In Anti & Politica, Economia

risparmi-italianidi GIOVANNI BIRINDELLI

Mattarella: «Nonostante la crisi abbia intaccato le riserve di molte famiglie, il risparmio rappresenta un elemento di forza della nostra economia e società». Ah, deve essere per questo allora che il risparmio viene sempre più saccheggiato dalla tassazione dello stato italiano (per esempio sul capitale e sul reddito). E deve essere per questo che, imponendo il corso forzoso della moneta fiat e dando alla banca centrale il monopolio di quest’ultima, lo stato italiano permette alla banca centrale quanto segue:

a) Di saccheggiare ulteriormente il risparmio attraverso l’inflazione monetaria, che ha l’effetto di trasferire risorse dai creditori (e quindi dai risparmiatori) ai debitori (e quindi agli spendaccioni e, in particolare, allo spendaccione più grosso di tutti: lo stato moderno);

b) Di disincentivare il risparmio (e quindi di incentivare il consumo), mantenendo un tasso d’interesse artificialmente basso;

c) Di provocare la distruzione, attraverso l’incoraggiamento dei malinvestments, di buona parte del risparmio che sopravvive al saccheggio da parte dello stato e della stessa banca centrale.

I malinvestments sono gli investimenti economicamente insostenibili indotti dal tasso d’interesse artificialmente basso imposto dalla banca centrale. Essendo scollegati dalle effettive preferenze temporali delle persone (e quindi dai risparmi effettivamente esistenti), prima o poi, quando questo gap fra investimenti e risorse effettive disponibili per gli stessi viene alla luce, i malinvestments vanno necessariamente a gambe all’aria e quindi buona parte del risparmio che era finito in essi viene bruciato.

Un presidente della repubblica che esterna in favore del risparmio è come un lupo che ulula in favore delle galline del pollaio. Il bello è che quasi tutti abboccano.

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Showing 4 comments
  • Antonino Trunfio

    Sentir predicare mattarello di risparmio, equivale ad ascoltate Cicciolina che invita alla castità un drappello di bagasce nigeriane

  • Alessandro Colla

    In realtà non considerano sovrano il popolo, fingono di considerarlo tale mentre in cuor loro ne hanno profondo disprezzo. E i fessi non se ne accorgono.

  • Antonino Trunfio

    Recita una parte che si è cucita addosso da quando era un politico locale della sicilia e della DC e gli è toccata in sorte dopo la morte del fratello. Non sa nulla di economia, ma come migliaia di altri prepotenti, parla di cose che non conosce, e in mala fede contribuisce all’ignoranza di quel popolo che solo i parassiti e i burocrati dello statalismo considerano sovrano

  • Albert Nextein

    Scialbo ed inconsistente sotto ogni aspetto, evidentemente non sa di che parla.
    Obsoleto.

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