In Economia, Esteri

«Come abbiamo notato in diverse occasioni negli ultimi dieci giorni, a causa del QE3 e della sua trasformazione imminente QE4, che sarà semplicemente una monetizzazione ma senza la sterilizzazione con nuovi acquisti di bond a lungo termine, il bilancio della FED è previsto che crescerà di oltre $2 bilioni nei prossimi due anni. Questo significa anche che le passività abbinate al bilancio della FED, riserve e depositi, cresceranno di un pari importo. Fin qui tutto bene. Tuttavia, come Bank of America fa notare oggi, ci può essere un piccolo problema: il 31 Dicembre 2012 scade l’assicurazione illimitata FDIC sui conti non fruttiferi, che a quel punto tornerà a $250,000. Attualmente ci sono circa $1.6 bilioni in depositi che rientrano sotto questo ombrello, o essenzialmente l’intero importo dei nuovi depositi che dovranno essere creati come risultato del QE infinito. La domanda è: che cosa faranno i titolari di tali conti e quale sarà l’impatto dell’uscita dei depositi, una volta che coloro che li possiedono si rendono conto che non sono più al rischio di credito del governo e invece sono un rischio di credito bancario non garantito. Una conseguenza molto possibile: tassi negativi, per quanto possiamo prevedere. […]
In altre parole, preparatevi per tassi negativi in arrivo nel prossimo futuro mentre si materializzeranno lentamente le conseguenze non volute dell’invasione della FED di ogni mercato.»

 

DI FRANK HOLMES*

Con un’altra siringa di quantitative easing iniettata nel flusso sanguigno dell’economia Americana, Ben Bernanke sta dando ai mercati la loro dose di liquidità. L’azione della Federal Reserve ha ribadito la mia posizione che ho ricordato a più riprese: i governi in tutti i mercati sviluppati non hanno disciplina fiscale, optano per politiche monetarie ultra-allentate per stimolare la crescita.

La liquidità del governo ha fatto prontamente impennare l’oro e le gold stock, in quanto gli investitori hanno cercato la protezione del metallo prezioso come una vera e propria riserva di valore. Potete vedere di seguito la forte correlazione tra la base monetaria degli Stati Uniti in aumento e il valore dell’oro in crescita. Dall’inizio del 1984 l’offerta di moneta è cresciuta, così anche il prezzo dell’oro.

Il dollaro è diminuito a causa dell’allentamento della FED, cosa che non sorprende dato il fatto che l’oro e il greenback sono spesso inversamente correlati, e l’aumento dell’offerta di moneta provoca generalmente una discesa nel valore della valuta.

La cosa interessante è che il declino della valuta era quello che Richard Nixon cercò di evitare quando terminò il gold standard nel 1971 ed annunciò che il paese non avrebbe più rimborsato in oro la sua moneta. Durante il suo discorso televisivo al pubblico Americano, Nixon tradusse in termini semplici lo “spauracchio” della svalutazione, dicendo: “se siete tra la stragrande maggioranza degli Americani che acquistano prodotti di fabbricazione Americana, il dollaro varrà altrettanto domani quanto vale oggi.”

Come potete vedere qui sotto, più di 40 anni dopo, un dollaro vale solo 17 centesimi. Il consistente calo del potere d’acquisto rafforza la tesi dell’oro come riserva di valore, spingendo Don Coxe di Global Portfolio Strategist a definire Nixon come il “patrono degli investitori in oro,” in occasione del Denver Gold Forum di quest’anno.

Come disse una volta Milton Friedman, “solo il governo può prendere della buona carta, coprirla con del buon inchiostro ed ottenere un risultato privo di valore.”

Nella sua ricerca di tracciamento a lungo termine della storia economica rispetto ai mercati attuali, Deutsche Bank illustra diversi modi di come “il mondo sia drammaticamente cambiato dopo il 1971 rispetto alla sotia precedente.” Mentre la società di ricerca mette in chiaro che un ritorno al gold standard sarebbe “disastroso,” DB ritiene che il “cocktail letale tra i livelli senza precedenti di debito globale e la stampa globale di moneta senza precedenti” sono sviluppi governativi relativamente nuovi.

Prima degli ultimi quattro decenni, i deficit apparivano solo in situazioni estreme di guerra o di gravi contraccolpi economici, come ad esempio la Grande Depressione. Il pareggio di bilancio era un “fenomeno di routine in tempo di pace nelle economie sane.” Dal 1971, le eccedenze divennero rare. Il Regno Unito ha avuto un deficit annuale di bilancio in 51 degli ultimi 60 anni e la Spagna ha avuto 45 anni di spesa in disavanzo nel corso degli ultimi 49 anni, secondo DB.

Molti paesi sviluppati sono in una situazione difficile, poiché i tentativi di austerità fiscale hanno portato ad una crescita più debole del previsto in Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia. DB si chiede: “Possiamo davvero essere certi che le economie sviluppate che abbiamo creato nel corso degli ultimi 40 anni hanno la capacità di resistere agli effetti dell’austerità e dei tagli? I nostri moderni modelli econometrici hanno la capacità di comprendere l’impatto dell’austerità fiscale dopo una crisi finanziaria essendo stati calibrati in un periodo di enorme leva finanziaria?”

Proseguiranno innumerevoli discussioni sulle politiche fiscali e monetarie, ma solo il tempo ce lo dirà. Ian McAvity, editore di Deliberations on World Markets, dice: “Il debito eccessivo crea resistenza deflazionistica che viene ripetutamente combattuta emettendo nuova “liquidità” o “stimolo” per svilire la valuta di quel debito… Per gli investitori privati, a mio parere, l’oro è il mezzo migliore per l’auto-protezione e la conservazione del potere d’acquisto.” Sono d’accordo. L’aumento dell’offerta di moneta, il potere d’acquisto in calo e i deficit annuali stanno segnando luce verde affinché includiate l’oro nel vostro portfolio.

Molti altri sembrano essere d’accordo con noi, dato che il sentimento si è spostato a favore del metallo nei giorni scorsi: Secondo l’indagine di Morgan Stanley su 140 investitori istituzionali negli Stati Uniti, il sentimento per l’oro era al suo massimo rialzista dal Luglio 2011 e con l’incremento mensile più alto degli ultimi tre anni di storia!

Quindi, cari investitori in oro, se non avete messo l’oro nei vostri ordini, prendete in considerazione il suo acquisto in fretta, perché i tori stanno comprando. Credit Suisse ha visto “enormi afflussi” verso l’oro nel mese di Agosto dopo aver sperimentato significativi deflussi rispetto al petrolio ed al resto del mercato a Marzo, Aprile, Maggio e Luglio. Agosto mostra una netta preferenza verso l’oro.

Abbiamo generato un sacco di interesse quando abbiamo mostrato la nostra tabella di deviazione standard un paio di settimane fa, quindi l’ho aggiornata al 13 Settembre. Sebbene l’oro di recente sia stato in una morsa, rompendo la soglia dei $1,600 e salendo fino a $1,770 Venerdì, il metallo giallo sembra ancora attraente, con un valore sigma di -1.7.

Uno sguardo all’istogramma indica il numero di volte in cui i lingotti d’oro sono storicamente caduti in questa fascia sigma. Il sigma odierno di -1.7 si è verificato solo il 2% delle volte. Bernanke e Draghi hanno solo reso più ovvia la decisione per i compratori d’oro e delle gold stock.

La FED e la BCE hanno anche reso più eccitante il mio lavoro di presentazione alla conferenza Hard Assets di Chicago.Da non perdere la mia presentazione il 21 Settembre. Vi invito ad essere lì di persona, se vivete in prossimità di Chicago, oppure è possibile scaricarla in formato PDF su www.usfunds.com dopo il meeting.

Potreste anche imparare qualcosa che non sapevate con la nostra nuova presentazione interattiva, i 10 Sorprendenti Usi delle Materie Prime. Dateci un’occhiata e condividetela.

Approfondimento: Quando Bisognerebbe Smettere di Comprare Oro

 

*Link all’originale: http://johnnycloaca.blogspot.it/2012/09/tutti-i-segnali-puntano-alloro.html

Traduzione di Francesco Simoncelli

 

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