondo.

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