In Anti & Politica, Economia

DI GIUSEPPE SANDRO MELA*

Cari Contribuenti elettori: godetevi in santa pace questi ultimi giorni di sana euforia elettorale.

Pascetevi di dibattiti televisivi, leggete avidamente gli editoriali dei giornali nazionali.

Infervoratevi a sostenere il vostro partito e candidato del cuore.

Dibattete argutamente se entrare od uscire dall’euro e, tutti assieme, fate un bel coro che maledica quegli stramaledettismi cinesi che lavorano: lavorare in campagna elettorale è una parola oscena.

Al Bar dello Sport trascurate di parlare della vostra squadra preferita: magari ci starebbe bene anche un sano alterco su quale formazione politica stia promettendo un migliore sviluppo con certa crescita dell’Italia.

Pane, pace e posto fisso a tutti e per tutti. Salario garantito, salvaguardia dei “diritti precostituiti” e tutto per tutti.

  Sì, perché l’Italia sta bene, anzi benissimo!

 E ci credo.

Certo che è vero. Finché c’è debito c’è speranza e sviluppo.

Negli ultimi undici mesi questo popolo di eroi e navigatori si è spampagnato altri 113 miliardi di euro di debiti, con i quali ha condotto vita sana e beata, infischiandosene serenamente di chi poi li avrebbe dovuti pagare: quei bastardi dei nostri figli. Ed anche misconoscenti. Hanno il pregevole onore di mantenerci da papi e se ne lamentano anche: razza ingrata. Lasceremo loro in eredità tutti i nostri debiti, così impareranno!

Ma a cosa è poi servito tutto questo immane debito pubblico, cui dovrebbero essere sommati tutti gli inasprimenti fiscali, Imu varie e via cantando?

Sciocchini. A mantenere gli statali ed i parastatali! E che: vorreste forse negar loro qualcosa? E non ci pensate a tutti i poveri invalidi che guidano pur essendo ciechi, corrono pur essendo senza gambe? Non ci pensate a quanta gente mantenete: poveracci così contenti da non provare la minima pulsione al lavoro?

Forse che non sareste solidali con i nostri beneamati burocrati e funzionari? Stipendio garantito e posto fisso: uno timbra a poi tutti al bar!

E chi se la sentirebbe mai di dire che questo stato dovrebbe essere smantellato? Quello strafottutissimo Mela soltanto. Razza di menagramo, jettatore di prima, peggio del grillo parlante.

Ma che dice mai quel presuntuoso professorino, schiuma degli universitari? Che far debiti è facile ma ripagarli è difficile? Ma dove mai ha studiato economia quel pollastro spennato? Ha ben ragione chi odia quel pessimo soggetto! Pensate: non è nemmeno gay e vorrebbe persino proibire la droga! Ma é proprio pazzo da legare.

Ma se proprio voleste rovinarvi la festa, provate un po’ a leggervi cosa scrive questo sito di vecchie cornacchie spennacchiate. Veri menagrami. mica sono socialmente avanzati.

 Ci sentiamo a dopo le elezioni. Passata la sbornia.

E se dopo le elezioni nessuno ci facesse più credito?

  E se quei mascalzoni dei creditori volessero indietro il loro denaro?

Vedrete sulla vostra carne viva quanto vi costa mantenere i “diritti precostituiti” degli altri.

 

*Link all’originale: http://www.rischiocalcolato.it/2013/01/godetevi-leuforia-elettorale-debito-sovrano-a-2020-668-mld-113-mld-in-undici-mesi.html

 

 

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Showing 2 comments
  • andrea

    Posso farle una domanda Esimio Professore?
    ma se lei di economia e finanza non capisce una fava, perche’ deve per forza scrivere queste inesattezze? vada avanti a fare il medico che magari ne guadagniamo in salute per favore

  • iano

    Quel “pollastro spennato” è la prova che un,uomo basta pagarlo,e per vile denaro fa qualsiasi cosa…..certo sta guadagnando molti soldi,(alla faccia del debito sovrano)ma non vivrà certamente una vita tranquilla e normale,perchè dovrà sempre guardarsi le spalle !!!

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