In Anti & Politica

FIDENATO3DI ALBERTO VENEZIANO

Io lavoro per qualcuno e quello mi paga, non sarebbe più semplice? Nella mia ingenuità immagino il mondo del lavoro regolato da questo banale rapporto, ma evidentemente sono un sempliciotto perché la realtà non è questa. Nella realtà colui a cui fornisco le mie prestazioni mi dà una fetta del compenso, una fetta sempre più ristretta, si dice meno di un terzo, e la fetta grossa la dà ad una entità terza che così ha deciso che debba essere. Non mi ha certo chiesto se sono d’accordo, l’entità, ha deciso così per cui si fa così, chi è?

E’ lo stato padre padrone. Essendo io nato cittadino e quindi sottoposto alle leggi dello stato sono evidentemente da considerare un perfetto deficiente bisognoso di tutela. A quanto pare, se io fossi lasciato libero di disporre del mio compenso, lungi dal preoccuparmi del futuro, scialacquerei quasi tutto in nutella, droghe, giochi, suv e donnine. Per questo motivo è necessario e doveroso l’intervento di una organizzazione pluriarticolata che mi salvi da me stesso.

Questa benefica e ramificata organizzazione, oltre a darmi un ottimo lavoro e una bella casa in ambiente curato e vivibile, amministra la giustizia celermente e con grande equità. Provvede a me qualora io fossi vittima di una malattia e lo fa in maniera solerte, efficiente e sempre con ottimi risultati. Fornisce ai miei figli una istruzione impeccabile, plasmando la materia grezza che io fornisco fino a farne dei cittadini esemplari, consapevoli ed impegnati. Fa in modo che io sia sempre pienamente occupato in attività che siano adeguate alla mia capacità in modo che io possa dare il mio contributo. Quando sarò in età da pensione potrò finalmente riposare, curato e vezzeggiato, potendo disporre di un congruo vitalizio.

Vista l’entità delle agevolazioni che ricevo, è abbastanza sorprendente che io sia così ingrato da pensare, come ho detto all’inizio, che forse sarebbe più semplice se lo stato non si dovesse prendere tanto disturbo, ma così è, l’uomo è ingrato. Ingrato e malfidente. Come dice il proverbio : “Chi non si fida non è a fidare”. E purtroppo, con la cenere sul capo, devo confessare la mia colpa: a volte ho brutti pensieri, a volte mi faccio traviare da cattivi compagni e comincio a dubitare.

In quella intrigante fonte di nequizia chiamata internet si scrivono cose tremende. Si arriva a dire che un uomo benedetto dall’alto con un cognome che di per sè è fonte di letizia, un cognome che evoca la primavera, rondini e resurrezione, un uomo che giorno e notte si occupa dei miei contributi per accrescerli a farmi avere un domani una degna pensione, si dice di quest’uomo che in realtà è un bieco accaparratore di poltrone. Si arriva ad insinuare che degli onesti servitori dello stato pur avendo un solo fondoschiena facciano a gara per riuscire ad avere più molti a sedere. Com’è possibile? Che senso ha? I peggiori insinuano che non siano le poltrone l’obbiettivo bensì i compensi che vi corrispondono!

Sotto questi colpi la mia fede vacilla. Vi sono loschi individui che hanno instillato nella mia mente debole il dubbio sul “sostituto d’imposta”. Dopo l’angelo custode che non siede più sulla mia spalla destra si vuole che io mi erga superbo ad esternare frasi eversive come quella che ho scritto all’inizio questo sfogo. Qualcuno mi aiuti a ritrovare la fede nello stato! Santa Boldrini martire aiuta un povero cittadino confuso.

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Showing 7 comments
  • Carlo Veneziano

    Non c’è da preoccuparsi, lo stato si prende cura anche dei miscredenti… anzi, soprattutto di loro!

    • FrancescoL

      purtroppo è così, non vogliono lasciare in pace nessuno, si vogliono occupare di tutto e di tutti e sempre per il sommo “bene comune” :-)

  • FrancescoL

    Anche io avrei tanto bisogno di redenzione, è dalla nascita che ho perso la fede nello stato.. Invoco il perdono e mi rivolgo a santa rosy bindi perchè compia il miracolo ed io possa diventare un fedele statalista

  • FrancescoPD

    Caro Giorgio
    a questo stato ladro ed infame bisogna diventare invisibili…
    A chi adotta questa filosofia, pensa che cala pure la pressione sanguigna, non solo quella fiscale..

  • Giuseppe

    Quante storie per un pò di tasse!
    Lo stato siamo noi no, e allora le tasse che paghiamo restano comunque soldi nostri, non perdiamo niente!
    Impariamo piuttosto a fidarci dei nostri governanti, loro sanno cos’è bene per noi (oltre che per loro naturalmente!). Molti di loro hanno perfino studiato alla Bocconi.
    Noi libertari siamo incontentabili, sempre contro corrente… Forse lo facciamo per distinguerci dal senso comune, come diceva Vasco.
    Non cresceremo mai, resteremo sempre bambini (per fortuna!).

    • Max

      Uno che fà un discorso del genere è MANTENUTO dalle mie tasse, non vedo altra spiegazione ragionevole.

      • Fabio

        @Max :
        se parli del messaggio di Giuseppe del 4 febbraio 2014 , ho proprio l’impressione che sia assolutamente ironico.

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