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ospedaledi MARCO MARCHETTI

Riporta l’ANSA: Nei nuovi Livelli essenziali di assistenza – ovvero le cure e prestazioni garantite ai cittadini dal Servizio sanitario nazionale – dovrebbe entrare per la prima volta anche la lotta alla ludopatia. Lo afferma il documento presentato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, oggi durante un’audizione alla commissione Sanità del Senato.  ”In materia di ludopatia – si legge – nell’area delle dipendenze patologiche, è articolata l’assistenza e i trattamenti delle ‘persone con dipendenze patologiche’, inclusa la dipendenza da gioco d’azzardo, o con comportamenti di abuso patologico di sostanze”.

Nel provvedimento, ora al vaglio della Conferenza Stato-Regioni, per la prima volta sono introdotte anche le cure per le malattie neuropsichiatriche infantili, compreso l’autismo. ”In materia di autismo – scrive Lorenzin – sono stati descritti per la prima volta i servizi domiciliari, ambulatoriali, residenziali e semiresidenziali per ‘minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico”.(ANSA).

Solo tre considerazioni:

1- Lo Stato è un’istituzione retta da psicopatici: da un lato incentivano, regolamentano e tassano pesantemente il gioco d’azzardo, dall’altro spendono denaro pubblico per curare i malati del gioco stesso;

2- Lo Stato incentiva l’irresponsabilità individuale, ammantandosi di peloso paternalismo.

3- Accettando prese di posizione di questo genere, la gente perbene continua ad avallare i deliri di onnipotenza della casta politica, ormai convinta che la vita altrui debba essere sempre regolata da una qualche norma.

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Showing 2 comments
  • Albert Nextein

    E’ tutto il sistema sanitario pubblico nazionale che fa acqua.
    Concettualmente che praticamente.

  • Fabio Colasanti

    hanno indotto un mare di ragazzi a scegliere l’università invece di fare apprendistato (deriso e legalmente perseguitato) in botteghe, officine e laboratori.
    fargli passare un po’ di anni all’università voleva dire ritardare il loro ingresso nel mondo del lavoro ottenendo di nascondere parte della disoccupazione dalle statistiche ufficiali; ritardare la concorrenza di nuovi lavoratori nel mercato del lavoro proteggedo gli occupati del momento; portare enormi quantità di soldi all’inutile mafia accademica universitaria che mangia a più non posso e insegna il minimo possibile (visti i risultati nelle classifiche delle università delmondo, dei brevetti registrati, del successo professionale di cui la società si può ‘avvantaggiare’).

    e dopo aver passato tutto quel tempo nell’università di Stato, o privata ma sempre gli esami di Stato devi fare dimostrando diessere ‘preparato’ (indottrinato) come dice Lui, dopo aver pagato quel pesantissimo obolo in tempo di preziosi anni e tanti soldi, che si fa?? il disoccupato !

    e qui ancora lo Stato cerca di metterci una pezza cercando, disastrosamente, di risolvere problemi daLui stesso creati: gli offre o concorsi pubblici o fa leggi per creare posti adatti a laureati, come per l’appunto i consulenti cui fa riferimento l’articolo.

    Un altro esempio sono gli psicologi con cui hanno riempito le asl che, per farsi notare e giustificare i loro stipendi, decidono chi può fare il genitore e , come i professorini che danno i voti in pagella, strappano via i figli alle famiglie con troppe insufficienze.
    Daltro canto, i figli non sono mica ‘loro’ (dei genitori), come diceva Mussolini ‘è tutto dello Stato’. E questi sono più fascisti, o più semplicemente Statalisti, che mai.

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