In Anti & Politica

GRILLOBEPPEDI NORBERTO ROSSELLO

Vinciamo noi. Uno slogan semplice, immediato, scarno, facile. Una frase che non dice nulla, ottima per chi non ha bisogno di capire nulla, perché tanto ha già deciso cosa fare.

Ovviamente mi riferisco al battage mediatico del Movimento 5 Stelle, futuro probabilissimo vincitore delle prossime elezioni europee, accreditato di una percentuale oscillante tra il 25 e il 30% dei consensi.

Ciò che ci si dovrebbe chiedere è: vincitori di cosa? Di nulla. Perché in palio non c’è nulla di epocale. Non un governo, visto che il parlamento europeo è un’assemblea che non ha potere esecutivo e che nemmeno elegge un governo, dato che l’euroburocrazia, che detta le regole, prescinde dalla composizione dell’assemblea parlamentare di Strasburgo.

Certo, una trentina di europarlamentari (grillini) sono fior di soldini, di quegli euri che tanto fanno schifo a lorsignori, che andranno a gonfiare le casse del partito, dei suoi capi e degli eletti. Quindi non è che in palio non c’è proprio nulla. Ma sicuramente possiamo affermare che chi prende un voto in più degli altri, tra i partiti in lizza, non vince un bel niente.

Le europee sono elezioni atipiche, infatti. Sono totalmente proporzionali e non conducono alla creazione di maggioranze o coalizioni. Ecco perché sono la competizione elettorale dove conta di più l’appartenenza partitica, al contrario delle amministrative, delle regionali e delle politiche nazionali, in cui spesso si vota “contro” chi è più distante (contro Berlusconi, contro i comunisti, contro i partiti della casta, contro il sindaco o il governatore uscente), magari turandosi il naso perché chi si sceglie di votare, quando si decide di farlo, non è proprio colui che rappresenta l’ideale politico, sempre che ancora ci sia.

Sostanzialmente, quindi, l’elettorato fedele a Berlusconi voterà Forza Italia, così come l’elettore di centrosinistra voterà il PD di Renzi, quello di sinistra-sinistra andrà a scegliere la Lista Tsipras e così via. Unica eccezione, in quanto non espressione di un’appartenenza chiara (o quantomeno ascrivibile ad un’area politica esistente), saranno coloro che sceglieranno di votare il movimento di Grillo e Casaleggio.

Chi vota M5S, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, lo fa per votare contro la casta. O perlomeno così crede di fare.

Tralascio qui le mie considerazioni da libertario, che mi porterebbero a spiegare con lunghi ragionamenti perché invece i pentastellati non sono affatto anti-politici, ma solo anti-partiti esistenti. Non mi dilungo, perché lo ha già fatto, meglio di quanto possa fare io, Leonardo Facco, tempo fa, su questo sito.

Ritorno, quindi, all’attualità. Nell’offerta elettorale delle europee, di conseguenza, chi vuole votare contro l’attuale sistema dei partiti, sceglie di votare Cinquestelle. E fin qui, diciamo che il ragionamento non fa una piega.

Quello che gli osservatori fanno finta di non vedere, però, è un fatto incontrovertibile e riguarda l’affluenza prevista (a meno di improbabili conversioni di massa dell’ultimo giorno), che non supererà di molto il 50% degli aventi diritto. Stiamo parlando di circa 25 milioni di votanti, di cui i “vinciamo noi” saranno da 7 a 8 milioni.

Coloro che sceglieranno di non recarsi alle urne, di conseguenza, saranno 25 milioni. Venticinque milioni di persone che non si riconoscono nel sistema partitocratico della “vecchia politica”, ma che non si fidano nemmeno di Grillo e che, per far capire quanto schifo faccia loro la politica, non daranno la loro fiducia a nessuno. Tutti bocciati, quindi, 5Stelle inclusi.

Se la matematica ha ancora un senso, l’antipolitica (o, se preferite, la libertà di scegliere di non appartenere a nessuna banda politica) batte Grillo 25-8. Vinciamo noi, cari grillini.

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Showing 25 comments
  • W la Libertà

    Bene è andato via :) a leggere i suoi post mi stavano tornando disturbi intestinali di invernale memoria! Ciao Franco (bel nome che non ti si addice, significa, libero), non ci mancherai!

  • Salvatore Franco

    Ah… rientro solo un attimo per nikalbert.
    Questa l’avevo dimenticata, chiedo venia, ma è troppo caruccia per non riportarla. Due vostri “colleghi” che operano in trasferta hanno lo stesso “vezzo” di dare del troll a chiunque (cioè tutti gli altri) non dia loro ragione. Uno di loro s’è guadagnato sul campo (non da me, purtroppo) la definizione di “piccola vedetta troll’lombarda”. E su un blog importante, mica bruscolini, eh. Ora vi saluto davvero.

  • Salvatore Franco

    Gentili signori, con eccezione di Roberto Fedeli che si firma con nome e cognome (sarà un caso?), devo rilevare che confrontarsi con voi, per uno che quantomeno si firma in chiaro, significa esporsi perfino al sospetto ( e almeno… parlate apertamente, che diamine!) di essere uno sbirro o una camicia nera. E che, al di la del mantra stato-ladro, non andate. Vi dichiarate evasori fiscali ma nel frattempo vi ciucciate tutti i servizi che le tasse pagate da altri rendono possibili. A partire dalla sanità. Probabilmente, se aveste visto come me Paesi dell’ ex URSS dove se non puoi pagarti l’ambulanza, le medicine e l’ospedale (sì avete capito bene, anche i medici dell’ospedale), forse ci pensereste due volte prima di usare la blasfemia che c’è nelle vostre parole. Non solo – e parlo da Italiano – voi non avete il minimo senso della fratellanza e sussidiarietà. Non avete il benché minimo senso del rispetto per le istituzioni. Compreso quello verso le forze dell’ordine, senza le quali la criminalità sarebbe mille volte peggio di com’è adesso.

    Voi dite “noi libertari abbiamo come principio guida quello di non aggressione”. Ma, essendo aggrediti – se fosse per voi – il vostro territorio sarebbe alla mercè di qualunque esercito o banda di mercenari pagata da qualcuno sempre più grosso di voi. Che sia nazione, regione, provincia o comune. Cose già successe, se solo ricordaste la Storia di questa nazione. Voi non criticate le inefficienze statali, non vi interessa migliorare un tubo. Vorreste distruggere e basta. Perché, promuovendo il fallimento di una nazione (e almeno… chiamate le cose per nome!) poi non avete la più pallida idea di come fareste per non cadere nell’anarchia più totale.

    Io credevo che poteste confrontarvi su una qualche teoria economica, come quella della negazione della sovranità monetaria (sento dire), ma la piega aggressiva che voi prendete nel confronto denota solo debolezza, non certo forza di pensiero. E credete che, facendo comunella nell’insultare il vostro interlocutore tra uno slogan e l’altro, risolviate i vostri problemi. I quali, mi spiace sinceramente dirvelo, mi sembrano solo di ordine sociale. Mentre il vostro pensiero, non essendo suffragato da riscontri storici avvenuti in qualunque Stato del mondo o contesto temporale, diventa puro onanismo mentale.

    Quanto a ciò che sarei io, voi vi siete pure permessi di fare illazioni sul sottoscritto. Ma se io fossi ciò che voi sospettate, soprattutto un magistrato che s’è alzato con il piede storto, i vostri nomi, cognomi, indirizzi e codici fiscali sarebbero già sulla mia scrivania. Rintracciare qualcuno è certamente possibile, per l’autorità giudiziaria. Si fa in un nanosecondo, altro che nick e mail di fantasia… Informatevi pure. Non esiste sistema che possa impedirlo. Per vostra fortuna non mi sembra reato grave scrivere sciocchezze su un blog. Non è detto però che tutti la pensino come me. Qualcuno potrebbe configurare qualche articolo del c.p. Comunque sono affari vostri.

    Un saluto. Grazie al padrone di casa per l’ospitalità.

  • Liberalista

    Hai visto il sito http://www.libericomuni.org ?
    Ti invito a leggere con attenzione tutta la proposta. Io l’ho trovata veramente ottima.

    • W la Libertà

      Si ho letto è molto interessante, ma secondo me troppo distante dalle masse, e sono alle masse che dobbiamo rivolgerci! Guarda il movimento dei forconi, lì c’erano in ballo numeri molto grandi, la gente protestava contro stato e tasse in maniera molto liberaria ma inconsapevole, e non avendo un punto di riferimento libertario si sparpagliavano tra i leghisti, i fascisti, grillini si nascondevano dietro tricolori e costituzione, dicevano addirittura che serviva più stato! Ma basta dare a questa massa un punto di riferimento chiaro che parli al loro istinto verso la libertà e il gioco è fatto! Serve un movimento politico che sappia convogliare questi sentimenti e li sappia rappresentare, non è nemmeno essenziale dichiararsi fin da subito anarco-capitalisti, ma basta insistere su temi scottanti. Solo una volta ottenuto molto consenso allora si potrà palesare la nostra natura libertaria. Quasi come un retrovirus che si moltiplica dentro la cellula ma in stato latente, per poi esplodere alla fine.

      • Liberalista

        E se invece fosse proprio l’incoerenza dei movimenti che hai citato ad averli portati all’insuccesso? Fino a quando si tratta di protestare, tutto va bene, tutti d’accordo.
        Quando poi si tratta di capire come risolvere il problema, ecco che la mancanza di una logica ferrea, di una coerenza a prova di bomba e di una base ideale salta fuori e crolla tutto.
        E non mi riferisco solo ai forconi. Tutti i tentativi “fusionisti” del recente passato sono stati una delusione totale: da Forza Italia (che doveva essere il partito liberale di massa, appunto…) a Fare, passando per i piccoli PLI, Riformatori Liberali etc, sono crollati a causa delle loro stesse contraddizioni interne.
        Pensaci: non si tratta di dire alle persone tutto ciò che si vogliono sentir dire (per quello ci sono gli altri, grillisti in primis). Si tratta di farli ragionare.
        Che senso ha nascondersi dietro sigle incomprensibili o paroloni ad effetto, quando invece è proprio la limpidezza del ragionamento quella su cui si deve puntare? Se le persone (scusami se non uso il termine “masse”, ma preferisco evitare termini collettivisti che significano tutto e il contrario di tutto) non capiscono l’importanza della libertà, non è prendendole in giro che raggiungi l’obiettivo.
        So che sarà un percorso lungo, ma è la convinzione individuale che porterà le persone a rendersi conto di dove si trova il giusto e dove lo sbagliato.

        Poi, lo so che ognuno di noi libertari farebbe qualcosa di diverso da tutti gli altri, se potesse creare un partito. Io stesso cambierei qualche virgola del progetto dei Liberi Comuni. Ma mi sembra un’ottima base di partenza e risponde in maniera egregia a tutto ciò che chiedevi nel precedente intervento (“esiste un partito così?”). Non credi?

  • Liberalista

    In linea di principio votare significa accettare il sistema “democratico”, che per i libertari è un non-sense.
    Però è anche vero che un partito che si proponesse, come unico obiettivo, l’eliminazione dello stato e la creazione di un sistema basato sulla libertà individuale, non sarebbe un non -sense votarlo. Anzi, sarebbe sbagliato non votarlo, se un libertario volesse davvero arrivare a quel risultato. Il semplice fatto di presentarsi alle elezioni non viola il principio di non aggressione.

    • W la Libertà

      A trovarlo questo partito ;)

  • W la Libertà

    Votare vuol dire accettare

  • W la Libertà

    Franco ci ha illuminato con la cazzata del giorno:

    Non è lo stato ad essere ladro ma il governo

    Lo stato è ladro per definizione, il governo c’è e ruba perchè c’è lo stato

    Le IMPOSTE sono imposte, sono furto, sono coercizione, sono violenza, sono abuso, sono esproprio, e lo stato si basa sul furto, sulla coercizione, sulla violenza sull’abuso e sull’esproprio.

    Fine della storia.

    Stato Ladro

  • W la Libertà

    Nome e cognome in un sito contro la tassazione?

  • Salvatore Franco

    @ “Albert”, “Liberalista” e “W la Libertà”:
    di usare… nome e cognome veri non se ne parla, eh?
    boh.. m’era sembrato di non chiedere la luna..

  • Salvatore Franco

    @ Roberto Fedeli (&Co.)
    Famo a capisse: il “vostro collega” di cui parlavo non era certo Zaia (per caso qualcuno di voi è governatore di qualche Regione?). Zaia è solo uno che ha cercato di strumentalizzare la protesta veneta, presa a riferimento da un “vostro collega” (bloggerolo) per assimilare la stessa al vostro movimento. Che è indipendentista-virgola-come la protesta dei veneti-virgola-mediaticamente (e strumentalmente) promossa da Zaia. E quell’ “altrove” è un altro blog.

    Così è più chiaro?

    Comunque: se siete distanti da Zaia, buon per voi. Se siete distanti dal sistema politico ortodosso (marcio finchè si vuole) allora è tutt’altro discorso. Quello si può cambiare solo restandone all’interno e non certo promuovendo l’evasione fiscale, o disquisizioni fini a se stesse.

    Lo ripeto per la SECONDA volta, sperando di essere compreso (almeno questa): Non è lo Stato ad essere ladro, ma solo il governo dello stesso. Né cambia nulla, in pratica, se scrivete “stato” invece di “Stato”. E’ così difficile capirlo?

    Ora – a prescindere da chi sostengo io – se quella vecchia classe politica non viene sostituita, e sapendo bene (per vostra stessa ammissione) che siete quattro gatti, come pensereste di risolvere il problema? con due chiacchiere fatte su un blog? l’Italia è piena di bar, se è per questo.

    Se poi, sugli esempi e precedenti di cui ho detto, voi rispondete picche facendo spallucce… abbiate pazienza: mica sarà colpa mia, neh!
    Che dirvi… contenti voi…

  • Liberalista

    Per i libertari Zaia è un nemico politico al pari di un Pecoraro Scanio, di un Alemanno o di un Grillo qualunque. Non capisco quale sia il legame con noi.
    E a proposito di “noi”: non mi pare che l’articolo dicesse “noi libertari”. Come hanno già detto altri, sono coloro che non credono nella politica a battere i grillini 25-8. E ribadisco quanto ho sostenuto: se non si vuol capire questo, allora si è accecati dall’appartenenza partitica. Altrimenti non si capisce il motivo per cui ogni volta che qualcuno prova a muovere una critica al M5S diviene oggetto di irrisione e di attacchi.

  • Salvatore Franco

    @ W la Libertà (bel nick-slogan: complimenti…)
    “…stai tranquillo di quei 25 milioni i libertari si contano sulle dita di una mano.”

    Tranquillissimo, per questo. Mai pensato il contrario. Peccato che… “altrove” qualche vostro… “collega” parli di “trincee” con “milioni di voi” dentro. Io mi limito ad alzare le antenne quando sento puzza di manipolazioni politiche. Come quelle del leghista: “Chi l’ha visto?”-Zaia.

    Non mi pare corretto parlare di altri blog, eppure non mi sembra così lontano da questo, mio caro… “inneggiante”,
    suvvia…

  • W la Libertà

    Franco, quello che l’articolo dice è

    Antipolitica: 25
    Grillo: 8

    Non è mai stato detto:

    Libertari: 25
    Grillo: 8

    Quel “noi” si riferisce al fatto che anche il Movimento Libertario fa parte dello schieramento antipolitico, ma stai tranquillo di quei 25 milioni i libertari si contano sulle dita di una mano.

  • Salvatore Franco

    Nel ringraziare il padrone di casa per l’ospitalità e l’assenza di moderazione (per me “grasso che cola” per l’una cosa e per l’altra..) vorrei fare una semplice domanda ai due sghignazzanti nick “Albert” e “Liberalista”.

    E’ solo una questione di bon ton, niente di più e niente di meno: l’unica richiesta di questo blog riguarda le buone maniere e la firma in chiaro, con nome e cognome. Così è scritto sopra la finestra d’invio.

    Allora (“chiedere è lecito e rispondere è cortesia”- diceva il buon Costanzo..): anche sorvolando sulla prima istanza, come mai non vi firmate con nome e cognome, intanto? Grazie.

    • Roberto Fedeli

      Ti rispondo come frequentatore di questo sito, è preferibile firmarsi con nome e cognome ma non è un obbligo le buone maniere sono sempre preferibili pur vedendola in maniera diversa si riesce a discutere e sviscerare gli argomenti trattati. Io per esempio altrove mi firmo come infettato (nick storico) ma non è che se non mi firmo con nome e cognome poi faccio come mi pare.

  • Salvatore Franco

    Gentili Albert e Liberalista, così come talvolta accade, voi partite da un’etichetta. Anzi due: l’ “odio” che connoterebbe le mie dichiarazioni e la “banda politica” alla quale io apparterrei. Voi scadete dunque nei soliti personalismi di chi ignora i contenuti dell’altro. Contestate invece, possibilmente, la SOSTANZA di quello che ho scritto, prima di parlare di “cazzate dell’anno”.

    Aveva forse “Forza Evasori –Stato Ladro” – di Facco – fatto quella promessa elettorale? avrebbe mantenuto l’asset di M5S circa i FINANZIAMENTI (chiamiamo le cose con il loro nome) ai partiti? Avrebbe forse DEVOLUTO MENSILMENTE alle PMI buona quota degli emolumenti degli (eventuali) parlamentari eletti? NO, e lo sapete benissimo. M5S l’ha fatto, INVECE! E voi, of course, preferite non parlarne…

    Preferite, invece, giocare sull’interpretazione di ciò che ha scritto Rossello. Tuttavia, se la lingua corrente non è l’aramaico, oltre a ciò che ho riportato, Rossello conclude sua “equazione” con un bel “ Vinciamo noi, cari grillini.”Paradosso al quale io ho risposto con il mio, se non l’avevate inteso. E’ proprio quel “noi” ad essere fuori luogo.

    Se io dico “noi”, mi riferisco solo al M5S perché sono un elettore che lo vota. Chi è dalla parte di Movimento Libertario – e non vota – non ha alcun diritto di assimilarsi tout court (quanto a motivazioni) agli astensionisti in blocco. E non solo per la questione fiscale. Ma perché non può dichiarare (fino a prova del contrario) che : “Chi vota M5S, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, lo fa per votare contro la casta. O perlomeno così crede di fare.”. E’ forse, Rossello (o voi), nella testa di 9milioni di italiani? Non può/potete sostenerlo mentre usa/te lo stesso ARGOMENTO principe delle testate giornalistiche in mano agli altri schieramenti di dx e sx. Perché ogni voto non conferito è un voto DATO proprio al Partito Unico dell’Euro (Pdl+Pd). Tecnicamente è così, perché in questo modo viene sbilanciato il rapporto tra loro e QUALUNQUE soggetto terzo.

    Alle ultime elezioni: il M5S, pur essendo risultato il PRIMO soggetto politico per numero di voti, non se lo è visto riconoscere per una legge truffaldina che assegna quel premio di maggioranza anche agli “schieramenti”. Legge che i vecchi partiti, nonostante le firme DA NOI raccolte in anni passati, non hanno mai inteso modificare. Orbene: mettersi d’accordo con Bersani e formare il solito governo di “larghi inciuci” sarebbe stata la cosa più facile del mondo, all’indomani del risultato elettorale. Ma così non è stato. Il M5S (non solo Grillo) ha preferito tenere fede al mandato elettorale che prevedeva quella modifica e l’eliminazione dei rimborsi ai partiti. Bersani, a quel “firma qui” di Grillo, ha risposto picche e l’accordo-inciucio non c’e stato. Mentre Berlusca s’è guardato bene dal proferire verbo. Elementare, Watson…

    Ma voi-virgola- in quel momento-virgola- da che parte eravate girati?

    Sappiamo benissimo che – fino ad oggi – il parlamento europeo ha contato come il due di coppe quando la briscola è denari, e che chi decide è una non meglio specificata “commissione europea” formata da NON ELETTI, con le sue “raccomandazioni”. Sarà sempre così? Dipenderà dal materiale umano ELETTO sfiduciare o meno quella commissione. Se fossero tutti come quel Farage dell’UKIP, oggi non avremmo questo problema. Parlo dello stesso Farage che, dopo la chiusura politica perfino alla Le Pen, ha dimostrato (dichiarazione di una settimana fa) disponibilità al dialogo con M5S. Forse per voi che siete “indipendentisti” questa è aria fritta. Ma per chi crede – come me – a valori nazionali UNITARI, è tutt’altra musica. Mentre voi, cari signori, non avete alcun diritto – parlando di “statoladro” – di generare CONFUSIONE tra gli Stati ed i governi degli stessi.

    Che questa nazione sia in braghe di tela non ci piove, ma vi consiglierei sommessamente una rivisitazione storica di ciò che è accaduto in Ecuador ed Islanda, e senza spargimenti di sangue. Senza un massiccio sostegno POLITICO popolare restano solo le ribellioni armate, ci dice la Storia. E quelle non si fanno certo armati di trattori con i cannoncini sopra, né enfatizzando con i numeri ciò che pensano quattro gatti, con tutto il rispetto…

    Ed a proposito di.. manipolazioni politiche: “Dov’è finito Luca Zaia?” si chiede qualcuno…

    • Roberto Fedeli

      “Aveva forse “Forza Evasori –Stato Ladro” – di Facco – fatto quella promessa elettorale? avrebbe mantenuto l’asset di M5S circa i FINANZIAMENTI (chiamiamo le cose con il loro nome) ai partiti? ”

      Questo del M5S è stato ed è ancora un buon proposito che riconosco è stato messo in pratica, il problema casomai nasce per altre questioni di gran lunga più influenti e rilevanti del finanziamento ai partiti o della diaria restituita. Per quanto riguarda Forza Evasori il programma era schematizzato in 5 punti tutti per un rilevante calo delle tasse, e per la libertà di impresa. come impatto ossia come effetti reali il peso di queste proposte è di gran lunga maggiore, abbattere o diminuire la burocrazia e calare le tasse a livelli di prosperità garantita significa in soldoni aumento del lavoro della qualità della vita, significa prosperità il tutto accompagnato da un vigoroso calo della spesa pubblica (altrimenti è inutile).
      Potremmo anche essere due gatti è certamente vero ma per quanto mi riguarda sono orgoglioso di far parte e di vederla in questo modo.

      La linea politica del M5S pur essendo per diversi punti condivisibile (certamente meglio dei partiti tradizionali) ha una base statalista che mi sembra alquanto determinata e per questo che continuo a preferire non delegare nessuno ormai da tempo immemore.

  • Salvatore Franco

    “Se la matematica ha ancora un senso, l’antipolitica (o, se preferite, la libertà di scegliere di non appartenere a nessuna banda politica) batte Grillo 25-8. Vinciamo noi, cari grillini.”

    Sì, certo, e “pareggiate” con tutti quanti, magari, vero? Dunque:
    a)visto che lei scrive su un sito che si chiama Movimento Libertario, e che l’editore è lo stesso Facco di quel “Forza Evasori – Stato Ladro” del flop 2013, mi permetta una sola domanda: voi chi rappresentereste, 25 milioni di italiani che non andranno a votare (ammesso – e non concesso – che sarà così)? E “incontrovertibilmente” (come dice lei) chi vi ha raccontato la favola che l’astensionismo si debba assimilare a voi di Movimento-Libertario-che-non-paga-le-tasse?
    b)abbiamo quindi (in matematica esiste la proprietà transitiva) almeno 25 milioni di evasori e non lo sapevamo, giusto? bene, diteci nomi e cognomi e abbiamo risolto buona parte delle le nostre difficoltà economiche. Basta beccarli uno per uno.
    c)la matematica, restando in tema di incontrovertibilità, vi suggerisce quindi che, se queste fossero votazioni politiche nazionali, voi diventereste “partito di maggioranza”, e l’Italia sarebbe governata da un potente schieramento di forze (premio di maggioranza incluso, al momento) che non è stato neanche eletto, giusto?
    d) ma quello ce l’abbiamo già al momento, grazie. Perché tanta fatica?
    e) quando vi siete presentati (o meglio: quando ci avevate provato e vi è andata male) per le 2013, avreste rinunciato a: “quegli euri che tanto fanno schifo a lorsignori, che andranno a gonfiare le casse del partito, dei suoi capi e degli eletti. Quindi non è che in palio non c’è proprio nulla.” ? – Avreste applicato quel pregevole ragionamento a voi per primi, a partire by leonardofaccoeditore, o no? – Avevate uno statuto interno, pubblicizzato in chiaro, in cui dichiaravate che avreste rinunciato (come il M5S) ad eventuali rimborsi elettorali? – Avete dichiarato per caso che avreste destinato una buona parte delle vostre spettanze alle PMI che dite di voler difendere? – No, perché forse vi è sfuggito, ma i “lorsignori” di cui state parlando, l’hanno detto ed hanno mantenuto quella promessa. Sul vostro programma elettorale invece non c’ era. Ed allora:
    f)alla fine della giostra, gentili signori, in che cosa sareste diversi dalle altre sanguisughe politiche?
    g) già, però sareste ben 25 milioni, voi di Movimento Libertario… brrr… che paura che fate!

  • Liberalista

    Io non l’ho mai votato, perchè ho visto fin dall’inizio che si tratta di statalisti della peggior specie, per giunta più demagoghi, aggressivi e ignoranti degli altri.
    Sì, è vero che c’era la flebile speranza che potessero far saltare tutto. Ma in realtà è chiaro che mirano solo a sostituire il personale politico, non certo a cambiare le politiche. E quel poco che cambierebbero, se fossero al governo, sarebbe decisamente in peggio (nazionalizzazioni, assistenzialismo puro e inferno fiscale).

    Insomma, molto meglio astenersi e dimostrare che chi veramente crede che la politica sia il male e non la soluzione, semplicemente non va a votare.
    Almeno in queste europee. Poi se alle politiche si dovesse presentare il partito dei Liberi Comuni, nuovo soggetto libertario, allora ci sarà realmente qualcuno da sostenere.

  • Albert Nextein

    % stelle non è un movimento liberale-libertario.
    Non lo è mai stato.
    Non lo sarà in futuro , perché non ce ne sono le basi culturali e ideali.

    Lo votai alle scorse elezioni, fiducioso che riuscissero a far saltare il banco nel volgere di poco tempo.
    Mi sono riservato, quindi, un giudizio per il 31 Dicembre scorso.

    Non avranno il mio voto per il futuro.

    E per le europee io non voterò.

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