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lenin grillo movimento libertarioDI STEFANO MAGNI*

Caro grillino ti scrivo. prima di tutto scusami se ti devo chiamare “grillino”. So che non ti piace. Ma è difficile trovare un nome breve per “elettore del Movimento 5 Stelle”. Accetti se, almeno in questa lettera aperta, ti chiamo grillino?

Ti scrivo perché so che ritieni di essere un protagonista di una rivoluzione incruenta e perché credi di avere risolto i tuoi e i nostri problemi avendo reso il Movimento 5 Stelle il primo partito d’Italia. Ora ti voglio scrivere per chiederti se ti rendi conto di quel che ci hai fatto. Con il tuo voto credi di aver tutelato i tuoi interessi e fatto il bene del Paese?

Prima di tutto, ti voglio chiedere, tu che sei rimasto deluso (giustamente) dalla Lega, dal PdL o dalla sinistra del Pd, credi di aver cambiato qualcosa? Le persone che hai contribuito a mandare in Parlamento sono sicuramente giovani, oneste, “pulite” e assolutamente nuove. Fai bene ad esserne orgoglioso. Fai anche benissimo a chiedere più trasparenza e responsabilità agli uomini che occupano le istituzioni da un ventennio e ci hanno ridotto in questo stato di miseria, recessione e mancanza di prospettive. Fai benissimo (e ti condivido) a chiedere la drastica riduzione dei costi della politica, l’azzeramento dei privilegi dei politici, la privatizzazione della Rai e l’abolizione di tutti i favoritismi a giornali e aziende “amiche” dei parlamentari.

Però vedo anche che vuoi percepire un reddito di cittadinanza. Ma con quali soldi credi di riceverlo? Lo sai che le casse dello Stato, l’anno scorso, erano praticamente vuote? Che fra tre mesi finiranno pure i soldi per la cassa integrazione? Che, senza rigor Montis, sarebbero bastati altri 6 mesi per far finire tutto, stipendi e pensioni comprese? No, non ti preoccupare, non sto affatto difendendo Monti e il suo “rigore”. Monti ha continuato a spendere come e più di prima, ha fatto altri debiti e in compenso ti ha (e ci ha) strangolato di tasse. Ci ha reso tutti poveri. Ma come fai a chiedere un esborso enorme, quale il reddito di cittadinanza per tutti? Con quali soldi? Se il problema è proprio la spesa pubblica eccessiva (che richiede tasse), come fai a chiedere un reddito di cittadinanza senza pagare più tasse? Ti rendi conto che qualcosa non torna?

Vedo anche che, non solo vuoi il reddito di cittadinanza, ma anche una sanità interamente nelle mani del pubblico, dello Stato centrale. So che sei rimasto scandalizzato dalla mala gestione delle aziende ospedaliere. Avrai sicuramente visto che cosa hanno fatto qui in Lombardia. Ma ti sei mai domandato che cosa ci sia alla base di questa mala gestione? Le regioni spendono i soldi che arrivano dallo Stato centrale e fanno sprechi perché quei quattrini non sono i loro. Se sei lombardo, sappi che stai pagando anche per una sanità in Calabria che costa tantissimo e produce decine e decine di casi di malasanità, che poi ti scandalizzano. Sappi che la mala gestione delle aziende ospedaliere private (in Lombardia e non solo) deriva solo dal fatto che i loro proprietari non rischiano e non spendono soldi loro, ma ottengono rimborsi da enti pubblici, in ultima istanza dallo Stato. Le operazioni fasulle, gli esami inutili, gli sprechi colossali che hai visto in questi anni, sono stati fatti, in gran parte, con i soldi tuoi. E credi che, dando tutto nelle mani dello Stato (cioè dei politici), tutto torni a posto? Credi veramente di poter controllare ospedale per ospedale, medico per medico, assunzione per assunzione? Non sei Dio. Non ce la farai mai. In compenso, se vuoi tutto nelle mani dello Stato, preparati a spendere molto di più. E non mi dire che abbattendo i costi della politica avresti abbastanza per pagare una sanità interamente statale, perché tagliando anche tutti gli stipendi e i benefit, ci risparmi, al massimo 1 miliardo. I costi della sanità sono pari a circa 110 miliardi. Tutti pagati da te. Sei pronto a spenderne ancora di più? Accomodati.

E poi vedo anche che chiedi l’acqua pubblica. Attualmente ti stai domandando quanto ti costa e per cosa stai spendendo? Gli acquedotti pubblici, in media, disperdono circa il 30% di quello che portano nei tuoi rubinetti. Qualcuno li dovrebbe riparare e ristrutturare. Non vuoi, per principio, che siano dei privati ad aprire il portafogli. Quindi, preparati tu a spendere: si dovranno imporre nuove tasse o aumentare quelle esistenti. Vuoi Internet gratis per tutti? Ma nessuno ti ha mai spiegato che non esiste nulla di gratis a meno che non sia costruito da schiavi? Non credo che tu voglia ripristinare la schiavitù. Dunque penso che, se vuoi veramente Internet gratis e per tutti, dovrai far pagare qualcuno al posto tuo. Chi paga? I contribuenti. Quindi: te e me. Anche per questo bel servizio, preparati a mettere mano al portafogli. Tra un bicchiere d’acqua e l’altro, poi, immagino che tu voglia vederci anche di notte. Ti serve elettricità. E tu mi dici che non vuoi assolutamente centrali nucleari, né centrali inquinanti. Dovrai anche riscaldarti, ma non vuoi gli inceneritori, che possono portarti un po’ di calore in casa (si chiama teleriscaldamento, magari ce l’hai anche nel tuo condominio). Vuoi tornare alle energie pulite, rinnovabili. Ma lo sai che, anche volendo tappezzare l’Italia con pale eoliche, non farai altro che alimentare qualche città? E ti rendi conto che un pannello solare basta, al massimo, per il tuo boiler e di notte non funziona? Ti sei mai chiesto o informato su quanto producano queste energie alternative? Poco, pochissimo, fidati di me. E in compenso, non avendo mercato, devono essere costruite e mantenute con soldi pubblici. Cioè con i tuoi e i miei soldi. Ci hai mai pensato? Ora ripensa ancora al tuo voto. E inizia a tirar fuori il portafogli.

E non mi venire a dire che il “debito non è un problema”, che è solo un’invenzione di qualche potere forte o che è tutta colpa dell’euro. Lo Stato, alla fine, funziona come una famiglia: o hai i soldi per pagare tutto quello che ti serve, oppure devi vendere l’argenteria di casa, o fare altri debiti. Il nostro Stato non ha più soldi. Se tu non vuoi che venda nulla e al massimo gli vuoi imporre qualche piccolo risparmio, non tiri nemmeno alla fine del mese. Se addirittura vuoi che compri altre cose (altri servizi per te, come Internet, sanità, istruzione, energie pulite, reddito di cittadinanza) non tiri nemmeno alla fine della settimana. Vuoi indebitarci ancora di più? Sappi che i debiti dovranno essere pagati. Non si sfugge. Anche l’Islanda, che stai per citarmi, ha pagato quasi tutti i suoi debiti, facendo eccezione solo per alcune operazioni fraudolente. Se non paghi più il tuo debito, chi credi che ti presterà ancora i soldi? (a parte il fatto che non pagare i debiti è roba da farabutti: sai a quanti anziani toglieresti la pensione e i risparmi facendo carta straccia dei buoni del tesoro italiani? Ti ricordi l’esasperazione per i bond argentini? Vuoi fare la stessa cosa anche con i buoni italiani?). Se credi che uscendo dall’euro risolveremmo tutti i nostri problemi, ti avverto, ti stai illudendo. Uscendo dall’euro ti ritroveresti con tutto il tuo patrimonio ridotto di almeno un terzo. E nessuno, anche in questo caso, sarebbe più disposto a prestarci soldi. Sei pronto a rinunciare a un terzo di tutto quel che hai e a ridurre la tua prospettiva di guadagno futuro? Forse no. Quindi, gira e rigira, non si sfugge. Vuoi tutti i tuoi servizi promessi dal programma del tuo partito? Domandati prima: a spese di chi? E datti da solo la risposta: a spese tue.

 

*Link all’originale: http://www.lindipendenza.com/caro-grillino-ti-scrivo-e-ti-pongo-alcune-domande/

 

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Showing 20 comments
  • Cinquestelle

    Caro MoVimento Libertario, ti rispondo:

    Prima di tutto, ti voglio chiedere, tu che sei rimasto deluso (giustamente) dalla Lega, dal PdL o dalla sinistra del Pd, credi di aver cambiato qualcosa?
    SI ABBIAMO FATTO E CONTINUIAMO A FARE UNA RIVOLUZIONE PACIFICA Unica al Mondo.

    Però vedo anche che vuoi percepire un reddito di cittadinanza. Ma con quali soldi credi di riceverlo?
    L’ITALIA, LA GRECIA E L’UNGHERIA SONO GLI UNICI PAESI D’EUROPA SENZA QUESTO DIRITTO. BASTA STRAPPARE IL CONTRATTO DEI CACCIABOMBARDIERI E RITIRARE L’ESERCITO DALLA FINTE MISSIONI DI PACE.

    Vedo anche che, non solo vuoi il reddito di cittadinanza, ma anche una sanità interamente nelle mani del pubblico, dello Stato centrale. So che sei rimasto scandalizzato dalla mala gestione delle aziende ospedaliere. Avrai sicuramente visto che cosa hanno fatto qui in Lombardia. Ma ti sei mai domandato che cosa ci sia alla base di questa mala gestione?
    UNO DEI POCHI VANTI DELL’ITALIA E’ QUELLA DI AVERE UNA SANITA’ TRA LE MIGLIORI AL MONDO, OVVIAMENTE SI TRATTA DI UNA MEDIA NAZIONALE, I CASI DI MALASANITA’ SONO IL FRUTTO DEL CLIENTELISMO POLITICO E DEGLI INTRIGHI DI POTERE CHE HANNO FATTO ASSUMERE A SSN DEGLI INCAPACI. SARA’ UN PROCEDIMENTO LUNGO E COMPLESSO ASSAI PIU’ DIFFICILE DEL RINNOVAMENTO POLITO, MA IL RINNOVO DEL MANAGEMENT DEI FUNZIONARI E DIPENDENTI PUBBLICI SARA’ INEVITABILE.

    E poi vedo anche che chiedi l’acqua pubblica. Attualmente ti stai domandando quanto ti costa e per cosa stai spendendo?
    MI VIENE DA RIDERE! RISPETTO IL VOSTRO PUNTO DI VISTA IDEOLOGICO, PURTROPPO PERO’ LA REALTA’ E’ UN’ALTRA.
    RISPONDETE VOI A QUESTE DOMANDE: LA PRIVATIZZAZIONE DELLE F.S. HA FORSE MIGLIORATO IL SERVIZIO DEI TRENI?
    LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ILVA HA PER CASO FATTO BENE ALL’AZIENDA. LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA COMPORTEREBBE UN BELL’AUMENTO DELLE BOLLETTE SENZA RICEVERE NESSUN MIGLIORAMENTO DELL’ACQUEDOTTO. ANZI VI DIRO’ CHE IL BOTTINO IN PIU’ RICAVATO ANDRA’ AD INGRASSARE LE TASCHE DEI FUTURI INVESTITORI DELLE AZIENDE DI GESTIONE DELL’ACQUA SENZA MIGLIORARE LA RETE DEGLI ACQUEDOTTI. GUARDATE LE AUTOSTRADE DI BENETTON CHE COSTANO PIU’ DELLE GABELLE MEDIEVALI, ECCO COSA SUCCEDE QUANDO SI PRIVATIZZA. POI QUANDO SI TRATTA DI RISOLVERE LE EMERGENZE DI NEVICATE E PIOGGIE FORTI INTASANDO IL TRAFFICO BENETTON SE NE LAVA LE MANI.

    E non mi venire a dire che il “debito non è un problema”
    IL DEBITO E’ UN PROBLEMA CERTO, MA ALLORA COSA DOBBIAMO FARE, AFFAMARE IL POPOLO E DIVENTARE COME LA GRECIA (CI STIAMO GIA’ ARRIVANDO A PICCOLI PASSI).
    NON CONVIENE RINEGOZIARE IL DEBITO? PROVARE A SPALMARE I PAGAMENTI? O PREFERITE VEDERE I VOSTRI CONCITTADINI A DORMIRE E MANGIARE ALLA CARITAS (FINCHE’ CI SARA’ ANCHE QUELLA). E’ QUESTA LA GRANDE DOMANDA, PREFERITE FAR QUADRARE I CONTI, PAREGGIO DI BILANCIO, ECC, O IMPORRE ALLA GENTE NUOVI SACRIFICI?
    ALLORA A QUESTO PUNTO DATO CHE SI PROSPETTANO TEMPI DURISSIMI, E’ PREFERIBILE FARE SACRIFICI, MA ALMENO CON LA NOSTRA MONETA.

    • nico

      Innanzitutto, la vostra rivoluzione è appena cominciata (ancora non avete ottenuto nulla riguardo il vostro programma). Per ora sono proclami. Avete davanti a voi uno strato di burocrazia che vi impedirà di fare ogni cosa (questo è il compito fondamentale della burocrazia). In bocca al lupo comunque.

      Capitolo privatizzazioni: queste sono state una farsa un mero trasferimento di ricchezza di un monopolio pubblico, che è diventato un monopolio privato. Una vera privatizzazione presuppone molti concorrenti, lasciati liberi di FALLIRE quando meritano, e di GUADAGNARE quando sono bravi ed efficienti.

      Capitolo reddito di cittadinanza: è un’illusione aggiunta ai tanti diritti acquisiti insensati che circolano nella testa delle persone, che nella pratica si risolvono nello slogan “a me un diritto, a te un dovere”, il conto lo deve pagare sempre qualcun altro.

      Capitolo acqua: anche la gestione pubblica porta ad un aumento dei costi. La situazione delle reti fa pietà. A breve andranno sicuramente rifatte, pena il collasso. In teoria una grida europea presuppone la separazione delle acque bianche (piogge) da quelle nere entro il 2016 (oppssss mancano solo due anni e mezzo circa!). Quindi arriveranno multe incredibili.
      I soldi per le infrastrutture non ci sono. La tariffa dell’acqua dovrebbe comprendere anche una parte per gli investimenti, ma questa è ridicola, poiché si vuole mantenere il prezzo dell’acqua basso (quando la gestione è pubblica), mentre quando sono i privati a gestire e a dovere fare gli investimenti, il prezzo aumenta anche per questa ragione.
      Analogo discorso per l’ILVA: quando era pubblica, invece di fare gli adeguamenti, facevano le proroghe (lo stato quando è in difficoltà e gestisce lui le cose si fa le leggi retroattive e chiude entrambi gli occhi). Quando diventa privata pretende immediatamente gli adeguamenti alle norme.

      Capitolo debito: puoi anche spalmare all’infinito il debito, ma la questione fondamentale è produrre ricchezza per poterlo ripagare.

      Tutte le forze politiche non dicono la verità e spacciano illusioni: bisogna lavorare di più in modo migliore e smantellare parecchi privilegi (a 360°, non solo quelli degli altri), che non sono più sostenibili. Invece tutti puntano a prendere soldi da altri più o meno violentemente.

    • Marco Tizzi

      Caro 5Stelle,

      non so se lei è un prtavoce o se parla a titolo personale. Quando vi esprimete non si capsice mai una minchia in tal senso, excuse my french.

      Le rispondo punto per punto:
      – il reddito di cittadinanza non è sostenibile in nessun paese europeo, nemmeno nella ricchissima Germania, che lo ha già pesantemente sforbiciato con i patti Hartz e che lo dovrà sforbiciare ancora se non vuole finire a gambe all’aria. E’ la dura legge dell’Euro: senza torchio non si possono spruzzare soldi in giro. Inoltre le confesso che io sono un po’ stufo di pagare gente che non lavora: devo già pagare cassintegrati di ogni tipo genere e forma di aziende fallite che non vogliamo far fallire, pensionati che hanno lavorato giusto il tempo di imparare dove risiedeva la macchinetta del caffè, dipendenti pubblici che non fanno altro che rendermi la vita difficile. Nel frattempo, però, dobbiamo ogni anno importare gentili signore che si prendono cura dei nostri anziani e valorosi braccianti che lavorano nei nostri campi. No, mi spiace signor grillino, non mi sta bene: voi marxisti (lo sapete che siete marxisti, sì?) siete contrari al lavoro, questa è la verità. Preferite percepire un reddito senza lavorare.

      – io vivo in lombardia, dove la sanità è un’eccellenza. Peccato che debba pagarmi un’assicurazione privata che mi rimborsi le spese sanitarie, perché spesso il ticket è costoso quanto la prestazione privata o comunque del tutto paragonabile. Tutto questo è merito della sanità pubblica. Inoltre, mi scusi tanto sig. Grillino, ma leggo spesso nelle vostre pagine che parlate di decrescita felice. Dite che non volete consumare. Dite che bisogna lavorare al massimo 20 ore alla settimana. Eleggete ad eroi gente che vive senza lavorare con 5 euro al giorno. Perfetto signor grillino, io credo profondamente nella libertà: per me siete liberissimi di vivere senza consumare, senza rifiuti, senza lavorare, senza produrre. Fate pure. Ma la vostra sanità ve la pagate voi.
      Perché io sono uno sporco capitalista individualista ed egoista e la sanità a chi non VUOLE lavorare non VOGLIO pagarla. Idem per scuola, acqua, etc. etc. Se mi becco gli insulti, almeno mi tengo i soldi.

      – Privatizzazioni. A parte che voglio avvisarla che se un’azienda diventa una SpA ma resta di proprietà del governo NON è stata privatizzata. Le FS, quindi, NON sono state privatizzate. Poi le dico: percorra il tratto autostradale che va dalla fine dell’A1 a melegnano a bergamo. All’inizio vedrà la meravigliosa tangenziale est, gestita dallo Stato e cara come il fuoco, dove nello svincolo di Lambrate stanno facendo lavori da 5 (cinque!!) anni e ancora non si capisce che diavolo vogliono fare; poi entrerà nell’A4 degli sporchi capitalisti Benetton, dove troverà 4 corsie a sua disposizione, asfalto drenante e meravigliosi Autogrill con centro commerciale interno.
      Ma mi inchino al risultato del referendum, quindi acqua statale (smettiamo di dire “pubblica” per favore in contrapposizione a “privata”) sia. Ricordandovi però del referendum sulla privatizzazione della RAI.

      – il debito pubblico va rinnegato in toto perché NESSUNO HA IL DIRITTO DI CONTRARRE DEBITI IN NOME DI UN ALTRO SOGGETTO. Ma va rinnegato solo nel momento in cui si azzerano le tasse, si VIETA il debito statale e si cancellano le banche centrali. Altrimenti parliamo solo di riazzerare un contatore e tra 20 anni (molto meno se le spese sono quelle volete fare voi) siamo punto e a capo.

  • alessandro

    l’italia deve fare come faceva prima dell’avenuta dell’euro.deve lasciar fare ai privati, inflazionare moneta per fottere i dipendenti pubblici e banche.
    con questo sistema i dipendenti pubblici scapperebbero a fare impresa ,con lo stipendio inflazionato li voglio proprio vedere…chi prenderebbe un mutuo, naturalmente dopo aver fissato il tasso antiusura al 5%,nel giro di 5 anni le sue rate diventerebbero bassissime e si ritroverebbero veri proprietari di capitale.
    una volta cacciati i dipendenti pubblici e azzerato la spesa pubblica, si può trasformare la lira in una moneta legata alle meterie prime.
    la prima parte di quello che sostengo, non è un sogno, succedeva davero.

  • alessandro

    potremmo fare come in inghilterra,sterlina+ euro.anche in turchia circola l’euro però si tengono la lira turca.questi due paesi citati ,stranamente hanno sentito meno la crisi.
    i paesi extra euro stanno meglio…

  • @pippo pg

    1) Il nucleare non può funzionare in uno stato libertario in quanto richiede garanzie ed interventi statali per la costruzione (nella forma di garanzie al finanziamento) e il mantenimento (stoccaggio delle scorie).

    2) Non è vero che non c’è carbone in Italia il Sulcis in Sardegna ne è pieno purtroppo è ad alto tenore di zolfo quindi costoso da utilizzare per evitare l’inquinamento atmosferico.

    Comunque la mancanza di una intera filiera energetica a basso costo non inficia sulla possibilità di poter fornire energia al settore manifatturiero ad cost competitivo basta levare la montagna di tasse che lo stato impone su ogni kWhr e smettere di sussidiare eolico e fotovoltaico a spese della collettività. Il rinnovabile deve giustificarsi con il prezzo di mercato dell’energia!!

  • Albert Nextein

    Magni dice bene.
    Ma col cesello, col pensiero fine non si va da parte alcuna.
    Occorre il piccone, oppure la mazza.
    Grillo è mazza e piccone.
    Quando ci sarà stata demolizione, poi ci sarà ricostruzione.
    E il pensiero fine, il buonsenso austriaco, avrà riconoscimento.
    Grillo è lì per demolire.
    Per far saltare per aria tutto.
    Io aspetto con impazienza.

  • pippo pg

    Io ho fiducia che qualcosa si smuoverà nel senso che alla fine troveranno un compromesso con i vecchi partiti per ottenere quello che vogliono.
    Il peggio r difeto dei grillini è la loro ostinata avversione per l’energia nucleare.
    Se l’Italia uscirà dall’uero ( e uscirà) uno dei nostri pricpali problemi sarà il costo dell’energia. L’Italia è un paese manifatturiero e possiede uno dei maggiori parchi auto del mondo ( che è indice di grande civiltà altro che gli autobus) eppure non possiede miniere di carbone e ha riserve di petrolio irrilevanti ergo ha un bisogno disperato del nucleare.
    Quelli del movimento a 5 stelle hanno questo difetto confondono la merda con la cioccolata e traggono la conclusione che fa tutto schifo.
    Oggettivamente un inceneritore è dal punto di vista tecnico merda mentre una centrale nucleare di ultima generazione è cioccolata.

  • ReDelQuartiere

    I grillini non sono malvagi ma semplicemente non sanno quello che fanno.
    Che Dio li perdoni.

  • Alessandro F.

    Dimenticavo: per chi volesse vedere veramente un programma liberale per arrivare, pagando il debito, almeno ad una sostanziale riduzione della macchina dello Stato, una lettura veramente illuminante è Juan Ramon Rallo,Una alternativa liberal para salir de la crisis. Altro che Giannino …

    • Antonino Trunfio

      Dicci almento il titolo del libro o cosa cercare dell’autore. Grazie

  • Alessandro F.

    D’accordo su tutto meno su un punto, almeno in termini filosofici. Non è vero che il debito pubblico sia un debito di tutti gli italiani. Ripudiare il debito sarebbe la scelta logica e morale (altro è vedere se è una scelta efficiente e funzionale). Infatti, lo Stato che si indebita non vincola il suo patrimonio, ma quello dei suoi cittadini. I governanti contraggono debiti, ma chi paga siamo noi. Lo Stato non produce nulla, ma ricava i suoi redditi dalla spoliazione forzosa dei suoi cittadini tramite le tasse. Chi compra il debito pubblico, quindi, sa o dovrebbe sapere di partecipare ad una rapina legalizzata, quella dello Stato in danno dei suoi cittadini. Pertanto, il creditore dei titoli del debito pubblico è il creditore di un’organizzazione criminale. Se la mafia emettesse dei futures sui redditi rivenienti dal racket, troveremmo corretto che i commercianti continuassero a pagare il pizzo per tutelare gli investitori nei mafia-bond? Direi proprio di no. Questa è la ragione per cui il ripudio del debito pubblico sarebbe la scelta giusta e moralmente giustificata.

    • Marco Tizzi

      In realtà in teoria dietro al debito pubblico non ci sarebbe la garanzia del patrimonio privato, ne è dimostrazione il fatto che se la persona si sposta col suo patrimonio il debito “pubblico” non lo segue, come invece è per un qualunque debito individuale e relative garanzie.
      Nel resto del mondo a garanzia del debito statale c’è la banca centrale con il torchio e le armi per imporre la moneta.
      In Eurozona il nulla cosmico.

      Quindi, certo, il debito pubblico va rinnegato. Ma insieme vanno rinnegate le tasse, la banca centrale e la spesa statale. Altrimenti è solo un riazzeramento.
      La spesa “pubblica”, quella cioé per opere che vengono utilizzate da tutta la comunità, deve essere la somma di spese private per uno scopo comune.
      Purtroppo, però, parliamo di sogni.

    • lorenzo s.

      Giusto, se il debito pubblico è immorale allora lo è anche il suo pagamento.
      Quindi chi sostiene l’immoralità del debito pubblico logicamente deve sostenere il suo ripudio.

  • Concordo con l’articolo ma avrei qualche commento:

    1) Opere fatte con schiavi non hanno costo zero in quanto approvigionarsi di schiavi costa, vanno nutriti se no non producono e muoiono di stenti e comunque le opere non sono eseguite unicamente con manodopera ma anche materiali che vanno pagati;

    2) Contesto che le energie rinnovabili producano pochissimo, l’Idroelettrico in grande scala ha potenzialmente il costo di produzione per kWhr tra i i più bassi in assoluto non per niente il 17% dell’energia elettrica utilizzata al mondo è prodotta da tali centrali.

    • Antonino Trunfio

      @WILLIAM : i materiali li paghi se li compri da qualcuno che non è schiavo tuo.
      Il costo dell’idroelettrico risponde al principio della rarità. Quando per recuperare un kw l’acque che usi è sempre più remota, inaccessibile e viene sottratta ad altri usi anche stabiliti dalla natura, il costo sale e diventa incompatibile. Teniamone conto.

  • Nereo Villa

    Lettera aperta a Bersani e Grillo
    http://youtu.be/3R4H0DGnh50

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