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buonsenso-leggeDI MAURO GARGAGLIONE

Prima del capitalismo, molto prima, è nato il mercato, che è l’insieme degli scambi attraverso il quale le persone acquisiscono e cedono beni materiali.

Per un po’ gli scambi avvenivano col baratto, poi l’umanità ha inventato il denaro e il mercato si è evoluto e diffuso ovunque ed è nato il commercio su più larga scala.

Il mercato, il denaro, il commercio dei beni prodotti dal lavoro dell’uomo, sono componenti fondamentali del capitalismo ma sono venuti alla luce millenni prima e, cosa fondamentale, non hanno avuto nessun bisogno dello Stato di concezione moderna.

Lo Stato non serve a creare mercato, commercio, denaro, produzione, scambio, serve solo a mettere le mani sopra queste manifestazioni della società umana.

Lo Stato non serve a nulla se non a chi sta in cabina di comando.

Lo Stato non è la società. È il dominatore della società. Prendiamo “l’Istruzione pubblica”.

L’istruzione pubblica serve a scolpire nella mente dei sudditi che un servizio fornito dallo Stato, o la cui tariffa è decisa dal governo invece che dal libero mercato, costa meno ed è accessibile a tutti. E’ una tra le più indegne menzogne necessarie al potere perchè le persone gli conferiscano una giustificazione morale. Si arriva persino alla convinzione che lo Stato sia un’istituzione naturale e che tutti i rapporti umani si siano sviluppati in senso positivo all’interno …della cornice statuale.

Guarda caso l’istruzione pubblica è impartita da insegnanti a libro paga dello Stato e i suoi costi, paragonati al livello del servizio offerto, sono oggetto di scandalo al pari di quelli della sanità pubblica, della gestione pubblica della rete idrica, dei musei, dei trasporti, del trattamento dei rifiuti, dell’amministrazione della giustizia, dell’edilizia carceraria o popolare, e di tutto quello che può venirvi in mente. Ancora e per sempre, lo Stato è il nemico dell’umanità, e gli Stati che sembrano funzionare meglio sono quelli che, agli occhi di chi li considera inevitabili, sono quelli “statalmente difettosi” quelli che funzionano peggio.

Lo Stato minimo è quello che assomiglia di meno allo Stato odierno. E anche dove esistono governi e sistemi più rispettosi delle libertà individuali, essi si espandono sempre di più. Basti pensare che ovunque lo Stato è il creatore del denaro, e quindi il padrone delle nostre vite. Lo Stato minimo è una grandissima sciocchezza concettuale. Oppure è semplicemente un’altra forma di culto dello Stato.

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