In Economia

TasseLETTI PER VOI

Tasse locali in continuo aumento e tra Tares, addizionali Irpef, Imu e imposta di soggiorno i contribuenti italiani sono sempre piu’ tartassati.

Tasse locali in aumento: la Tares

Non c’è tregua per i contribuenti soggetti a continui ritocchi e aumenti delle tasse locali. Partendo dalla Tares, il tributo comunale sui rifiuti e servizi indivisibili comunali, come la manutenzione del manto stradale e la pubblica illuminazione, introdotta dal decreto salva Italia, il D.L. n. 201/2011. Soprattutto la maggiorazione di 30 centesimi a metro quadro è quella che andrà a colpire soprattutto le famiglie rispetto alle imprese, in alcuni centri.

Imu seconde case

Per ciò che riguarda l’Imu, mentre si attende la riforma della tassazione sugli immobili da attuare entro fine agosto secondo le intenzioni del Governo, in alcuni comuni si è pensato di aumentare la tassa sulle seconde case e in altri, come ad esempio a Genova, a portare l’aliquota Imu sulle case affittate a canone concordato allo 0,95%.

Imposta di soggiorno: aumenti in vista

Estate tempo di turisti, tempo di imposta di soggiorno. Se in alcuni casi in luogo dell’imposta di soggiorno si può optare per la tassa di sbarco, la prima è soggetta a rincari, modesti di un euro in città come Milano e alti, a volte troppo come a Napoli, anche fino a 5 euro. (Si veda il nostro articolo Imposta di soggiorno a carico sempre e solo del turista).

Tasse locali: aumento del 500% in 20 anni

Insomma come si può capire un trend che non sarà smentito neanche quest’anno, e con tutta probabilità neanche il prossimo, dell’aumento vertiginoso delle tasse locali, come ha rilevato poco tempo fa uno studio di Confcommercio in collaborazione con il CER, Centro Europeo Ricerche, che ha previsto un aumento negli ultimi venti anni, del 500% del gettito derivante dalle imposte (dirette e indirette) a livello locale, con significative differenze sul territorio. Una vera e propria esplosione del gettito derivante dalle imposte, sia dirette che indirette, a livello locale con un aumento del 500%. (Si veda per maggiori dettagli il nostro articolo Tasse locali, aumento del 500% in 20 ).

FONTE ORIGINALE: http://www.investireoggi.it

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Showing 6 comments
  • Sigismondo di Treviri

    Oltre alle tasse che aumenteranno (ad esempio, aumento della tassa sulla casa dovuta ad una rivalutazione delle rendite catastali del 60%), si deve mettere in conto anche un ulteriore incremento della burocrazia per le imprese. Un esponente del M5S ha chiesto e a quanto pare ottenuto, un emendamento del decreto ‘fare’ in base al quale le imprese edilizie, già massacrate dalla crisi devono ora chiedere il DURT al posto del DURC. Se leggete che cosa implica questo DURT vi renderete conto che siamo al completo delirio e che quelle poche aziende che operano nel settore edile adesso avranno due sole alternative: chiudere o espatriare.

    • Roberto Fedeli

      A leggere qui http://www.blitzquotidiano.it/beppe-grillo/m5s-impone-durt-21-obblighi-piu-piccoli-1628826/ la questione mi pare un po diversa. Lungi da me difendere il movimento 5 stelle, alla fine mi sembra siano gli unici che provano anche partendo da principi sbagliati a fare qualcosa di buono. Certo sentiun fassina o una meloni in questo momento, allorati domandi se qualcuno è cosciente chestanno distruggendo il paese, nel caso della meloni che paventa il taglio della spesa pubblica per recuperare i soldi mancanti, ancor prima berlusconi e sappiamo poi cosa ha fatto, a quanto pare conoscono la ricetta giusta, sono nel governo ma continuano…..oggi qualcuno ha detto che” il cuore della democrazia è li, se non ci fosse la democrazia ci sarebbe solo la dittatura”. Si sbaglia di grosso, la dittatura democratica è la più viscida delle dittature, per il male che state facendo meritate di essere appesi come lo sono stati altri dittatori.Come? a non si può dire? Va bene, non lo dico, ma lo penso sicuramente, sono un razzista, non sopporto i dittatori, e voi lo siete. E poi non esiste solo la dittatura e la democrazia per la neolingua (può suonare bene quanto vi pare ma sempre di dittatura si tratta), si informi prima di sparare cazzate.

  • firmato winston diaz

    L’obbligo di alzare le tasse automaticamente all’aumento del fabbisogno dello Stato e’ in costituzione, e’ il “pareggio di bilancio”:

    http://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-04-23&atto.codiceRedazionale=012G0064

    Ovviamente non c’e’ nessun articolo che ponga un simmetrico limite al fabbisogno dello Stato. In pratica, la licenza di uccidere il cittadino (quella che c’era anche prima), e’ diventata un obbligo per lo Stato.

    Quando queste leggi sono state promulgate, i giornalisti erano tutti appostatati gorno e notte fuori palazzo grazioli a controllare ogni essere di sesso femminile che entrava o usciva.

  • Luigi Valente

    E’ assurdo, conviene davvero prendersi la cittadinanza del Congo e continuare a restare qui in Italia, tanto agli immigrati danno pure gli appartamenti e non pagano un solo euro…

    • fabio

      bella, ma non sei il primo che ci pensa, tanto che è prassi consolidata che all’amministrazione tributaria non frega nulla di nuovi passaporti o residenze all’estero o iscrizione all’AIRE.

      Cercando ogni appiglio per pretendere i tuoi soldi, oggi considerano la prevalenza degli interessi affettivi e personali. Quindi se hai ditta e casa all’estero (non per forza in un cosidetto paradiso fiscale) ma moglie e figli in italia, pagherai le tasse qui.

      • fabio

        in aggiunta a quanto sopra, segnalo dalla rassegna stampa:

        ‘ Ai fini fiscali viene considerato residente in Italia il cittadino che ivi conserva il proprio domicilio, inteso come sede principale degli affari ed interessi economici, nonché delle proprie relazioni personali, a nulla valendo il dato ‘formale’ dell’iscrizione all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Nonostante le risultanze anagrafiche l’Amministrazione finanziaria può accertare lo status di residente fiscale avvalendosi di elementi presuntivi quali l’acquisto di immobili, la gestione di affari in vari ruoli nell’ambito di strutture societarie, la disponibilità di un’abitazione, nonché l’intestazione presso banche italiane di conti correnti continuamente movimentati. ‘

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