In Anti & Politica, Esteri

BLOOMBERGDI MATTEO CORSINI

“New York ha visto scendere in modo forte il tasso di fumatori, ma anche un solo nuovo fumatore è uno di troppo. I giovani sono l’obiettivo delle campagne di marketing, questa norma aiuterà a prevenire malattie e aspettative di vita più corte per un’altra generazione.” (M. Bloomberg)

Aveva iniziato qualche anno fa con l’idea di proibire alle persone di fumare anche all’aperto, per non esporre al fumo passivo i passanti. Adesso Micheal Bloomberg, sindaco di New York, vuole che la sua città diventi la prima negli Stati Uniti a imporre agli esercenti di nascondere le sigarette, tenendole lontane dagli occhi del pubblico.

Così facendo pensa di ridurre ulteriormente il numero dei fumatori, perché “anche un solo nuovo fumatore è uno di troppo”. Non so come andrà a finire, ma non credo che imporre ai negozianti di tenere tabacco e sigarette sottobanco servirà a dissuadere i fumatori attuali o potenziali. Chi già fuma non ha bisogno di vedere i pacchetti di sigarette sugli scaffali per essere stimolato ad acquistarle. Chi non fuma, d’altra parte, potrebbe perfino essere attratto, soprattutto se giovane, da questa sorta di semiproibizionismo. In ogni caso, se i consumatori sanno dove procurarsi le sostanze che il legislatore proibizionista vieta di assumere, è ragionevole attendersi che non avranno alcuna difficoltà a sapere dove procurarsi le sigarette.

Personalmente diffido di chi pretende di tutelare la salute delle altre persone restringendo la loro libertà individuale e, più in generale, di chi vuole indurre le persone a essere virtuose (secondo la propria idea di virtù) mediante l’uso della legislazione.

Cosa proibirà Bloomberg la prossima volta?

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