In Anti & Politica, Economia, Primo Piano

tempoDI MATTEO BERINGHI

Lo Stato ha un grande problema, che sta peggiorando di giorno in giorno: non ha più tempo e non ha più soldi.

Non è tanto importante la quantità assoluta di denaro, ma il ritmo di crescita. Deve incamerare sempre più soldi ad un ritmo sempre maggiore per potere stare in piedi. Putroppo per lui il giocattolo si è inceppato, non funziona più e l’approvvigionamento di risorse inizia a diminuire.

Sebbene il secondo di questi elementi (i soldi) sia una cosa immateriale, slegata dal mondo fisico e quindi assai taroccabile (la grande tetta della banca centrale europea è venuta in soccorso negli ultimi 2 anni con le varie politiche di sostegno e di acquisto di titoli), il primo elemento (tempo) non lo è affatto.

Il tempo avanza inesorabile, non lo fermi. Con esso il debito aumenta e gli interessi su questo pure. Fresca fresca è la notizia per cui nel mese di ottobre (2013) il debito abbia toccato un nuovo record (2085 miliardi di euro) crescendo in un mese al ritmo di 21 milioni di euro all’ora!!! Ripeto, all’ora!!

Vado a farmi un pisolino di mezz’ora e…. traaaack, ed il debito è aumentato di 10,5 milioni di euro.

E questi vogliono farti credere che tutto è sotto controllo e che si vede la luce in fondo al tunnel (deve essere tornato di moda l’LSD), ah ah ah! Ora siamo arrivati alla fase finale caratterizzata da una forte turbolenza ed accelerazione, tutto è fuori controllo, ma ci si aggrappa all’ultima cosa che un politico sociopatico possa fare: influire sulla percezione del problema. Un tizio sta cadendo da un gratacielo di 100 piani, arrivato al 50esimo piano, si affaccia il politico dalla finestra e gli grida: “Tranquillo! E’ tutto a posto, visto che finora non sei ancora morto? Fidati di noi.”.

Ma per fortuna qualche sussulto di presa di autocoscienza c’è. Il 9 dicembre (#9dicembre per gli amanti di twitter), buona parte della gente produttiva ha capito che è meglio spendere un po’ del proprio tempo a contrastare il leviatano ed alzare un po’ la voce. Secondo me ne vedremo delle belle (o brutte, dipende dai punti di vista), siamo solo agli inizi. Mi fa sorridere il fatto che dopo solo 2 giorni di proteste tutto sommato lievi e blande, da più parti istituzionali si levi il coro contro queste “proteste inaccettabili”.

Chissà cosa succederà quando non gli arriverà più lo stipendio sul conto corrente. Poveretti, per anni hanno avuto uno stipendio senza avere un lavoro. Fra poco è molto probabile che gli mancherà anche lo stipendio.

Questa classe digerente (non dirigente! questi non dirigono niente, fagocitano e digeriscono ogni forma di ricchezza a velocità incredibile) ha affossato il sistema economico di un paese, diffuso un sistema di valori basati sull’invidia e l’odio verso le persone produttive, operose e laboriose (anziché spronare il singolo a dare il massimo di sé e a sfruttare le proprie potenzialità), sulla pretesa di diritti a 360 gradi, economicamente insostenibili ed assai costosi e soprattutto pagati dagli “altri” (che bella la democrazia!!!! Se tu mi voti, ti do questo, quest’altro, ed il conto lo paga lui!)

Tempus fugit, come dicevano i latini. Tic tac, tic tac, gli interessi aumentano.

Qualcuno il conto lo pagherà. Sono rimasti 50 piani al contatto col suolo. La gravità non perdona. La realtà si impone sempre, le leggi fisiche non le puoi eludere.

Tic tac, tic tac….

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Showing 2 comments
  • Mister Libertarian

    Una perfetta descrizione dell’attuale situazione. Complimenti a Beringhi.

  • FrancescoL

    “Questa classe digerente (non dirigente! questi non dirigono niente, fagocitano e digeriscono ogni forma di ricchezza a velocità incredibile) ha affossato il sistema economico di un paese, diffuso un sistema di valori basati sull’invidia e l’odio verso le persone produttive, operose e laboriose (anziché spronare il singolo a dare il massimo di sé e a sfruttare le proprie potenzialità), sulla pretesa di diritti a 360 gradi, economicamente insostenibili ed assai costosi e soprattutto pagati dagli “altri” (che bella la democrazia!!!! Se tu mi voti, ti do questo, quest’altro, ed il conto lo paga lui!)”
    Perfetto, aggiungerei solo che si inventano diritti partendo da necessità e auspici, vedi Casa, Lavoro, Studio etc…

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