In Anti & Politica

di ARTURO DOILO

Mentre l’OMS – che noi ci auguriamo venga fatta sparire dalla faccia della terra al più presto – ora va raccontando che il metodo svedese per affrontare il Covid-19 è un esempio da seguire, in Italia c’è chi decide di fregarsene degli incostituzionali decreti di Conte e riaprire alcune attività commerciali.

Insomma, riaprono da oggi bar, pasticcerie, agriturismi, ristoranti e pizzerie, che non solo potranno aprire per l’asporto, ma anche fare servizio ai tavoli, mentre nel resto della penisola tutto ciò è previsto non prima di giugno. Le riaperture, purché all’aperto e nel rispetto di una serie di misure “anti-contagio”, dalle distanze di sicurezza alla sanificazione sono iniziate, nonostante qualche sindaco (Lamezia Terme ad esempio) voglia emettere ordinanze in opposizione a quella di Jole Santelli, governatrice della regione. Contrari anche il governo ovviamente e la stampa, che si sta scatenando contro la scelta della Santelli (Non oso pensare cosa si inventeranno per screditarla).

Mentre al Sud, tornano i mercati all’aperto e la vendita ambulante e saranno consentiti gli spostamenti “all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento di sport individuali” e quelli per “raggiungere le imbarcazioni di proprietà”.

Una scelta in piena autonomia, alla faccia di quei pecoroni che governano Veneto e Lombardia, che un referendum sull’autonomia lo avevano pure fatto (3 anni fa), vincendolo, ma lasciando che tutto ciò rimanesse lettera morta.

Come diceva il Manzoni, uno o il coraggio ce l’ha oppure non se lo può dare. Aspettarsi da Fontana e Zaia un colpo d’ala sarebbe troppo, benché un’occasione storica come questa per rivendicare la propria indipendenza chissà quando mai ritornerà. Nel mentre, questi servi del centralismo hanno ottenuto ZERO RISULTATI (salvo quelli per le loro tasche e quelle dei loro leccaculo).

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Showing 3 comments
  • Stefano

    PER AMORE DELLA LIBERTÀ

    “Proclamiamo il dovere alla disobbedienza, alla non-collaborazione, alla obiezione di coscienza, alle supreme forme di lotta nonviolenta per la difesa, con la vita, della vita, del diritto, della legge”

    La Costituzione non contempla un diritto speciale del Presidente del Consiglio per governare in tempi eccezional

    http://chng.it/kPcSbfJ5cV

    https://www.radioradicale.it/scheda/604692

  • Alessandro Colla

    Attenzione! Hanno dato ordine di raccontare che in Germania, siccome hanno ripreso le attività lavorative, si stia ridiffondendo il virus a macchia di leopardo. Ordine ben recepito da funzionari del nostro ministero dell’interno, uno di loro mi ha contattato e sembrava convinto della veridicità della notizia. Tra l’altro crede negli “editori responsabili” perché sostiene che sulle cose importanti è impossibile fornire informazioni sbagliate. Conosco anche magistrati (e in buona fede!) che credono necessario il blocco. Con queste motivazioni non si dovrebbe riaprire mai perché ogni volta che si allenta la repressione, tutto tornerebbe all’emergenza primaria. Come farebbe, poi, un virus che può avere al massimo settanta giorni di vita (lo dicono gli stessi esperti di regime!) a riprodursi dal nulla è un altro mistero scientifico. Ma si sa, gli scienziati sono “loro”. E poi appartengono al “pensiero” di sinistra, quindi hanno ragione a prescindere.

  • Alessandro Colla

    Cosa s’inventeranno per screditarla? La solita presunta contiguità con la ‘ndrangheta. Non è di sinistra, ha vinto, ha sfidato il governo centrale e ha quindi tutti i requisiti per essere accusata da qualche procura. Per poi essere messa alla gogna mediatica dagli “editori responsabili” (compreso quello di Arcore che della rivoluzione liberale ha dimostrato di infischiarsene sempre) e quindi rimossa dall’incarico nonché sostituita da un commissario prefettizio che ordinerà il ritorno alle chiusure. Con il plauso dei sindaci riverenti e di quella stampa (vedi Il Corriere Della Sera) che paga i suoi commentatori per affermare che chi si oppone a queste “giuste misure” sia malvagio e ostentatore dei simboli della libertà solo per esibizionismo. Tempo addietro si insultava chi non era di sinistra dicendogli scemo, analfabeta e servo del padrone. Oggi qualcuno si è stilisticamente perfezionato sostenendo che un giorno i più saggi torneranno a battersi “contro le disuguaglianze sociali”. Giusto, tutti morti di fame così abbiamo raggiunto l’uguaglianza. Perché non livellano il loro stipendio di corifei del regime con quelli di un trasportatore di cibo a domicilio? O con il reddito di un artigiano autonomo che non può assumere nessuno in quanto il fisco gli si mangia più della cifra che lui potrebbe erogare a un collaboratore? So già quali saranno le prossime pagliacciate pubbliche estive: una serie di feste del cialtronaggio.

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