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liberalismodi GUGLIELMO PIOMBINI

La lettura delle opere di Say, Bastiat, Mises, Hayek o Rothbard rappresenta un’esperienza intellettuale affascinante, ma può migliorare la nostra vita quotidiana? Roberto Gorini, imprenditore e studioso d’economia, risponde affermativamente nel libro Matrix Economy. Conoscere i segreti del sistema per investire e fare business (Macro Edizioni, € 13,50), che ha scritto proprio con l’intento di offrire uno sbocco pratico alle conoscenze teoriche fornite dal pensiero economico liberale. Per fare le scelte lavorative o d’investimento giuste, particolarmente nei tempi di crisi, occorre infatti conoscere le teorie capaci di descrivere correttamente i fenomeni economici, prime fra tutte quelle della scuola austriaca. Lo studio approfondito del reale funzionamento dei meccanismi dell’economia, del sistema bancario e del denaro può rappresentare un investimento personale estremamente fruttuoso.

Il libro di Roberto Gorini è diviso in tre parti. La prima, “Lo scenario attuale”, costituisce la parte teorica. Qui viene spiegato in termini molto semplici e comprensibili che cos’è il denaro, come funziona il sistema bancario, qual è il ruolo delle banche centrali, come si genera l’inflazione, da dove nascono le bolle finanziarie, perché esistono i cicli alti e bassi dell’economia. Nella seconda parte, “Strategia di investimento”, l’autore spiega le sottigliezze degli investimenti nella borsa, nell’oro e dei metalli preziosi, in Bitcoin e nelle criptovalute, negli immobili, cercando di predire quali saranno le tendenze future dei mercati. Oltre agli investimenti oculati è importante anche valorizzare la propria attività lavorativa. Le statistiche americane dimostrano infatti che il 70 % delle persone più facoltose sono investitori o imprenditori. Nella terza parte del libro, “Strategie per il business”, Gorini illustra quindi  l’importanza dell’attività dell’imprenditore, le tecniche e i modelli degli affari, e i migliori luoghi della terra dove svolgere un’attività in proprio. Purtroppo oggi l’Italia non è fra questi: qui da noi l’attività d’impresa è vessata in maniera terribile e le tasse hanno raggiunto livelli stratosferici, come spiega l’autore nel paragrafo conclusivo. Eppure niente potrebbe dare più benefici al nostro paese che la liberazione delle sue potenti energie imprenditoriali.

Sembra proprio che negli ultimi decenni l’Italia abbia percorso un cammino inverso rispetto alla Cina. Negli anni Sessanta, mentre l’Italia conosceva il miracolo economico, il comunismo imposto da Mao riduceva alla fame i cinesi. Nel 1960-61, ad esempio, la collettivizzazione dell’agricoltura provocò una delle più vaste carestie della storia umana, nella quale 36 milioni di contadini morirono di fame. Dal 1978 in poi, con le liberalizzazioni economiche volute da Deng, la Cina ha avuto tassi di crescita del 10 per cento all’anno, diventando una potenza economica mondiale. Il premio Nobel dell’economia Ronald Coase (recentemente scomparso all’età di 97 anni) e Ning Wang spiegano nei dettagli Come la Cina è diventata capitalista nel nuovo libro curato dall’Istituto Bruno Leoni (IBL, € 22,00).

La seconda novità pubblicata dall’IBL è il testo del politologo liberal-conservatore inglese Kenneth Minogue, anch’egli recentemente scomparso. Nel libroBreve introduzione alla politica (IBL, € 18,00) Minogue spiega, attraverso un’analisi storica che parte dall’antica società greca e romana, quali possono essere le istituzioni politiche più adatte alla tutela della libertà individuale. Come al solito ricco di articoli interessanti è il nuovo numero della rivista liberale Liber@mente (1/2014) che ha come titolo Il mercato è alla base della libertà, con interventi di Lottieri, Vitale, Infantino, Salin e numerosi altri. Oltre che in abbonamento, è possibile acquistare singoli numeri della rivista al prezzo di € 5,00.

Va segnalato inoltre lo studio del professor Antonio Cardini, Storia del liberismo (ESI, € 24,00), che presenta le idee dei principali fautori del liberalismo economico in Italia, dalla metà dell’800 fino al dopoguerra, come Pareto, Mosca, Barone, De Viti de Marco, Pantaleoni, De’ Stefani, Einaudi. La Libreria del Ponte ha inaugurato una nuova sezione dedicata ai libri sul pensiero neofederalista, i cui maggiori esponenti sono stati l’israeliano Daniel J. Elazar e il professor Gianfranco Miglio. Oltre ai libri di questi due studiosi, si possono trovare anche i classici sul federalismo di Johannes Althusius  e di Carlo CattaneoInoltre ci sono i lavori più recenti di Romano BracaliniGilberto Oneto e altri esponenti dell’indipendentismo contemporaneo, come il volume di Damiano Minante, Il Neofederalismo. Unica via possibile all’indipendenza del popolo veneto (Il Cerchio, € 10,00). E’ disponibile anche la raccolta dei migliori articoli usciti sul quotidiano on-line L’Indipendenza nel 2012: L’Indipendenza. Il meglio nel 2012 (Il Cerchio, € 28,00).

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