In Aggiornamenti, Anti & Politica

DI GIUSEPPE SANDRO MELA*

Riportiamo in fotocopia elettronica questo documento pubblicato su Cobra.com.

Contiene una prima lista di persone che avrebbero finanziato il Partito Democratico stornando a codesta organizzazione una parte dei loro emolumenti percepiti in Monte Paschi Siena e che sarebbero stati adeguati proprio a tale bisogna.

Riporta anche la seguente affermazione:

«All’articolo 28 del regolamento finanziario del coordinamento territoriale del Partito Democratico di Siena. «Doveri degli eletti, designati e nominati» sta scritto:

  «Gli eletti e/o nominati presso enti pubblici e gli incaricati o designati presso altri soggetti pubblico o privati (.. .) hanno il dovere di contribuire al finanziamento del partito, versando alla tesoreria una quota dell’indennità o degli emolumenti derivanti dalla carica ricoperta con i criteri e nella misura di cui ai successivi articoli (il 30% del lordo percepito. ndr). Il mancato o incompleto versamento del contributo (…) è causa di incandidabilità a qualsiasi altra carica o designazione da parte del Partito democratico».

Segnaliamo che al momento di postare non ci risulterebbe smentita alcuna da parte né del Partito Democratico né di Monte Paschi Siena.

A nessuno può sfuggire la gravità di queste affermazioni, che indicherebbero in modo inoppugnabile l’organizzata sistematicità dei fatti relativi alla posizione del Partito Democratico nei confronti di Monte Paschi Siena.

Comunque, quanto qui riportato è anche corroborato dalle seguenti dichiarazioni di notabili di detto Partito Democratico.

«Assolutamente normale che l’ex presidente Mussari finanziasse il Pd. Partito che, grazie al governo di Siena e Provincia, era responsabile della stessa nomina.  ….  Rivendico l’opportunità di un intervento statale quando si rischia il collasso di istituzioni fondamentali per il funzionamento del Paese.» on. Antonio Misiani, tesoriere del Partito Democratico.

«Nella vicenda Mps ci sono responsabilità evidenti di chi ha governato la città di Siena” e un “eccesso di cattiva politica”». Matteo Renzi, Sindaco di Firenze.

«La grande sirena della finanza internazionale ha incantato anche noi della sinistra. Adesso la politica deve riflettere a fondo, dettare regole precise e allontanarsi dalla gestione. Niente rapporti diretti con le banche», Enrico Rossi,Presidente della Regione Toscana.

 

Restiamo fiduciosi in attesa di una smentita.

 

 

*Link all’originale: http://www.rischiocalcolato.it/2013/02/straordinaria-prima-lista-delle-tangenti-di-montepaschi-cognomi-nomi-e-cifre.html

 

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