In Anti & Politica, Economia

ITALIACALCIODI ANDREA ZUCCHI

Il Paese Fantastico era un luogo magico che generava genialità uniche… mica per nulla gli operatori della Pollitica Fantastica erano detti i “Ragazzi Intelligenti”.

Nel Paese Fantastico gli omini andavano a lavorare e guadagnavano soldini coi quali avrebbero potuto fare ciò che gli pareva.
I Ragazzi Intelligenti pensavano che prendere i soldini agli omini fosse sempre meglio che lavorare, pertanto si inventarono un Gioco Fantastico: si chiamava “spaventa l’omino”… in realtà, il nome originale era “spenna il pollo” ma un Ragazzo Saggio un giorno disse: “all’omino non far sapere quant’è buono il cacio… ecc ecc” e così fu che si decise per “spaventa l’omino”.

Il gioco era semplice: i Ragazzi Intelligenti si paravano all’improvviso di fronte agli omini e gli dicevano torvi “e se ti ammali?” … oppure …. “ e se ti casca addosso un fulmine? Non pensi ai tuoi figli?” … gli omini andavano immancabilmente nel panico.

I miei 25 lettori potrebbero considerare che gli omini avevano già in tasca i soldini per curarsi, ma i Ragazzi Intelligenti conoscevano bene l’arte della Pollitica Fantastica.

Fu così che gli omini si tassavano per dare i soldini ai Ragazzi Intelligenti e questi ultimi incaricavano amici e parenti di costruire l’ospedale.
Fatto l’ospedale, che così veniva a costare dieci volte il giusto valore, i Ragazzi Intelligenti convocavano gli omini per il taglio del nastro.

Gli omini applaudivano grati.
Erano sani, avevano speso una cifra con la quale avrebbero potuto curarsi sulla luna, ma erano grati… “ e se ti ammali?” riecheggiava sempre nella loro testa
I Ragazzi Intelligenti erano molto ambiziosi e puntavano a far carriera sfruttando la gratitudine degli omini. Visto che questi li ringraziavano per avergli fatto pagare dieci volte un ospedale, i Ragazzi Intelligenti intesero strafare e quindi… la gestione !

La gestione costava il triplo del dovuto perchè si doveva garantire “un certo standard”… ai parenti dei Ragazzi intelligenti.
Poi c’era il problema dell’equità: appena un Ragazzo Intelligente sistemava un parente, ecco che subito un altro gli diceva “ti denuncio” e la questione si placava solo assumendo, per equità, anche un parente di quest’ultimo.

La spirale era inarrestabile.

E’ chiaro che in questo modo i soldi non bastavano mai, infatti più gli omini pagavano e più i Ragazzi Intelligenti spendevano.
Pare che all’origine ci fosse anche un problema di Organizzazione Bilaterale degli Arti Superiori. I ragazzi Intelligenti prendevano con la destra e spendevano con la sinistra ma i Grandi Princìpi insegnavano: “non sappia la destra cosa fa la sinistra”… sai… la praivasi

Ogni volta che finivano i soldi i Ragazzi Intelligenti facevano un giro di “spaventa l’omino” e dicevano all’improvviso: “dobbiamo chiudere l’ospedale o aumentare le tasse”. Panico! Gli omini costernati non sapevano che pesci prendere e qualche ladro evasore antisociale già borbottava che fosse inutile aumentare le tasse per coprire spese fuori controllo.
La colpa ovviamente non era mai dei Ragazzi Intelligenti che spendevano come indemoniati, ma di coloro tra gli omini che si rifiutavano di farsi spolpare.

I Ragazzi Intelligenti trasecolavano tra sé e sé ogni volta che, pronunciando la formula magica “pagare tutti per pagare meno” , vedevano gli omini annuire. Era sorprendente.

Dovete sapere che nel Paese Fantastico erano trent’anni che le entrate pubbliche crescevano in modo geometrico e ciononostante i Ragazzi Intelligenti erano riusciti a spendere tutti i soldi che entravano per non combinare un belino. Il Paese Fantastico aveva il record mondiale di opere pubbliche inutili o incompiute, le ormai proverbiali Opere Fantastiche.

Il fatto era che i Ragazzi Intelligenti non solo si erano spesi entrate che raddoppiavano ogni anno per trent’anni ma… beh… in verità c’era un altro problemino.
Il gettito che raddoppiava ogni anno per trent’anni non era bastato a sistemare tutti i parenti dei Ragazzi Intelligenti.
Già … evidentemente la vita sessuale dei Ragazzi Intelligenti era così vivace da produrre stuoli di parenti da sistemare e per questo c’erano conti da saldare… ai parenti.

I Ragazzi Intelligenti erano preoccupati perchè temevano che si capisse che la realtà era “pagare tutti per mantenerci meglio”.

Ci voleva un’idea.

Capolavoro: i Ragazzi Intelligenti inventarono i “pagheranno”.
I Fantastici Pagheranno si basavano sul criteriopiùbellodelmondo che recitava: se una cosa criminale la fa un omino si becca vent’anni, se la fanno i Ragazzi Intelligenti è geniale.
Gli omini annuivano seri, impettiti nell’orgoglio di essere i custodi paganti de “ilcriteriopiùbellodelmondo”.

Le regole erano: se un omino aveva bisogno di soldi poteva chiedere un prestito e naturalmente firmava un impegno a restituire i soldi.
L’impegno si chiamava “pagherò” perchè l’omino scriveva che alla scadenza pattuita lui avrebbe restituito i soldi che lui prendeva in prestito e spendeva per pagare le tasse ai Ragazzi Intelligenti.

I Ragazzi Intelligenti non erano mica così scemi da firmare i pagherò: grazie al criteriopiùbellodelmondo essi inventarono i “pagheranno”.

Ci volevano i soldi?
Nessun problema, c’erano le regole: il debito fatto dai Ragazzi Intelligenti non era dei Ragazzi Intelligenti, ma di tutti gli altri. Era debito pubblico.
Tipo i giardini pubblici… anzi proprio per fare i giardini pubblici i Ragazzi Intelligenti facevano debito pubblico. Poi c’era da potare gli alberi? Altro debito pubblico. Coi fiori sarebbe più bello? Debito pubblico. Ci vorrebbe un chiosco per le bibite da appaltare ad un parente? Debito pubblico. Gli incassi però al parente. Mica si chiamavano Ragazzi Intelligenti per niente.

Il debito pubblico era l’evoluzione geniale dei criteri “nessuno” e “gli altri”: nessuno ne era responsabile e gli altri lo dovevano pagare.
Se c’è una legge, bisogna rispettarla.
Ecco perchè il debito in questione si definiva “pagheranno”: effettivamente sull’impegno di pagamento stampato dai Ragazzi Intelligenti c’era scritto: alla scadenza pagheranno quelli che ci saranno.
Apoteosi dell’altro Fantastico Principio noto come “chi vivrà vedrà”.

I Ragazzi Intelligenti così “davano risposta concreta alle esigenze” degli omini stampando i Fantastici Pagheranno.
Le prime volte i ragazzi Intelligenti temettero che gli omini insorgessero, invece gli omini erano felici di tanta abbondanza.
Molto incise il fatto che le “esigenze” furono tramutate in “diritti”. No non era cambiato il significato dello sfizio ma solo il nome: ancora una volta fu un successo.

Gli omini erano così felici anche perchè i Ragazzi Intelligenti permettevano loro di acquistare i Fantastici Pagheranno per specularci su un pochino. Quel poco che guadagnavano andava ad aumentare la somma che i loro figli avrebbero dovuto pagare un giorno, ma questo sembrava non preoccupare gli omini.
I Ragazzi Intelligenti trasecolavano quando commentavano tra di loro, sottovoce, che forse gli omini non avevano mica capito che stavano cazzeggiando fottendosi la vita dei loro stessi figli e che forse il gioco era sfuggito di mano.
Bisognava capirli: milioni di omini soddisfatti … piangeva il cuore a svegliarli.

Insomma una figata… i Ragazzi Intelligenti spendevano a proprio beneficio somme iperboliche create dal nulla con i pagheranno. Gli omini stavano zitti perchè erano convinti di guadagnarci. E tutti festeggiavano sulla pelle dei figli degli omini.

Se chiedevi ad un omino perchè speculava sui pagheranno egli ti rispondeva in modo sorprendente: lo faccio per i miei figli.

Intere generazioni di figli crebbero pregando in silenzio di restare presto orfani. Lo chiamavano contrasto generazionale e cercavano di far curare … i figli!

La cura migliore che applicavano agli omini e ai loro figli era convincerli che avevano le radici al punto che molti omini giuravano che le radici fossero una cosa reale.

La Pollitica Fantastica era possibile solo in luoghi nei quali gli omini non sapevano di avere le gambe ma chiamavano “radici” le tasse da pagare su quattro mura comprate a debito da lasciare ai figli insieme al debito pubblico.

Gli omini dicevano perfino “è mio!”.

Grande contributo alla Radiazione Comica di Fondo

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Showing 5 comments
  • ettore

    PAESE FANTASTICO L’ITALIA,OGGI TUTTI IN PIAZZA CONTRO IL GOVERNO,QUELLO DEL PD….E COSI’ IN PIAZZA C’ERA CIVATI DEL PD,CUPERLO DEL PD,FASSINA DEL PD,COFFERATI STORICAMENTE SEMPRE CON LA SINISTRA E QUINDI DEL PD…..MA E’ LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA CHE VIVIAMO UN PERIODO POLITICO DI PRESA PER IL CULO DEL TUTTO ORIGINALE!!MA LA CGIL E’ DI SINISTRA E FRA DI LORO CI SARANNO TANTI CHE VOTANO PD,E VOTANO RENZI CHE AL TEMPO STESSO CONTESTANO,PER CUI QUESTO E’ UN GOVERNO CHE FA TUTTO DA SE’;FA IL GOVERNO,FA L’OPPOSIZIONE,FA I DECRETI,POI SCENDE IN PIAZZA.IN PIU’ DENTRO IL GOVERNO C’E’ NUOVO CENTRO DESTRA CHE GOVERNA COL PD,ALFANO MINISTRO DELL’INTERNO CHE ERA IL BRACCIO DESTRO DI BERLUSCONI,QUEST’ULTIMO CHE DICE CHE FORZA ITALIA E’ ALL’OPPOSIZIONE MA POI S’INCIUCIA CON RENZI.FORSE L’UNICO LEGITTIMATO AD ESSERE IN PIAZZA OGGI ERA VENDOLA,CHE PER LO MENO SEMBRA CHE SIA ALL’OPPOSIZIONE,INFATTI TANTE VOLTE SEL HA VOTATO INSIEME AL MOVIMENTO 5 STELLE.RAGAZZI CHE PAESE FANTASTICO,IL 41% DEGL’ITALIANI HA VOTATO PD,IL 17% PER FORZA ITALIA,E POI CI LAMENTIAMO!!!!UNA VOLTA C’ERA LA DEMOCRAZIA CRISTIANA,E IL PC DI BERLINGUER SCENDEVA IN PIAZZA CONTRO UN GOVERNO DI CENTRODESTRA,CON PLI,PSI,PRI ECC…E NONSTANTE TUTTO QUEL CAZZO DI GOVERNO NON SONO RIUSCITI A RIBALTARLO,MA PER LO MENO CI PROVAVANO….ALMENO CREDO….MA OGGI,CARA SIGNORA CAMUSSO,QUANTI SOLDI PRENDI TU?VORREI SAPERLO,PERCHE’ SECONDO ME PRENDI FIN TROPPI SOLDI PER MOVIMENTARE UNA CLASSE OPERAIA CONTRO IL GOVERNO CHE TU STESSA VOTI,E ANCORA E ANCORA E ANCORA ,MA CON VASELLINA,CE LA PRENDIAMO NEL CULO!!!!

  • Sigismondo di Treviri

    La distinzione è ben fatta: ragazzi intelligenti da una parte, omini dall’altra. Cioè, italiani furbi da una parte e italioti cretini dall’altra. La colpa non è mai degli intelligenti, ma sempre dei cretini.

  • Roberto Porcù

    Condivido il commento di Albert Nextein, ma la trasposizione è in una tragedia breve.

  • Mario

    Cosí andrebbe spiegato lo Stato ed i suoi commensali nelle scuole.

  • Albert Nextein

    Una simpatica e geniale trasposizione in novella breve.
    Tragica.

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