In Economia, Libertarismo

DI LUIGI ANGOTZI*

In queste settimane uno dei temi più “caldi” delle rete ha ad oggetto il Bitcoin, ho voluto porre delle domande ad HostFat un esperto conoscitore della materia e moderatore della sezione italiana del Forum BTC, per capire meglio questo fenomeno. Oggi (27/03/2013) il valore di 1 Bitcoin si aggira intorno ai 65 Euro.

 

 Il Bitcoin è già molto conosciuto, ma per spiegare anche a quei pochi che non sanno cosa sia puoi dirci di cosa si tratta?

Bitcoin è un esperimento.

E’ un protocollo per permettere il trasferimento di valori fra diverse entità senza bisogno di intermediari, privo quindi di server, persone, società, entità centrali.

Il sistema è sviluppato per far si che non ci siano casi di double spend (doppia spesa, n.d.r.), che nella vita comune sarebbe come l’uso di banconote false.

Non c’è quindi modo di creare copie di Bitcoin dal nulla.

Ogni Bitcoin è vero e unico (per quanto si parli sempre di valori digitali) è un esperimento e non è mai esistito nulla di simile prima d’ora, Bitcoin rappresenta un pò per la finanza ciò che Napster o l’MP3 sono stati per l’entertainment.

 

A tuo avviso perché si sente sempre più spesso parlare di Bitcoin?

Penso che i motivi principali siano gli aumenti di controlli, i costi e la lentezza delle transazioni quotidiane.

Chi rappresenta anche in minima parte il mercato si ritrova sempre più alle strette e limitato non più da una sana concorrenza, ma da enti e regole che nulla hanno a che vedere con il suo giro d’affari.

Non solo, le tecnologie attualmente più diffuse e “considerate avanzate” in realtà continuano a portarsi dietro tutte le difficoltà burocratiche di un mondo che ancora non si è adattato allo sviluppo della rete Internet.

I più intraprendenti si sono buttati su questa nuova tecnologia e quindi i frutti dei loro lavori e progetti si fanno ormai strada fra i media.

 

Quali sono le potenzialità di questa “criptomoneta”?

Bitcoin potrebbe essere giusto il “primo” esperimento di un idea, di uno schema.

Certo anche questo potrebbe già funzionare bene, ma siamo solo all’inizio.

Si può dire che il genio è fuori dalla bottiglia.

Nel prossimo futuro le monete e i sistemi di credito non saranno più sotto il controllo di nessuno.

Ci sarà un pieno libero mercato di monete.

Ognuno potrà essere banca, sarà la fiducia che ci saremo guadagnati in tutto il mondo a dare valore alla “nostra moneta”.

 

 

Diventerà una moneta di uso comune da utilizzare nella quotidianità?

Dipende dal tempo e dal luogo.

In un paese come l’Italia, dove l’età media della popolazione è alta e dove la tecnologia e la connessione alla rete è ancora un privilegio per pochi, è probabile che novità di tale portata richiedano molto più tempo per affermarsi e diffondersi.

Basti pensare a quanto sia poco diffuso l’uso della carta di credito.

Comunque essendo qualcosa di completamente nuovo è naturale che siano in pochi ad avervi accesso all’inizio.

E’ il libero mercato che si occupa (nel caso veda il potenziale) di rendere più facile l’accesso alle persone meno esperte.

Facendo degli esempi:

– creando software/client più semplici e user-friendly

– sviluppando apparecchi portabili come questi

https://bitcointalk.org/index.php?topic=127587.0

https://bitcointalk.org/index.php?topic=122438.0

 

Quali sono le tecnologie che ci stanno dietro e quali quelle che verranno implementate nel prossimo futuro?

Queste tecnologie si potrebbero catalogare tutte dietro la parola “criptografia”, e quindi la matematica.

Molte di queste erano già presenti ben prima della nascita del Bitcoin, il punto cruciale è stato unirle tutte secondo questa nuova logica.

Quello che ora gli sviluppatori sparsi per il mondo stanno cercando di fare (partendo dal Bitcoin), è ricreare in formato digitale ogni tipo ti operazione finanziaria, ogni tipo di contratto e accordo, il tutto deve sempre funzionare senza bisogno di intermediari.

Bisogna evitare quindi ogni forma di inutile burocrazia, mantenendone comunque la sicurezza e validità.

Quello che vedete ora è solo la punta di un iceberg.

 

Facendo una previsione per il breve periodo (ad esempio un anno) a quanto potrà arrivare il valore di 1 BTC?

Tra un anno potrebbe anche arrivare a 100 Euro e superarlo.

Potrebbe anche accadere qualcosa da farne calare la fiducia e quindi il valore, magari fra 1 anno varrà 40 Euro, e fra quattro anni 10000 Euro, magari fra quattro anni l’euro sarà una moneta estinta.

Non mi sento di fare previsioni di questo tipo.

Se volete essere speculatori (liberi di poterlo fare) e convertire i vostri risparmi, sarà meglio informarsi bene nei dettagli del suo funzionamento e imparare a seguire il mercato che si sta sviluppando.

Se invece volete semplicemente usarlo come mezzo di pagamento, vi basterà fissare i prezzi in Euro/Dollari e farvi pagare cambiando dinamicamente il prezzo in Bitcoin.

Tutti i principali siti che ne fanno uso adoperano questo stratagemma.

Anche i client sul computer/smartphone hanno modo di convertire in modo istantaneo un prezzo in moneta Euro/Dollari/Altre nel corretto ammontare in Bitcoin per il valore di quel momento sul mercato.

 

Che vantaggi ci sono ad utilizzare questa “moneta” piuttosto che un altra?

Tra i vantaggi che ci sono posso citare:

– L’accesso personale ai vostri conti Bitcoin

– Un’alta garanzia di privacy.

– Il trasferimento di una qualsiasi quantità da un capo all’altro del mondo  istantaneamente

– Il costo di transazione è pressoché gratuito, in genere di pochi centesimi, sempre al di là della quantità trasferita.

– Si possono inviare e ricevere pagamenti da chiunque senza che un terzo interferisca nella transazione.

– La quantità di Bitcoin è fissata e immutabile, ha comunque le possibilità (con successivi aggiornamenti al protocollo) di essere divisibile in unità infinitesimali.

– La burocrazia è assente o ridotta all’osso.

 

Nel sistema BTC potrebbe avvenire quello che sta accadendo in questi giorni a Cipro? Cioè un prelievo forzoso da parte dell’UE sui depositi bancari dei correntisti ?

No!

I Bitcoin si trovano sul vostro computer, sul portafoglio digitale che potete cifrare, ricopiare altrove al sicuro come e quando volete. Nessuno può accendervi dall’esterno.

Certo le cose cambiano se decidete di depositare i vostri Bitcoin su servizi terzi anzichè sul vostro computer, dovrete valutare voi ogni volta il rischio.

Potete dividere i vostri depositi in più luoghi, in diverse quantità, secondo la vostra preferenza e valutazione della sicurezza.

 

Che consigli vuoi dare a chi desidera entrare in possesso di qualche Bitcoin?

Alcuni link che consiglio:

Comprare dai grandi mercati (richiedono tutti o quasi bonifici)

http://bitcoincharts.com/markets/

Oppure da rivenditori locali:

http://localbitcoins.com/

Ma anche rivenditori online (italiani) dalla sezione dedicata sul forum semi-ufficiale:

https://bitcointalk.org/index.php?board=46.0

Ci sono comunque tante altre strade che potrete scoprire esplorando l’immenso mondo del Bitcoin.

 

Quali sono i big del commercio mondiale che accettano questa valuta?

“Big del commercio” mi pare nessuno, almeno non direttamente, ma è normale.

Chi si trova in una posizione dominante rispetto agli altri non ha alcun motivo di esplorare nuove vie per farsi strada in un mercato che già padroneggia.

Sono invece tutte le entità minori che invece dovrebbero (e già lo fanno) trovare nuove strade e nuovi mercati dove poter sfondare e trovare clienti che invece vengono ignorati dai grandi big.

Per di più i grandi big si trovano a dover seguire le richieste dei loro investitori, che per la maggior parte dei casi puntano solo su strade sicure.

Salvo rare eccezioni (vedi Google), questo è soprattutto materiale per le start-up e o improbabili amministrazioni illuminate.

 

 

*Link all’originale: http://roadliberty.blogspot.it/2013/03/lascesa-del-fenomeno-bitcoin.html

 

 

 

 

 

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Showing 4 comments
  • eridanio

    Quando i politici si accorgeranno che non si può obbligare qualcuno ad accettare uno specifico mezzo di scambio?

    Quando gli uomini impareranno a scambiare a prescindere dai politici.

    Bitcoin fa a questo caso, ma gli uomini prima devono reinventare o meglio riprendere possesso dello strumento monetario.

    Ci vuole tempo. La struttura di prezzi relativi esprimibile con ogni mezzo di scambio, di volta in volta eletto volontariamente a moneta per il suo diffuso utilizzo, deve superare varie prove di solidità convenzionale e contrattuale.
    Nel frattempo scambiamoci pure sto pugno di bits. Familiariziamo e facciamo familiarizzare.

  • pippo pg

    Il punto è che nessuno vieta a qualc’unaltro di creare un programma simile e a quel punto il valore dei bit coin potrebbe calare anche di molto. Ad ogni stato oggi corrisponde una monet. Consideriamo chi ha creato questa moneta virtuale come il fondatore di uno stato e della sua moneta , non può svalutare, e vero,ma è anche vero che chiunque in questo modo può creare uno stato e la sua moneta, non si devono fare guerre, basta scrivere il software e schiffarlo in rete.
    Questa cosa comunque è incredibilmente interessante …ma penso che non ci siano ancora i parametri giusti per valutarla. Il paragone con il file sharing regge fino ad un certo punto…

    • fabio

      concordo che vada approfondiro e conosciuto meglio.
      Essendo basato su software open source, ne presenta pregi e difetti: da una parte ne apprezzo costi contenuti e trasparenza e dall’altra ne temo la vulnerabilità.

      Da quanto leggo, chi lo usa ne è entusiasta. Mi piace l’idea di una moneta non controllata da alcuno stato, non mi piace l’idea della moneta unica mondiale:.
      Una volta dicevano che i computer ed internet ci avrebbero portato benessere e libertà, oggi vedo controllo capillare e tracciabilità e profilazione di tutto e tutti.

      Oggi ci dicono che questa moneta è bella e figa, domani il Gran Consiglio Governativo Mondiale dichiarerà illegale questa moneta imponendone una uguale, ma che Lui può controllare, per “proteggerci” da usi ed abusi che noi stessi potremmo farne.

      Sarà vero che è solo BitCoin versione Uno e che in futuro sarà migliore…. a me sembra già buona questa, ma vedremo.

  • Firmato Winston Diaz

    “- La quantità di Bitcoin è fissata e immutabile, ha comunque le possibilità (con successivi aggiornamenti al protocollo) di essere divisibile in unità infinitesimali.”

    Ne abbiamo gia’ abbastanza di Euro.
    Il bitcoin e’ uno schema di Ponzi.
    Gli ideatori sperano in questo:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Bolla_dei_tulipani

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