In Esteri

potterDI MARIETTO CERNEAZ

Per un Sean Connery che sostiene l’indipendentismo, c’è una Rowling che si mette di traverso. 

L’autrice di Harry Potter si schiera nella sfida per l’indipendenza della Scozia, a tre mesi dal referendum di settembre. JK Rowling ha infatti donato un milione di sterline (1,25 milioni di euro) a uno dei comitati che si battono per il “no” al distacco di Edimburgo dal resto del Regno Unito e ha paragonato i nazionalisti scozzesi ai “mangiamorte” (death eaters) delle storie del maghetto. Si tratta di un duro colpo quindi per il partito del primo ministro scozzese Alex Salmond, perche’ la scrittrice – una delle donne piu’ ricche del Regno Unito – e’ molto amata al di la’ del Vallo di Adriano, anche perche’ pur essendo nata in Inghilterra ha vissuto in Scozia per oltre 21 anni. Sul suo blog, Rowling ha scritto che gli “indipendentisti vogliono demonizzare chiunque non sia pro-indipendenza” e ha espresso il suo sostegno alla campagna “Better together” (meglio assieme), alla quale ha appunto donato la consistente cifra.

“Voglio continuare a vivere in Scozia per il resto della mia vita – ha inoltre scritto – ma ho l’impressione che qui molte persone mi giudichino non sufficientemente scozzese”. L’autrice da’ anche una ulteriore spiegazione: “Qui siamo soggetti alle stesse sfide della globalizzazione di questo secolo, ma penso che chi vuole l’indipendenza abbia minimizzato i possibili rischi del correre da soli”. Infine, “spero con tutto il mio cuore che non ci troveremo mai a dover guardare indietro e a pensare di aver fatto un brutto errore storico”.

Un po’ apodittiche le affermazioni della nota scrittrice, che se provasse a guardare alla storia, si accorgerebbe che piccolo è bello, meno invasivo, meno aggressivo e, non di rado, anche più benestante. Ma che gliene frega a lei… con la ricchezza che ha accumulato degli altri frega poco. 

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Showing 2 comments
  • Bortolo

    Per fortuna la signora Rowling non ha ricevuto neanche 1 centesimo dal sottoscritto. E mi incentiva a continuare così.

  • Fabio

    il guardari indietro e rendersi conto con rammarico dell’errore in effetti può capitare anche votando per respingere l’indipendenza. Non è che ti faranno votare tra un paio d’anni per confermare l’unione, non è accaduto con la UE (anzi, appena hanno visto le bocciature hanno dimenticato la democrazia del voto) e non accadrà da loro.

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