In Libertarismo

In una società libera senza Stato, il potere giudiziario e quello legislativo vengono liberalizzati e quindi decentralizzati in mano a diverse società analoghe degli attuali tribunali, chiamate “Organizzazioni di Risoluzione delle Dispute” (O.R.D.).

In questo articolo due domande e risposta tratte da “Practical Anarchy” di Stefan Molyneux

Che cosa succede se due O.R.D. hanno leggi diverse? Ciò non causerebbe un’infinita guerra civile?

Prima di tutto, è improbabile che le O.R.D. abbiano leggi particolarmente diverse, perché sarebbe economicamente inefficiente.

Le aziende di telefonia cellulare usano protocolli simili, in modo che possano interagire tra loro.
Le compagnie ferroviarie tendono a utilizzare gli stessi indicatori, in modo che i treni possano viaggiare il più lontano possibile.
I fornitori di servizi Internet scambiano dati con altri fornitori, passando e-mail e altri dati avanti e indietro sempre utilizzando gli stessi protocolli.

Come l’evoluzione, il libero mercato è fatto molto più di cooperazione che non di pura concorrenza.
Se un O.R.D. vuole creare una nuova regola, quella regola sarà abbastanza inutile a meno che le altre O.R.D. non siano disposte a collaborare e adottarla.
Proprio come un nuovo programma di posta elettronica è abbastanza inutile a meno che non utilizzi i protocolli esistenti.

Questa necessità di interoperabilità con altre O.R.D. manterrà inevitabilmente il numero di nuove leggi al minimo più economicamente efficiente.
I clienti preferiranno le O.R.D. con gli accordi di reciprocità più estesi, così come preferiscono le carte di credito valide in un gran numero di località.

Nuove leggi si aggiungerebbero anche ai costi per i clienti della O.R.D. – e se l’O.R.D. costa ai clienti di più di quanto permetta di risparmiare allora perderà mercato.

Le O.R.D. piu’ di successo non si armerebbero, eliminando violentemente tutte le altre concorrenti ed emergendo come un nuovo stato?

Prima di tutto, se il potenziale emergere di un nuovo stato in un qualche momento nel futuro rappresenti una così enorme preoccupazione, allora l’eliminazione degli stati esistenti nel presente è sicuramente un obiettivo degno.
Se abbiamo un tumore, facciamo la chemioterapia per eliminarlo nel presente, anche se siamo consapevoli che potremmo averlo di nuovo ad un certo punto nel futuro.

In secondo luogo, a differenza degli stati, le O.R.D. non sono istituzioni violente. Le O.R.D. sono principalmente composte da impiegati: commercialisti, mediatori, dirigenti e così via.
Le probabilità che le O.R.D. diventino organizzazioni paramilitari sono le stesse che ha il tuo studio di commercialisti, di diventare una squadra di guerrieri della morte ninja.
Data l’attuale esistenza di governi in possesso di armi nucleari, io per primo sono disposto a correre questo rischio.

In terzo luogo, se una O.R.D. cerca di trasformarsi in uno stato, le altre O.R.D. si attiveranno sicuramente per prevenirlo.
Le O.R.D. si rifiuterebbero semplicemente di collaborare con qualsiasi O.R.D. che si rifiuti di accettare ispezioni da parte di società terze.

I clienti delle O.R.D. non sarebbero particolarmente tolleranti con la loro O.R.D. se questa cercasse di diventare un’istituzione armata.
Inoltre le loro tariffe salirebbero sicuramente alle stelle, perché la loro O.R.D dovrebbe fornire i suoi servizi standard, e in più dovrebbe pagare per tutti quegli elicotteri da guerra e carri armati.
Qualsiasi O.R.D. che spende per beni o servizi che i suoi clienti non vogliono – cioè un esercito – andrebbe molto rapidamente fuori mercato, perché non sarebbe competitiva in termini di tariffe.

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Showing 7 comments
  • Alessandro Colla

    Di sciocco non c’è alcun lungo trattato ma solo la fideistica credenza che la cooperazione abbia portato alla nascita degli stati. Gli stati non sono altro che una reazione alla volontà di cooperare, un atto di sabotaggio verso i cooperanti a scopo di brigantaggio. Se i predoni finiscono per allearsi, ciò non vuol dire che per le loro vittime ci siano dei vantaggi. E dopo le alleanze, le guerre (come dimostra il ventesimo secolo) non solo non cessano ma si amplificano su più vasta scala e con armi ultradevastanti. Senza considerare che spesso le alleanze saltano: prima quella fra Germania e Unione Sovietica, poi quella fra Stati Uniti e sempre Unione Sovietica. Con il risultato di portare la guerra in Viet Nam dove non c’era. L’anarcocapitalismo non esiste grazie agli stati ma malgrado loro; ed è comunque un’alternativa a loro, tanto è vero che nelle società statali l’economia non è di stampo anarcocapitalistico. I continenti esistono geograficamente, non c’entrano nulla con lo statalismo e l’Organizzazione delle Nazioni Unite serve solo a chiamare “forze di pace” le truppe di guerra. Lo stato non è affatto un’evoluzione da un originario kaos a una migliore convivenza ma solamente l’emergere dal kaos di un gruppo più prepotente che prevale sugli altri. Non ha affatto spostato la competizione bellica verso quella economica, dal momento che le guerre nel mondo continuano e dove sono assenti è perché il predone dominante ha indebitamente unificato con la forza chi non voleva essere unificato: l’apparente pace in cambio della sottomissione. Quest’ultima non ha nulla a che vedere con la cooperazione volontaria che senza gli stati si esprimerebbe al suo massimo livello. Il confronto politico, poi, serve solo a giustificare gli indebiti interventi con la maschera della dialettica. Ciò che si continua a negare è che il mercante non cercava e non cerca lo scontro, il guerriero sì. Un’umanità senza competizione alcuna sarà forse nuova ma non sarà umanità. Perché la competizione, quando pacifica, porta solo benessere. Se dovesse scomparire per imposizione di un unico governo mondiale, avremmo l’ennesimo atto di prepotenza politica di tipo totalitario e imperialistico. E’ l’aggressione che porta verso stadi involutivi e lo stato serve solamente per illudere i sottoposti che tale aggressione abbia un aspetto etico. Gli illusi sono tanti, milioni di milioni; fan rima con …… ma non di qualità.

  • Andrea Barone

    è un lungo trattato abbastanza sciocco, tendenzialmente la cooperazione è più vantaggiosa della concorrenza ed è cosi vantaggiosa che ha tra le altre cose portato alla nascita degli stati, a partire dall’incontro scontro tra città, villaggi, signori della guerra, mercanti ecc… che storicamente, si sono scontrati secolarmente per il monopolio di territori e risorse e che hanno finito per allearsi e trovare nuovi metodi di confronto non guerriero proprio per il vantaggio della pace e del benessere economico collettivo, l’anarco-capitalismo esiste proprio perché esistono gli stati, che hanno posto fine ai conflitti garantendo crescita economica e culturale, gli stati sono appunto cooperazioni, o domini (a seconda di come sono nati) tra regioni, a sua volta formati da città e ancora prima da villaggi e da clan, la storia umana è una storia di guerre e conquiste, ma anche di alleanze e di cooperazioni, che ha portato all’unificazione di comunità nel nome della pace, del benessere e del profitto è per questo che nascono stati più grandi come i continenti e l’onu, senza stato daremmo soltanto inizio ad un nuovo percorso di unificazione, non sempre pacifico, da parte di un nuovo stato, è per questo che non si abbatte lo stato, lo stato non è un tumore, è l’evoluzione della società da una preistorica condizione di chaos e di lotta individuale tra clan e famiglie per la conquista di habitat, ad una condizione più evoluta di convivenza, che ha spostato la competizione dalla guerra, sempre più verso la competizione economica e il confronto politico, il prossimo stadio evolutivo non è l’anarco-capitalismo, ma una nuova umanità senza più competizione alcuna.

    • Fabio

      Secondo me lo Stato è un tumore. Lo Stato trae linfa vitale da violenza, guerre, razzie, tanto quanto una qualsiasi famiglia di mafia, ndrangheta o sacra corona unita.
      Si è avuto progresso, civiltà e cooperazione, è stato proprio malgrado, e non grazie, lo Stato onnipotente.

    • Jack Zama

      Il suo errore sta nel pensare che lo stato sia collaborazione e che non ci possa essere collaborazione senza stato. Lo stato non è collaborazione lo stato è prima di tutto violenza e coercizione. Il libero mercato è collaborazione e pace. Lo stato è la gang criminale che ha vinto e storicamente è sempre nata con l’aggressione, l’estorsione, l’espropiazione violenta della ricchezza dei più deboli.

  • Enrico

    Chi stipendierebbe le ispezioni di società terze?

    • leonardofaccoeditore

      Gli assicurati stessi

  • Pedante

    C’è già una guerra civile in corso. La parte perdente però non se n’è ancora accorta.

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