In Anti & Politica, Esteri

DI MATTEO CORSINI

“La radio e la televisione sono i portavoce del Partito e del popolo e un importante fronte di propaganda sul terreno culturale. Sul lungo periodo, questo aiuterà le reti tv a sviluppare i loro programmi in modo scientifico e salutare.” (Sarft)

Sarft è l’acronimo di State administration for radio, film and tv, autorità statale preposta a stabilire cosa può essere trasmesso dai mass media cinesi.

Oggetto del comunicato della Sarft, del quale ho riportato uno stralcio, è l’introduzione del divieto, a partire dal primo gennaio 2012, dell’inserimento di spot pubblicitari qualora si trasmettano programmi della durata fino a 45 minuti. Il tutto per volere del comitato centrale del Partito Comunista, secondo il quale è necessario promuovere una “cultura socialista”.

Che in Cina succedano cose del genere non è certo una novità. Potrà sembrare paradossale, ma almeno da quelle parti lo Stato non si vergogna di usare la parola propaganda, a differenza di quanto accade nelle democrazie occidentali, dove si fanno le stesse cose, anche se in termini nettamente più soft, evitando peraltro di definirle in modo non ipocrita.

Da noi non si sono vietati gli spot pubblicitari, sostenendo che ciò “aiuterà le reti tv a sviluppare i loro programmi in modo scientifico e salutare”. Però c’è una strana coincidenza: da qualche settimana i principali mezzi di informazione sostengono tutti più o meno le stesse cose, con poche variazioni sul tema.

Fanno la gara a sostenere che gli italiani sono favorevoli a fare sacrifici (va molto di moda la cifra magica dell’80 per cento), purché equi. Non dubito che siano necessari sacrifici, ma il significato pressoché univoco attribuito dai media alla parola è: sacrifici = nuove tasse. Quasi fosse un fatto scontato. Non si può certo dire che la pressione fiscale sia troppo bassa in Italia. Ciò nonostante, tra i sacrifici non vengono inseriti, se non con rare eccezioni, dei corposi tagli di spesa pubblica, come se tra gli oltre 750 miliardi annui non vi fosse nulla di superfluo e parassitario.

Ormai pare che la patrimoniale (magari sotto altro nome) sia non solo inevitabile, ma perfino cosa buona e giusta. In Italia non serve la Sarft.

Ci pensa l’autoregolamentazione.

 

Recent Posts
Showing 8 comments
  • Riccardo

    Forse qualcuno non sa che la causa principale del rimbecillimento dei popoli parte dal dentifricio. Già, proprio quella pasta che usiamo per pulirci i denti. Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi avevano grosse difficoltà a tenere a bada i prigionieri polacchi, da sempre irriducibili ribelli. Prova di qua e prova di là, che ti scoprono? Che il fluoro ha la proprietà di ledere certi centri cerebrali responsabili dell’istinto di reazione. Provate a trovare un dentifricio che non contenga anche una minima quantità di Fluoro! E qualunque dentista sa che il fluoro non previene la carie, ma rovina lo smalto e quindi la provoca. Forse per vedere l’idoneità della gente a recepire certi discorsi occorrerebbe chiedergli se usa il dentifricio.

  • Pedante

    Nel mondo anglofono comandano i sionisti. Dai tempi di Edward Bernays in poi, si sa che i mass media sono uno strumento più efficaci dei manganelli per plasmare il cervello delle masse. Guerre all’estero, e repressione interna per salvaguardare l’israele.

  • Dexter

    In Italia c’è la Par Condicio. Una norma che trasforma i giornalisti televisivi in giornalisti castrati di serie B. L’unità, Libero, Il Giornale, Repubblica, Il Manifesto etc sono giornali faziosi e nessuno gli dice niente, hanno la libertà di esserlo.
    In TV invece non si può. Perché i telegiornalisti non si ribellano contro una legge che li ha castrati ?

    Non c’è bisogno di fare sacrifici, bisogna abbassare la spesa pubblica.

  • Borderline Keroro

    Ottimo articolo.
    I tre post precedenti sono addirittura meglio.
    Non ho altro da aggiungere (a parte che chiuderò anch’io la P IVA al 31 dicembre)

  • La popolazione di un Paese, sottomessa e regolata da uno STATO, è divisa in 4 sezioni principali:

    – La nomenklatura: gruppone DISPONENTE formato da alti burocrati, politicanti,
    finanza e imprenditoria assistita.
    – Gli addetti all’ordine dato, con tesserino, divisa,o blocchetto sanzioni, esecutori delle volontà e garanti la difesa e la tutela degli interessi dei disponenti.
    – Una massa molto numerosa di bisognosi(“aiutano” a giustificare la necessità dell’elemosina) , mantenuti ai limiti della sopravvivenza, facilmente influenzabili e ricattabili, che esprimano consenso a qualsiasi chiamata.
    – La classe lavoratrice e produttrice, divisa e contrapposta ad arte tra dipendenti e autonomi, costretta ad ubbidire, eseguire e pagare.

    Il risultato e le condizioni di vita sono sotto gli occhi di chiunque voglia guardare.

    • Marcello Floris

      Carmelo,
      secondo te quando collasserà, se collasserà questo sistema?
      Ho passato gli ultimi due anni a escogitare sistemi per rimanere in piedi ma la stretta socialista è sempre più forte e le nostre libertà sempre più compromesse, direi allo stato attuale quasi inesistenti, oramai non mi viene più in mente altra soluzione che quella di andare via da questo paese malato e folle(nel senso peggiore del termine e non come la follia che intendeva Steve Jobs).
      A 38 anni ho sempre pensato di cercare la qualità della vita, la mia libertà, la mia posizione nel mondo e nella società tramite la vendita dei miei servizi, impegnandomi a renderli sempre migliori, cercando di raggiungere l’eccellenza, con la consapevolezza che se offri il meglio ottieni poi il meglio, questa consapevolezza è stata oramai completamente castrata.
      Di mestiere faccio l’artista, di quelli che guadagnano non perché stanno dentro a un ente lirico e ricevono sussidi pubblici, quelli non sono artisti ma parassiti, no, sono uno di quelli che guadagna se c’è qualcuno disposto a pagare la mia prestazione, il FUS a mio parere andrebbe eliminato, sono soldi buttati, se come artista vali qualcosa, non c’è bisogno di prendere i sussidi dallo stato, se vali qualcosa, qualcuno sarà sempre disposto a pagarti, su questo non ci piove e lo dico dal di dentro il sistema, lo dico perché lo conosco bene.
      Per assurdo, il mio problema attuale non è la crisi che tanto si legge sui giornali, il mio problema come la maggior parte dei lavoratori con una partita iva (che chiuderò al 31 dicembre dopo 15 anni di onorato servizio) è lo stato, e con stato intendo sia l’apparato burocratico, il fisco, i gabellatori, i funzionari, i corrotti, i delinquenti , ma anche e soprattutto tutte quelle persone che dovrebbero essere “normali”, che nonostante se la stiano prendendo nel culo e senza lubrificante, nonostante siano loro stessi i primi a non avere un futuro, continuano a invocare più stato, più grande fratello perché non hanno niente da nascondere, la totale eliminazione del contante, non hanno nessun desiderio di libertà, di privacy, vogliono solo e semplicemente essere schiavi, nel loro immaginario non esiste l’immagine di una vita da uomini liberi, costruita sulle proprie esigenze e non su quelle dello stato parassita e gabellatore; mi sento circondato da un esercito di lobotomizzati dalla propaganda socialista dei delinquenti che hanno portato alla rovina l’Italia, li trovo tra i miei parenti, vicini, colleghi, amici, alcuni diventati ex amici perché… non posso più tollerarli, e comunque vengo visto come un eversivo mentre semplicemente ragiono con la mia testa, non voglio niente dallo stato se non che mi lasci in pace, se non che non mi rompa i coglioni quando decido che posso anche vivere con poco e non consumare un cazzo e magri mangiare solo quello che mi sono coltivato in casa e scambiare i miei servizi con il baratto…io ti dò un concerto quindi mezz’ora di felicità e tu mi dai 100 litri d’olio oppure mi rifai il pavimento del bagno di casa mia in cambio, oppure altre volte io ti dò un servizio e in cambio mi prendo i soldi che utilizzerò per farmi un viaggio, per cambiare le gomme all’automobile, per pagarmi un po’ di formazione o semplicemente per tenermeli da parte per i periodi in cui non avrò voglia di lavorare oppure nessuno vorrà i miei servizi, che sarò quindi costretto a rivedere e migliorare.
      Mi vengono in mente le recenti discussioni con alcuni miei amici non ancora trentenni, felici del nuovo grande fratello e inconsapevoli che oltre a farsi fottere il presente non hanno(come me d’altronde) nessun futuro, la pensione per la mia generazione non è altro che un’utopia però ci viene pregiudicata anche la possibilità di provvedere da soli perché con la pressione fiscale oramai al 70% come si fà a mettere qualcosa da parte per una ipotetica vecchiaia?
      Mi sento stretto in una morsa generazionale, da una parte la generazione dei miei genitori, una generazione di egoisti che si è mangiata tutto, compreso il mio futuro, una generazione andata in pensione a 40 anni, con soli diritti e nessun dovere, tutti diritti che però diventano doveri per le generazioni future, il dovere di non avere nessun futuro e mi preme sottolinearlo neanche nessun presente. Non è possibile essere formiche per costruirsi un futuro, non è possibile rinunciare al proprio futuro ed essere cicale adesso godendosi la vita e sperperando tutto, devi essere formica adesso e formica in futuro per mantenere le cicale del passato.
      Cazzo io non voglio essere sempre una formica!!!!
      Dall’altra parte ci sono aimé troppi giovani, alcuni miei coetanei e altri più piccoli, dai 30 in giù, che non si rendono conto di quel che sta’ succedendo, hanno subito il lavaggio del cervello, mai che ne senta uno con un’idea per intraprendere, un progetto, un desiderio o un sogno da realizzare, no, la maggior parte vogliono semplicemente il posto sicuro, vogliono essere dipendenti, vogliono che qualcuno pensi a loro(se è lo stato è meglio), non vogliono rischiare, ci deve essere qualcuno che decide per loro, tutti come bravi soldatini, tutti contenti se dal primo di gennaio il fisco andrà a sbirciare nei conti correnti quando più gli aggrada, tutti contenti del giorno in cui il contante verrà totalmente eliminato e tutti potremo essere completamente controllati, tutti contenti se con un click il funzionario corrotto di turno può rovinarti la vita congelando tutti i tuoi averi, tutti convinti che il libero mercato abbia creato questa grande crisi…
      …allorché mi chiedo se negli ultimi 15 anni io fossi stato in coma o senza accorgermene fossi abitato nella luna o su marte, non fosse per altro che io il libero mercato, da quando lavoro non l’ho mai visto ne conosciuto, ne ho solo sentito parlare.
      Sentire i miei amici trentenni che non nominano mai la parola libertà, che non vogliano nemmeno immaginare come potrebbe essere la vita da uomini liberi e non schiavi di qualcun’altro in nome di una equità a spese di qualcuno e in favore di altri, mi fa’ uscire fuori di testa, mi sembra di impazzire.
      Quando dopo l’ultima dichiarazione dei redditi ho detto al mio commercialista di chiudere la mia partita iva a fine anno, lui non si è minimamente scomposto e mi ha detto che i piccoli professionisti, piccoli artigiani e commercianti, stanno chiudendo tutti, non si è meravigliato, il mio paese (15.000 anime) sta’ morendo d’inedia economica indotta da troppo stato, allora mi chiedo:
      quando avranno finito l’opera devastatrice e distrutto completamente l’imprenditoria privata, chi pagherà il conto dei succulenti banchetti di stato?
      E’ possibile che l’Italia sia popolata da così tanti imbecilli tra il popolo che applaudono un manipolo di altrettanti imbecilli e delinquenti che portano il nome di Monti, Prodi, Bersani, Vendola, Befera e mille altri?
      E’ possibile che mafiosi della peggior specie riescano ad amministrare meglio dei politici e funzionari che popolano televisioni e giornali? Se Riina e Provenzano hanno capito che per ricevere il pizzo dalle aziende taglieggiate devono comunque tenerle in vita queste aziende, come mai questa manica di imbecilli che si è auto eletta da decenni a classe dirigente non l’ha ancora capito? E’ possibile che Totò Riina che non ha concluso neanche le scuole elementari si un amministratore secondo me migliore di Monti, Bersani o Tremonti?
      Può sembrare una provocazione ma non lo è, io di questa cosa ne sono convinto.

      Ora Carmelo e tutti gli altri amici del Movimento Libertario vi chiedo: che ne sarà di noi?
      Forse non ho ancora l’esperienza e maturità per prevedere quello che potrà essere nel vicino futuro, per ora mi viene solo da immaginare, di immaginare niente di buono e di sperare sempre più che l’Italia fallisca al più presto possibile in modo da poter ricominciare.
      Sarebbe bello anche una bella patrimoniale del 100% di tutto ciò che hanno usurpato tutti i ladri in nome dello stato e vederli in carcere condannati all’ergastolo con l’accusa di furto del presente e del futuro del popolo e riduzione in schiavitù, taglieggiamento, concussione, corruzione e…la lista sarebbe troppo lunga, che bello sarebbe vedere Monti, Tremonti, Bersani e tutta la cricca in carcere, quello si meritato. Ma questo è solo un sogno, solo utopia.
      Basta è ora di svegliarsi! Puff!!!!

      • FM

        Quoto tutto.
        Saranno gli effetti della lobotomia chimica alla nascita, preconizzata da B. Russell, a base di mercurio nei vaccini e via di seguito, ma anche io sento continuamente discorsi da zombi.
        Voglio citare Benjamin Franklin:
        “Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza”.

        FM

      • Caro Marcello (e cari tutti color che “passano” da qui) ieri mi sono recato in un ambulatorio per un esame medico. Nella sala di attesa c’erano una ventina di persone e, attaccati a due pareti, due schermi televisivi. Su Canale5 stavano dando conto della “lite televisiva” tra Al Bano e Romina, su Raisport stavano trasmettendo una partita di calcio. Entrando, un colpo d’occhio mi ha permesso di osservare la scena, ho augurato a volce alta “Buongiorno” ma nessuno mi è sembrato si si sia accorto di me né, nell’ora circa che sono rimasto in attesa, ho visto qualcuno che scambiasse una parola con un altro salvo l’infermiera che, a ritimi di tempo abbastanza regolari, chiamava la persona cui toccava entrare nelle salette analisi. Nient’altro: LA TELEVISIONE DOMINAVA INCONTRANSTATA !!!

        Io non so Marcello cosa dovrà ancora succedere per considerare collassato il SISTEMA perchè nelle condizioni in cui siamo, con i lavoratori autonomi e le piccole attività che chiudono o falliscono non riuscendo più a far fronte a tasse e imposte, con la produzione che cala sistematicamente di anno in anno e di mese in mese e malgrado questo le “entrate fiscali” continuano ad aumentare, con i consumi, anche quelli alimentari, che diminuiscono continuamente, con i dati (falsi) sulla disoccupazione molto al di sopra dei numeri ufficiali, QUALUNQUE AMMINISTRATORE CONSIDEREBBE IL SISTEMA NON PIU IN GRADO DI REGGERE, se non autoconsumandosi come di fatto sta avvenendo e che è, per l’appunto, COLLASSO.
        Oltre a quello che è già successo e che stiamo vivendo penso si possano ancora verificare due cose ma, perchè avvengano, bisognerà arrivare alla forza del coraggio o della disperazione:
        – Del coraggio: creare dei gruppi di qualche decina di persone ciascuno e, contemporaneante in un centinaio di città, ASSALTARE (ho scritto proprio assaltare !!!) quel determinato tipo di palazzo prendendo fisicamente a calci nel sedere funzionari e burocrati che troviamo all’interno.
        – Della disperazione: reagire singolarmente, sapendo che stai agendo in stile kamikaze, nei confronti del sicario/killer che hai di fronte nel momento in cui vieni vessato, estorto, burocraticamente violentato, ecc.
        IL SISTEMA non è Berlusconi, Monti, D’Alema, Bersani, Befera, Grilli, ecc. ma i Berlusconi, i Monti, i D’Alema, ecc. cioè l’insieme di tutti loro MA, SOPRATTUTO, SISTEMA E’ I MILIONI DI FUNZIONARI E BUROCRATI sparsi per il territorio che corrispondono a nostri parenti, nostri amici, nostri vicini, nostri conoscenti che SVOLGERANNO PURE LE LORO AZIONI PER LAVORO (PER CAMPARE) ma lo fanno distruggendo noi !!!

        Ho auspicato più di una volta (senza riuscirci) la creazione (tra amici,conoscenti e colleghi che abbiano comune pensare e determinazione) di un gruppo di un centinaio di persone (anche qualche decina di meno) con cui decidere una qualche serie di azioni che, A BREVE, porti A MOVIMENTARE la situazione nella quale siamo. Senza riuscirci, per l’appunto !!!!

        Non saprei cos’altro dire e/o fare.

Start typing and press Enter to search