In Anti & Politica

BALILLAdi ARTURO DOILO

Piccoli delatori crescono, nipotini della più nota tradizione italiana quella di tradire sempre qualcuno. Piccoli delatori crescono, grazie alla scuola pubblica e al lavaggio del cervello a cui vengono sottoposti. Stamattina ho letto questa notizia, tratta da “il Gazzettino”.

“Troppi panini “irregolari” e gli studenti chiamano la Guardia di finanza. Lo spiccato senso civico appartiene ai ragazzi dell’istituto tecnico industriale Statale “Severi” di via Pettinari 46 a Padova. Gli studenti, durante l’intervallo, si sono accorti che il punto ristoro che si trova all’interno della scuola non rilasciava gli scontrini fiscali per la vendita dei panini e delle pizzette. La loro attenzione sul tema dell’evasione fiscale è stata catturata, un paio di mesi fa, proprio dalle fiamme gialle che all’istituto “Severi”, con la piena approvazione del dirigente scolastico, hanno organizzato una lezione sulla legalità. E molti ragazzi hanno seguito con attenzione quanto gli è stato raccontato dai militari.

Così, ieri mattina, hanno avvisato la Guardia di Finanza. I finanzieri della compagnia di Padova, coordinati dal capitano Luca Gelormino, in abiti borghesi, sono entrati nell’istituto, ancora con il permesso del preside, e hanno aspettato l’intervallo. Si sono mischiati tra gli studenti e i docenti, e hanno osservato con attenzione l’attività del bar. Il barista, nel giro di un paio di minuti, ha venduto panini e pizzette non rilasciando 7 scontrini fiscali. A quel punto i militari sono intervenuti e hanno verbalizzato. Da quel momento il barista, dipendente della “Bistrò snc” e gestore unico del punto ristoro all’interno dell’istituto Severi, ha continuato a vendere i prodotti agli studenti, ma questa volta emettendo sempre gli scontrini fiscali.

Intanto le Fiamme Gialle gli hanno notificato una multa per la mancata emissione dei sette scontrini. L’ammenda va 250 a 1.030 euro per ogni scontrino non emesso. In settimana un responsabile della “Bistrò” dovrà presentarsi negli uffici della Guardia di Finanza. Dovrà mostrare ai militari l’intera documentazione relativa al punto di ristoro all’interno dell’istituto “Severi”. In questo modo le Fiamme Gialle potranno capire se e quante volte c’è stata la mancata emissione di scontrini. Nel caso riscontrassero un’ulteriore evasione fiscale la posizione dell’azienda si aggraverebbe”.

Tutte le dittature si contraddistinguono per due cose: mancanza di libertà ed eccesso di spie del regime. All’Italia manca poco per essere annoverata tra i veri paesi canaglia.

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Showing 65 comments
  • christian

    Francesco
    Hai risposto (inveito) ad un post vecchio più di tre anni, facendo quello che in gergo si dice necromanzia (riesumare un post ormai morto e che giustamente doveva essere lasciato riposare in pace).
    Le possibilità sono queste
    o sei psicolabile
    o sei un troll
    o sei un parassita statalista
    o tutte e tre le cose di cui sopra contemporaneamente.
    Per i libertari le tasse sono un furto STOP. Ogni altra considerazione è superflua.
    Se devi controbattere fallo con una risposta più interessante ed argomentata, in caso contrario su internet ci sono molto altri siti per farsi le pugnette o pensi veramente che qui qualcuno possa prenderti sul serio.
    Distinti Saluti

  • Francesco

    Antonino Trunfio,torna dalle parti dove sei nato a dire strunzate.
    Perchè in realtà non hai detto altro.
    Attaccati tu al 380 volt,che nel 2013 era già 400 ignorante.
    E vale anche per te tale mamma,tale figlio,con tutte le stronzate che hai scritto lo hai ampiamente dimostrato.
    Raggiungile nel posto dove dicono al tuo paese,giusto per essere educato come te.
    Se sei così furbo e intelligente chi te l’ha fatta fare di venire a Milano?
    Stai al paese dei furbi e intelligenti.
    E dimmelo te dove sta il tuo citofono che te lo vengo a dire di persona.

    Tutto sto casino per un baretto che fornirà al più schifezze surgelate e riuscaldate a caro prezzo e una volta lo ha preso in quel posto.
    Se non emetteva scontrini magari poteva fare qualche sconto.

    Io non avevo questo problema:
    la roba me la portavo da casa,spendevo meno e mangiavo meglio.

    Sono pienamente d’accordo sulla pressione fiscale eccessiva,
    ma sono proprio le catene come quelle in questione che ne beneficiano :
    per una volta che pagano,ce ne sono cento altre che evadono,con buona pace degli imprenditori più piccoli.
    Come ha fatto questo signore ad avere la licenza?Proponendo prezzi impossibili da sostenenre se non sfruttando i dipendenti all’osso e servendo porcherie.
    E in definitiva,siete sicuri che la multa sia stata pagata?O è intervenuto il “cuggino” che ci ha messo una buona parola.
    P.S. le

  • Antonino Trunfio

    @LEONARDO FACCO :
    perchè non cominciamo caro Leo, a promuovere seminari gratuiti alle scuole in cui spieghiamo un altro tipo di legalità : quella che rispetta la persona e la sua libertà e non quello detto stato, dei cortigiani, parassiti e dei suoi pennivendoli in divisa e senza ?
    Proviamo a farlo qui su Milano, chiedendo ai presidi di scuole pubbliche e private, e poi pubblichiamo i risultati e le risposte di quelli che accettano e di quelli che no.
    Aggiornaci.

    • William

      @Antonino

      Concordo, ho due figli di 13 e 8 anni ed è una battaglia continua il disintossicarli delle c….e social/stataliste propinate a scuola.
      Fortunatamente c’è mia madre, che loro adorano, americana nata nel ’36 ed allevata da due zie che si rifiutarono di accettare in tarda età i soldi della “Social Security” di FDR in quanto li consideravano non guadagnati e quindi immorali, che li imbeve di libertarismo.

      • Antonino Trunfio

        tale mamma, tale figlio ! si dice cosi ancora dalle parti dove sono nato.

  • jimmy

    per Antonello Barmina
    “Mettetevi in testa che le tasse si pagano” ordinò il Barmina autoritario?
    Dipende da che testa si possiede.
    In quella testa piccola e misera che possiede Lei, la convinzione di pagare tutte le tasse che il lurido leviatano statale si inventa ogni giorno, entra facile come il burro.
    Nella testa che possiedo io, completamente occupata dall’istinto naturale alla dignità, alla libertà, ed all’autosostentamento economico, quella convinzione (di pagare le tasse) ci entra solo a determinate condizioni:
    – che il prelievo fiscale sia ragionevole e moderatissimo, ad esempio a modello svizzero, canadese, irlandese, thailandese, etc;
    – che lo stato in contropartita delle tasse incassate eroghi servizi in regime di libero mercato (vero, non fasullo).
    “…toglietevi di mezzo”, comandò il feroce Barmina?
    Già fatto, mio caro Barmina, sono felice e modestissimo contribuente di un’altra nazione, ma mi diverto un mondo a far schiattare di rabbia quelli come Lei, che si lasciano massacrare dalle tasse di uno dei 30 peggiori inferni fiscali al mondo.
    “Non sentiremo la vostra mancanza” esclamò tronfio il Barmina autarchico?
    E qui si sbaglia di grosso, carissimo Barmina, perché sempre più gente ed imprese se ne stanno scappando dall’italia, le entrate fiscali stanno crollando, la disoccupazione dilaga e persino i politici sono preoccupatissimi della situazione.
    L’unico tranquillo della scomparsa/dipartita del ceto produttivo dall’italia sembra essere Lei (ovvio, con il cervello che ha…).
    Le regalo una scossetta di simpatia: Lei è pensionato? La lettera con cui l’Inps avverte Monti che può pagare le pensioni fino al 2015 e non oltre, l’ha letta o non ne ha nemmeno sentito parlare?
    Non è che il suo cervello è troppo colmo del pensiero delle tasse?
    Torni a trovarci, quelli come Lei ci danno il buonumore.

  • Antonello Barmina

    Mettetevi in testa che le tasse si pagano. E se proprio il sistema italiano non vi piace toglietevi di mezzo.Non sentiremo la vostra mancanza

    • firmato winston diaz

      Il signor Barmina dovrebbe allora essere cosi’ gentile da fornire lui i soldi per pagarle a chi non li ha, cosa che nel sistema Italiano capita sempre piu’ spesso. Si’ signor Barmina, esistono anche coteste persone.

    • Antonino Trunfio

      @ANTONELLO : egr.signore,
      se vuole possiamo fissare un appuntamento e il suo invito può rivolgerlo direttamente al sottoscritto, le assicuro il massimo della collaborazione.

    • firmato winston diaz

      Date un’occhiata, e’ sempre il solito inutile discorso corredato dai soliti inutili numeri che si ripete a vuoto e nell’indifferenza cinica delle autorita’ ormai da decenni:
      http://www.wallstreetitalia.com/article/1576070/tasse/fisco-e-imprese-massacrate.aspx
      E poi c’e’ ancora gente che si chiede perche’ c’e’ l’evasione. Il problema gravissimo di tutto cio’ e che ci sono poveracci, e sono i migliori, che piuttosto che evadere si uccidono, considerando quello col fisco un impegno come un altro, cosa che peraltro dovrebbe essere, e si uccidono nell’indifferenza e nel cinismo delle autorita’ che, in pratica, li sfottono pure, chiedendo agli eredi di saldare il conto.

  • jimmy

    @ firmato winston diaz
    Hai scritto grandi parole.
    Aggiungo che, per quanto mi riguarda, quello in Ferrari, se anche fosse un evasore, non sarebbe comunque un delinquente.
    Se è vero che “…la proprietà è un diritto naturale e le tasse sono un furto…”, quello in Ferrari ha solo esercitato un suo diritto (la Ferrari) ed è riuscito a sottrarsi ad un furto (le tasse).
    Sarebbe un delinquente in un unico caso: se i soldi per la Ferrari se li fosse procurati rubando a qualcuno.
    In tale unico caso sarebbe delinquente lui e doppio delinquente lo stato che non ha saputo/voluto difendere i diritti di proprietà del derubato.
    La mia affermazione pro-evasore non è nemmeno apologia di reato (di questi tempi bisogna stare attenti anche a cosa si scrive sui blog, vedi un pò come siamo ridotti…).
    Non solo perché è una affermazione astratta (non conosco proprietari di Ferrari), ma specialmente perché io propugno una soluzione più elegante e radicale per soffocare la metastasi statale: smettere di produrre reddito e materia imponibile (purtroppo solo per chi se lo può permettere).
    Chiudere la propria attività, spegnere le proprie insegne, cancellare la p. iva, licenziare i dipendenti/fornitori ed impoverire il mercato del proprio servizio/prodotto reso ai clienti: per adesso, non è ancora reato, meglio sbrigarsi.
    Meglio ancora sarebbe trasferire la propria attività all’estero, compreso tutto ciò di valore che ancora si possiede, a cominciare dalla propria vita: una attività tolta all’italia, una attività aggiunta alla svizzera.
    E’ questa la risposta più efficace ed appropriata che possiamo dare a chi, da sempre, accusa gli evasori di essere il male dell’italia.
    Che si mettano loro a fare gli imprenditori, vediamo se pagano le tasse fino all’ultimo centesimo…

    • firmato winston diaz

      @jimmy
      Con questa sloganistica irragionevole non solo non arriviamo da nessuna parte, ma diamo ragione alla, simmetrica, tassativita’ dei tassatori.
      Teoricamente, costituzionalmente, il sistema italiano, reciterebbe che ognuno deve contribuire alle spese collettive secondo la sua disponibilita’. Purtroppo non e’ cosi’, e inoltre da quando, progressivamente negli ultimi decenni, le spese collettive non sono piu’ una frazione irrisoria del reddito, ma superano ampiamente la meta’ se non, per moltissimi, quasi tutti coloro che contribuiscono lavorando, i tre quarti, la tassazione e’ sinonimo di rovina, ormai per quasi tutti. Lavoratori dipendenti compresi, anche se saranno i penultimi ad accorgersene. Ultimi fra tutti, saranno i lavoratori del pubblico, e per loro il crollo sara’ il piu’ doloroso, in quanto improvviso e in una voragine particolarmente profonda, data l’elevata quota di sicurezza/benessere da cui precipiteranno.

  • lorenzo s.

    Non mi piace questo articolo.
    Non mi piace che l’evasore fiscale in quanto tale sia elogiato, come fa Leonardo Facco.
    È vero che ci sono persone che evadono per motivi etici, perché considerano inopportuno l’intervento dello stato nell’economia (no tasse, no sussidi statali) ma ci sono anche dei delinquenti che non pagano le tasse ma accettano ben volentieri aiuti dello stato.

    A essere tollerata dunque dev’essere solo l’evasione vista come mezzo per combattere lo statalismo purtroppo imperante nell’economia moderna.
    I titolari del bar in questione appartengono a questa categoria di “evasori libertari”? vogliono veramente la riduzione dell’intervento dello stato o pensano soltanto al proprio tornaconto? non è che la licenza a vendere dentro la scuolal’hanno ottenuta grazie a conoscenze politiche?

    • Nico

      Lo Stato dovrebbe organizzarsi per erogare i servizi a chi li vuole e chi li paga. Potrebbe farlo benissimo con la tecnologia esistente.
      Ma non vuole farlo. Lasciando credere alla favoletta dei servizi universali a tutti (di scarsa qualità e costisissimi ovviamente), ha la mano libera per chiedere sempre più denaro a tutti. L’evasione è una burla con cifre sparate a caso e senza mai spiegare come la stimano. Lei lo ha capito? Saluti.

    • firmato winston diaz

      “ma ci sono anche dei delinquenti”

      Dimentichi la categoria di gran lunga piu’ economicamente importante, e che la propaganda di stato fa di tutto per oscurare, perche’ altrimenti passerebbe automaticamente (lo Stato) dalla parte non tanto del torto, quanto del delinquente: c’e’ una quantita’ enorme di persone fisiche e giuridiche che evadono per non fallire o perche’ non hanno proprio i soldi per poter pagare.
      Ti porto uno dei tanti esempi che conosco direttamente: un mio amico con la sua aziendina, a fronte di imposte dichiarate ma non pagate “in orario” causa crisi nera – cioe’ NON AVEVA I SOLDI – se le e’ viste lievitare fra more e sanzioni da 90.000 a 460.000 euri (bisogna dire poi che e’ stato “onesto e mona”, con i soldi che aveva ha preferito pagare prima fornitori e dipendenti, sperando che lo Stato, che non puo’ fallire ed e’ li per “aiutare quelli in difficolta’” avrebbe atteso pazientemente.
      Ora ovviamente lo Stato gli vende all’asta il suo unico bene, un modesto appartamentino, per prendersi i soldi, cosa che non bastera’, dato che la casa incassera’ all’asta al massimo un terzo di quella somma, il debito residuo se lo portera’ dietro per tutta la vita, perche’ lo stato non dimentica e non perdona.

      Perche’ continuate, come gli struzzi, ad ignorare il comportamento criminale dello Stato? Per carita’, anche il mio amico, imprenditore mona, non avrebbe mai creduto che lo Stato, li’ per aiutare chi e’ in difficolta’ come gli hanno insegnato fin dalle elementari, si sarebbe comportato cosi’, ma ora che ha visto il suo vero volto, e’ li’ in attesa della morte liberatrice (e da tanti anni, a dire il vero).

      Tu non hai idea di come funzionino le cose, per un delinquente evasore in ferrari, l’unico che ti fanno a vedere, ci sono almeno 1000 disgraziati uccisi nello spirito ben prima della morte fisica che attendono come una liberazione.

  • Massimo74

    @winston diaz

    Ti sei dimenticato le pensioni,che da sole assorbono 1/3 della spesa pubblica e circa il 17% del PIL (cioè quasi 3 volte quanto spendiamo per pagare gli interessi sul debito).

  • jimmy

    – Domanda-preghiera a Leonardo Facco –
    Caro Facco, concordo sulla tua impostazione, di dare libera parola su questo sito-blog a chiunque, sia liberisti che statalisti che metà-metà.
    Però ti chiedo: ma è mai possibile che tutti gli statalisti più sfigati vengono tutti qui?
    Ma sono davvero così idioti come sembrano, gli statalisti?
    E se sono così idioti, perché comandano loro, in italia, in europa, negli usa, e praticamente ovunque (tranne 5-6 nazioni)?
    Nessuno di questi statalisti che sia mai capace di reggere un contraddittorio logico e consequenziale, nessuno che legittimi mai le sue affermazioni, nessuno che offra numeri e fatti a sostegno della ideologia statalista…
    A giudicare dal tono degli interventi su questo (e qualche altro) sito-blog di socio-economia, i libertari sono (sembrano) cervelli che camminano, e gli statalisti sono (sembrano) cadaveri che sproloquiano.
    Mi sbaglio? Magari. Ma che per piacere uno statalista (ma uno buono, però) mi smentisca, o almeno che ci provi.
    Che dici, Facco, facciamo una colletta e paghiamo una cima di statalista per tenzonare su queste pagine con uno che ne sia un pò capace?
    Che ne so, un bertinotti, un dellavedova, un tremonti, un fini, vedi un pò tu, è tutta gente che si accontenta di pochi spiccioli.
    Ma io di questi Loris, Federico, Toni (Negri?), etc. mi sono un pò rotto le scatole, credo che non li vogliano più nemmeno nei bar-sport e vengono qui a blaterare.
    Ecco, Toni Negri, se non è ancora morto, mi andrebbe a genio, mi spiegherebbe quant’è bella e moderna la nuova democrazia popolare boliviana di evomorales, e probabilmente mi convincerebbe pure.

  • W la Libertà

    Loris rappresenta al meglio quella grande parte di italiani totalmente sottomessi allo Stato, che considerano come loro divinità, e fanno dello statalismo la loro religione.

    A queste persone viene inculcata l’idea che lo Stato sia l’unica alternativa sociale possibile, attraverso il lavaggio del cervello fatto per mezzo dei media ma soprattutto grazie all’educazione scolastica di stampo bolscevico.

    Loris immagino che sia un dipendente pubblico, un imprenditore che riceve finanziamenti dallo stato, o uno studente abituato fin dalla nascita ad essere oppresso dallo stato che reputa la coercizione autoritaria e violenta una cosa sana e giusta, nonchè inevitabile.

    Insomma è il buonpensante orwelliano, che adora il Grande Fratello Stato e fa di tutto per eliminare i pericolosi “evasori”, quella nuova classe di nemici da abbattere ed eliminare con ogni mezzo.

    A Loris gli dicono che le tasse sono una cosa bellissima e meravigliosa, perchè sono l’unico metodo per garantire quei servizi a cui tutti hanno diritto, e che in Italia sono così tanto alte per colpa dei cattivi evasori.

    Ma lo storia vera Loris è un’altra, esci dal tuo mondo ovattato dallo Stato, che con i suoi tentacoli muove e manovra i suoi burattini a suo piacimento, fatti un giro nella realtà, fuori dal tuo ufficio pubblico, dalla tua impresa finanziata con i soldi pubblici, dalla tua scuola o università, esci da questo mondo e capirai le cose stanno diversamente!

    Le tasse servono per mantenere prima di tutto una classe di potenti dirigenti statali, di cui gli odiati politici non sono che una piccola parte, e in secondo luogo per assicurarsi il mantenimento dei posti di potere, attraverso operazioni di spesa pubblica e sprechi, o di promesse elettorali, o di clientela e raccomandazioni.

    Il sistema è mascherato dalla storia dei servizi pubblici, a cui comunque hanno trovato utilità, visto che hanno creato la nuova classe sociale dei dipendenti pubblici, che ultra-salvaguardati e favoriti assicurano ai propri datori di lavoro (Sindaco?Provincia?Stato?) il mantenimento dei posti di potere. (Ovviamente sono entrati nel gioco anche i sindacati)

    Ma la cosa preoccupante è che i servizi monopolizzato dallo stato sono visti dagli occhi di Loris come inevitabilmente pubblici. Così ritiene che senza stato sia impossibile l’istruzione, sia impensabile la sanità, sia assente la difesa. Niente di più sbagliato, senza stato questi ed altri settori diverrebbero liberi, e nascerebbero scuole private secondo i gusti di ognuno, ospedali privati efficienti, agenzie di difesa personale qualificate e operative, perchè motivate da interesse economico e concorrenza.

    Ma tornando all’evasione Loris non capisce che non è alta la tassazione perchè c’è gente che non paga le tasse, ma che in realtà LE TASSE SONO TROPPO ALTE E LA GENTE NON LE PAGA PER QUESTO.

    I vari governanti parassiti e politicanti cominciassero ad abbassare le tasse veramente, Loris si renderebbe conto che diminuirebbero:

    1) Le imprese che chiudono e dunque i disoccupati
    2) Le spese per le famiglie e dunque la povertà
    3) gli evasori fiscali

    Propongo una situazione poi piu drastica e sconvolgente che farà prendere a Loris un mezzo malore:

    Eliminiamo le tasse, In questo modo non ci sarebbero evasori.

    • firmato winston diaz

      “Eliminiamo le tasse, In questo modo non ci sarebbero evasori.”

      Si potrebbe fare, basterebbe avere una crescita dell’economia del 10 per cento annuo e uno stato che quindi DEVE stampare moneta dal nulla per altrettanto, per evitare deflazione, con la quale pagare le sue spese.
      Sembra una battuta, ma e’ quel che accadeva negli anni ’50.
      (dal ’50 al ’73 crescita media pil 5.6 per cento annuo – dall’88 al 2012, zero —- 1985 data fatidica: inizio manovre per ingresso nell’euro, equivalenti alla creazione dell’italia unita, dopo il 1860, con valuta unica, e con i risultati che ben conosciamo – Miglio si rivolta nella tomba: abbiamo fatto il contrario di cio’ che si doveva, e adesso ci stupiamo dei risultati un po’ imprevisti e strani).

  • Christian

    Se si conosce la persona giusti si possono tirare su sconti notevoli e già il nominativo di questi gira (con discrezione).
    Gli evasori non sono altruisti ma potendo fare degli sconti attirano più clienti, hai presenti le “leggi” del marcato?

    • Loris

      Le leggi del MARCATO non le ho presenti, lo confesso. :D

      • Massimo74

        @Loris

        Le possibilità sono due: o sei un dipendente statale,cioè un mantenuto della società(e quindi in qualche modo le tue posizioni si possono comprendere) oppure sei uno che ha completamente mandato il cervello all’ammasso.
        Credere che se tuttti pagassero le tasse, i politici le ridurrebbero, è come credere che cicciolina sia vergine.Le tasse alte dipendono esclusivamente dalla voracità dello stato e dei politici,non dall’evasione fiscale.

        • firmato winston diaz

          E dipendono anche dal fatto che lo stato, a partire dall’ingresso nello SME degli anni ’80 (primi passi per il blocco del cambio con l’area euro), e’ costretto a finanziarsi esclusivamente sul mercato privato dei capitali libero o forzoso, indebitandosi sempre di piu’ e pagando fior di interessi e/o forzosamente imponendo maggiori tasse. Altro che colpa di Craxi l’esplosione del debito pubblico (e a seguire a ruota, delle tasse) di quegli anni. Attualmente paghiamo sui 90 miliardi per interessi, e 160 per gli stipendi pubblici, per dare un’idea delle proporzioni. Fra poco pagheremo di piu’ per gli interessi.

  • Robin

    Loris è il perfetto esempio di kapò, uno che vive da oppresso e aiuta gli oppressori contro i poveracci.

    Secondo la sua logica da perfetto soldatino, il delinquente non è chi chiede a chi lavora di versare il 70% dei suoi profitti ma chi cerca di arginare queste pretese.

    Lo stato fallitagliota li ha educati bene i suoi schiavetti!

    • Loris

      Un po’ oppresso lo sono, Robin, sì. Da una parte dello Stato, ma non da quella che credi tu: da quella parte di stato rappresentata dai tanti politici disonesti che, per garantirsi il voto di voi evasori, continua a “proteggervi”…. tanto poi fanno pagare agli altri, alcuni dei quali sono così fessi da non accorgersene neanche.
      Magari festeggiano per uno sconticino di cento-duecento euro sull’IMU, senza rendersi conto che si tratta di briciole rispetto alle migliaia e migliaia di euro che gli fregano dalla busta paga.
      Io di certo, se vado da uno dei tanti evasori che mi offre uno sconto ridicolo del 5-6% in cambio del chiudere un occhio sullo scontrino non sono così tonto da credere che mi stia facendo un favore, quando lui risparmia anche più del 21% (perchè non ce solo l’IVA non versata ma anche l’entrata non dichiarata).
      Comunque, continua pure così…. finchè te lo permettono.

      • firmato winston diaz

        “Magari festeggiano per uno sconticino di cento-duecento euro sull’IMU, senza rendersi conto che si tratta di briciole rispetto alle migliaia e migliaia di euro che gli fregano dalla busta paga.”

        Senza rendertene conto, ragioni da “ricco razzista” (perdonami e’ un’esagerazione che vorrebbe essere un motto di spirito).
        Un prelievo percentuale in busta paga ti lascia comunque qualcosa, l’IMU sulla prima casa, se non hai reddito, puo’ costringerti ad indebitarti per pagarla: e’ un’imposta disumana non per la quantita’ del prelievo, ma per la sua qualita’, che non bada al reddito. Per lo stesso motivo e’ ingiusta anche per cio’ che non e’ prima casa (beni strumentali e seconde case) in quanto non discrimina assolutamente sulle vere possibilita’ economiche, sia in termini di reddito che di ricchezza patrimoniale) di chi la deve pagare.
        Un esempio concreto di cui ho conoscenza personale: nel mio comune, un appartamento in centro storico di un professore universitario di ruolo paga 21 euro, una catapecchia in campagna di un disoccupato piu’ di 1000.

        La verita’ e’ che avendo perso, per “entrare in europa”, la facolta’ di stampare moneta e non sapendo piu’ dove prendere i soldi per le millemila spese cui erano abituati, ormai considerano leciti tutti i metodi di prelievo. E hanno i mezzi, propagandistici, e militar-polizieschi, per ingannare i cittadini su cosa stia realmente succedendo. Li ingannano usando i loro stessi soldi, per somma ingiuria.

      • firmato winston diaz

        Sempre per quanto riguarda l’IMU, ultime novita’: pare l’abbiano resa (parzialmente) detraibile dal reddito per i capannoni industriali. Sai cosa significa? Che prima la paghi, e poi, detraendola da quel reddito, SE HAI UN REDDITO, paghi meno imposta su quel reddito e quindi recuperi qualcosa, MENTRE SE NON HAI UN REDDITO, l’imu la paghi per intero e non recuperi nulla.
        Ti serve altro per capire qual e’ la moralita’ del sistema fiscale che cerchi di difendere?

  • Federico

    Ho letto molti commenti e sembra quasi che l’Italia sia piena di evasori “altruisti” che non fanno gli scontrini o le ricevute per fare spendere meno ai propri clienti.
    Ok, allora facciamo così: dateci l’indirizzo della vostra attività, così anche noi veniamo a fare acquisti da voi e non vi chiediamo lo scontrino…. però fate uno sconto pari a quello che risparmiate (in IVA e in altre tasse da versare) a tutti quelli che non vi chiedono lo scontrino. ;) Ci state?? Io credo proprio di no.

    • fabio

      a me sinceramente lo fanno, ma solo se già mi conoscono.

      ad uno sconosciuto non si fanno sconti perché il venditore sconta il rischio che deve sobbarcarsi nel fare qualcosa di vietatissimo con uno sconosciuto.

    • firmato winston diaz

      Federico, in calabria il pane costa 1 euro al kilo, la pizza 3, il barbiere anche, una giornata di un idraulico-muratore-piastrellista 30-50 euro (almeno fino a qualche tempo fa, pre-Monti). E i campani che vanno in ferie li’ sono incazzati per i prezzi alti. Evasione media nel privato, circa il 90 per cento (non guardare quella delle statistiche, che comunque e’ altissima, quelle incorporano tutta l’economia, compreso l’impiego pubblico dipendente che peraltro e’ preponderante da quelle parti, in cui l’evasione e’, necessariamente, zero).
      Visto il sito in cui scriviamo, il problema non e’ portare l’imposizione fiscale anche li’ all’80 per cento, cosa che ucciderebbe anche la poca economia residua le cui risorse, umane e di capitale, si sono spostate al nord ben oltre un secolo fa, e’ renderla piu’ umana e sopportabile qua. Altrimenti fallisce tutto.
      Ma poco prima o poco dopo il fallimento generale delle attivita’ produttive, avremo sicuramente dei grandissimi disordini sociali, lo stato non puo’ sopravvivere come “fine a se stesso”, succhiando molte piu’ risorse di quante ne redistribuisca, cioe’ distruggendole, se non come stato di polizia, verso cui, effettivamente, stiamo necessariamente andando sotto TUTTI gli aspetti, se non ve ne siete accorti.
      Ci stanno spogliando, non e’ vero che stanno facendo il nostro interesse, e nemmeno il loro (a lungo termine).

    • Antonino Trunfio

      Affare fatto. Vieni da me.
      20 % in meno da me. Ma solo per contanti. Chiaro ?

      • William

        Antonino, mi deludi, avrei pensato che avresti chiesto il pagamento in Oro da bravo Austriaco!

        • Antonino Trunfio

          Uno che scrive quelle imbecillità cosa vuoi che sappia dell’oro !! Cash prima lui a me, e poi cash io al mio fornitore abituale, il famoso Gold-rake

  • jimmy

    Prendiamo una classifica economica qualsiasi (purché stilata da un organismo indipendente e di una certa autorevolezza), ad esempio http://www.doingbusiness.org/rankings della World Bank, che si focalizza sulla facilità di svolgere impresa in ciascuna nazione.
    Per il 2012 l’italia si è classificata in 73a posizione su 185 nazioni esaminate, che non è certo un bel risultato, anzi è una vera vergogna.
    Ma sull’aspetto del “Paying taxes”, l’italia precipita addirittura alla 131ma posizione su 185 esaminate (praticamente, dall’italia in giù si entra nel terzile dei risultati peggiori, cioè nel territorio degli inferni fiscali).
    World Bank esamina l’aspetto fiscale non considerando solo le aliquote (quanto si paga di tasse), ma anche la praticabilità e numerosità delle procedure (come si pagano le tasse).
    Insomma, secondo World Bank l’italia sta messa male, almeno fiscalmente, ed infine l’italia è la peggiore fiscalità d’europa.
    Con questi risultati, la Guardia di Finanza dovrebbe ancora andare nelle scuole, ma solo per chiedere perdono agli studenti ed alle loro famiglie.
    Gli Stati Uniti, forse impropriamente citati, fanno anche loro una gran brutta figura: sono splendidi quarti in classifica generale, ma 69esimi in classifica fiscale: non sono ancora un inferno fiscale, ma non sono nemmeno fiscalmente accoglienti, infatti la fiscalità è il loro aspetto peggiore.
    Le nazioni fiscalmente più accoglienti sono nell’ordine: UAE, Qatar, Arabia Saudita, Hong Kong, Singapore, Irlanda, Bahrain, Canada, Kiribati.
    Ovviamente l’italia non può competere fiscalmente con chi produce petrolio, né con le nuove tigri asiatiche.
    Però uno statalista qualsiasi mi dovrebbe spiegare perché il Canada e specialmente l’Irlanda (membro UE), come fanno a stare 120 posti avanti all’italia, più o meno a parità di servizi resi al cittadino?
    Sono qui che attendo trepidante

    • firmato winston diaz

      “che si focalizza sulla facilità di svolgere impresa in ciascuna nazione”

      Quando una nazione e’ sottoposta a regole che vengono dall’esterno, molto probabilmente quelle regole, in quanto esogene, verranno vissute, in quanto nate in e per un altro ambiente socio-economico, come imposizioni assurde.

      Vi invito a considerare quanto sopra in modo astratto, provando a cambiare la definizione di “esterno”, sia all’interno dell’italia, in senso sia geografico che socio-economico, sia all’interno dell’europa.

      En passant, qual e’ la fine che e’ toccata al sud italia dopo l’unificazione? (allora come oggi l'”eroico” crispi, patriota e politico italiano come recita wikipedia, per inseguire il “pareggio di bilancio” e pagare i debiti di guerra dei piemontesi, mise fra le altre la tassa sul macinato, massacrando irreversibilmente intere regioni – a cambiare e’ solo la definizione di “sud” – indovinate a chi tocca stavolta)

  • Loris

    Io credo che la vera rovina di questo paese non siano le persone che educano i bambini alla legalità ma gli evasori fiscali, per colpa dei quali gli italiani onesti sono costretti a pagare tante e troppe tasse sul lavoro.
    Lo stato da qualche parte i soldi li deve prendere e, per non “disturbare” voi, se la prende con il dipendente che vive solo della propria busta paga e con l’imprenditore onesto che non assume in nero e versa tutto il dovuto!

    • leonardofaccoeditore

      retorica, smentita dai fatti.

    • fabio

      solite sciocchezze che lo Stato Ladrone spande a destra e sinistra.

      Quale ladro ammetterà mai la colpa? il re dei ladri, lo Stato onnipotente, ruberà sempre a più non posso lasciando disastri dietro di sè, cercandoin ogni modo (e ne ha davvero tanti, dai medi alle scuole di ogni ordinee grado) di scaricare su altri le colpe invece proprie (diversi, immigrati, zingari, ebrei, ‘evasori’, padroni, ecc…).

      In tanti hanno, finalmente, messo in dubbio le cose dette in chiesa la domenica mattina. Purtroppo gli adepti di questa nuova religione di STATO sono troppo pregni dametterein dubbio dogmi come ‘lo stato siamo noi’ o ‘pagare tutti per pagare meno’…… la situazione è disperata tanto quanto ai tempi delle adunate a piazza venezia sotto le finenstre del duce!!

    • firmato winston diaz

      Loris, lo Stato per comprare consenso e clientele si e’ indebitato oltremodo con gli strozzini e adesso sta facendo da loro esattore, anzi li ha messi al governo a comandare l’apparato repressivo, che se non paghi quanto esigono, o perche’ non vuoi o piu’ probabilmente non puoi, ti portano via tutto e ti sbattono in galera. E’ un lavoro che una persona onesta piuttosto di farlo muore di fame.
      E c’e’ l’ulteriore complicazione, che ormai siamo in una situazione prefallimentare: piu’ paghiamo (evasori compresi, che sono in enorme maggioranza al sud, ma in un’economia che chiuderebbe del tutto se gli togli la possibilita’ di evasione, evasione che e’ gia’ in gran parte un forma di trasferimento di ricchezza dai piu’ ricchi ai piu’ deboli, e infatti i blitz propagandistici li fanno a cortina, anche se l’evasione “grossa” e’ a catanzaro, e fa ripeto da cuscinetto alla maggiore poverta’ di quelle zone, li’ non potrebbero come qua pagare l’80 per cento e oltre del reddito) piu’ ci avviciniamo al fallimento.

    • Antonino Trunfio

      @LORIS : segui il consiglio che ho fornito a un tale di cui sopra. Il 380 V, a te potrebbe bastare.

  • Robin

    Caro winston diaz,

    la tua obiezione sarebbe in parte giusta se non avessimo a che fare con fallitaglia.

    Lo stato italos copre le pensioni di oggi con i soldi nostri, di noi che lavoriamo: noi non avremo nessuna pensione, salvo che siamo statali.

    Lo stato copre l’istruzione: e perchè io che non ho figli dovrei pagare per far istruire da insegnanti socialisti ovvero agli antipodi del mio modo di pensare i figli degli altri?

    Lo stato copre la sanità: davvero? E il ticket non lo conti? Sorvoliamo che se hai bisogno subito di un consulto o anche di altro ti tocca andare privatamente, bisognerebbe suddividere:
    a) il costo di una buona sanità
    b) quanto viene pagato
    c) quanto finisce in ruberie.

    Io dico che la terza voce si prende gran parte della seconda….

    • firmato winston diaz

      @robin
      sono d’accordo, piu’ che giustificare il sistema italiano intendevo solo dire che quello americano, da semplici calcoli, al di la’ della retorica, pare ancora piu’ ladro del nostro: e senza contare il fatto che loro, quando vogliono comprarsi un paese estero intero, basta che stampano dollari (il dollaro e’ valuta di riserva e scambio internazionale, ma decide arbitrariamente il loro governo quanti stamparne: in altre parole, se vogliono comprarsi una ferrari, basta che stampano dollari, l’inflazione che ne deriva e’ spalmata su tutto il mondo, ma la ferrari se la prendono loro). Questo si’ che e’ signoraggio!
      Eppure, pur con questo, non hanno tasse, rispetto ai servizi, molto piu’ basse delle nostre, anzi, e nemmeno una societa’ tanto piu’ ricca rispetto alla follia iper-competitiva in cui vivono.
      Inoltre, credo sia vero che le societa’ anglosassoni, almeno dagli ultimi decenni, sono molto piu’ spietatamente invasive del privato della nostra, solo che da loro a controllarti e denunciarti e’ il vicino di casa che si sente lui stesso parte dello stato, non e’ necessario che a farlo, come da noi, sia un dipendente dello stato visto come “il nemico” (e che di fatto, sempre al di la’ della retorica, lo e’…),
      Il fatto che qui da noi, per i motivi piu’ svariati, si disprezzi la patria, un vantaggio ce l’ha, anche se stanno facendo di tutto per farcelo considerare un difetto: c’e’ solidarieta’ fra tartassati, e molte cose inerenti a questo fatto vengono prese con umana elasticita’., e con moralismi meno ipocritamente bigotti (si’, sono pure piu’ ipocriti e bigotti di noi, e molto, la moda del mettere in galera uno per 100 lire o per una bugia arriva da loro).
      Sono spietati. Insomma vorrei far notare che il fatto che negli ultimi decenni si tenti in ogni modo di portare quello stile di vita da noi non e’ la panacea, anzi, e se ci lamentiamo del fatto che ultimamente si spinge i bambini a fare da delatori pro-stato contro i loro stessi genitori, la moda non e’ importata dall’unione sovietica che non c’e’ piu’, ma da paesi tedesco-anglosassoni che tanto ammiriamo, cosi’ come il debole ammira, femminilmente, il piu’ forte.
      Un’altra cosa: quelle societa’, senza un capro espiatorio, non stanno in piedi, esploderebbero subito: non e’ un caso se devono sempre essere in guerra con qualcuno, se devono sempre rimarcare sulla loro superiorita’, e avere sempre un fantoccio a cui addossare una colpa, che spesso e’ solo colpa di non avere i loro stessi, devastati per la loro parte, costumi.
      Peraltro anche da queste bande, chi vuole rimescolare l’ordine politico, gioca sullo stesso tasto emotivo.
      Visto che siamo su un sito di libertari (anche se da molti commenti non sembrerebbe), spero di essere riuscito a manifestare quali sono i miei dubbi. Del resto in questi decenni l’abbiamo preso in quel posto gia’ abbastanza volte, direi, e non avrebbe dovuto essere una sorpresa, si poteva prevedere fin dall’inizio da molti indizi che e’ facile ritrovare un po’ dappertutto…

      • firmato winston diaz

        “(il dollaro e’ valuta di riserva e scambio internazionale, ma decide arbitrariamente il loro governo quanti stamparne: in altre parole, se vogliono comprarsi una ferrari, basta che stampano dollari, l’inflazione che ne deriva e’ spalmata su tutto il mondo, ma la ferrari se la prendono loro). Questo si’ che e’ signoraggio!”

        En passant, e’ una situazione (di privilegio) esattamente opposta a quella in cui e’ l’italia, che deve riprendere a prestito a interesse, da fuori, tutta la sua moneta che se ne scappa, innescando un circolo vizioso: forse se siamo un po’ in crisi, e ci resteremo, dipende anche da questo, che ne dite? E con queste regole, mi pare chiaro che per avere le stesse chance dei “paesi forti” dovremmo sfaticare 10 volte di piu’, e forse nemmeno basterebbe, tanto che finiremo tutti in un grande sud, COMUNQUE, dove non ha piu’ senso, se non si e’ idioti, lavorare. Questo per i fanatici a-priori del gold standard, che in queste condizioni OGGETTIVE sarebbe una condizione del tutto tafazziana (lo e’ gia’ a sufficienza l’euro).

  • fabio

    anche a scuola dei miei figli c’è stato queso schifo di lavaggio del cervello dei ragazzi, continuano l’opera iniziata con cartoni animati dell’agenzia delle entrate:
    <>

    i ragazi escono da questa scuola! poi cosa si può mai pretendere??

    • fabio

      dalla circolare della scuola:
      Il giorno … aprile, dalle ore 11:20 e per la durata di circa un’ora, nella sala conferenze del liceo si svolgerà un incontro sul tema della legalità economica a tutela della sicurezza dei cittadini, condotto da esperti della Guardia di Finanza.
      L’incontro è rivolto alle classi quinte e il coordinamento dell’iniziativa è curato dal prof…… , alla quale potranno essere richieste ulteriori informazioni.
      Attraverso esempi legati alla vita quotidiana, verrà spiegato il concetto di legalità economica, soprattutto per incrementare negli studenti la consapevolezza del fatto che, in quanto cittadini, sono portatori di diritti e di doveri anche in campo economico.

      • Antonino Trunfio

        le lezioni di legalità (quella del loro padrone che gli paga lo stipendio) delle fiamme gialle, equivale ai “seminari” che toto rijna teneva ai sui picciotti prima di finire all’ergastolo. Nessuna differenza : trattasi infatti solo di criminalità organizzata. Una di palermo e una di roma

    • Domenico Longo

      gente onesta?

  • Mark

    “e come pensate di far vivere le persone senza uno stato centrale? una scuola pubblica? una polizia che ti protegga? ma svegliatevi…”
    Ecco arrivato il presuntuoso sapientone di turno.
    1) Esiste la scuola privata, imbe*****.
    2) Mi proteggerei DA SOLO, se solo non ci fosse uno “Stato” che mi impedisse di farlo; imbe*****, di nuovo.
    Vivrei come fanno a Napoli dove ognuno fa quello che gli pare e vivono liberi, si divertono e crescono senza complessi mentali!!!

  • jimmy

    Per toni (negri?)
    L’unico che dorme come una marmotta sei proprio tu.
    Ma non ti sei accorto di nulla?
    Hai sentito parlare di gente che si sta ammazzando?
    Hai sentito parlare di imprese che chiudono e falliscono come mosche?
    Hai sentito parlare di ministri che ammettono che le tasse sono troppo alte?
    Hai sentito parlare di libri di testo sempre diversi ogni anno che passa?
    Hai sentito parlare di studenti italiani ultimi per profitto in europa?
    Credi (nel tuo mondo delle favole) che sia tutta colpa degli evasori?
    Credi (nel tuo mondo dei sogni) che per avere stato, polizia, istruzione, etc, sia proprio necessario spendere la folle cifra di € 800 miliardi che spende l’italia?
    E mi sai dire perché altri stati erogano gli stessi (anzi di più e meglio) servizi di quello italiano, ma spendendo il 30% in meno (e gli evasori ce li hanno anche loro)?
    Se davvero (ma ne dubito) ti interessa sapere come si può continuare ad erogare tutti gli attuali servizi pubblici spendendo € 200 miliardi in meno, fra una pennichella
    e l’altra continua a frequentare questo sito ed a cercare nelle pagine.
    Le proposte ci sono, le possibilità anche.
    Il problema è che gli italiani sono proprio come te: preferiscono dormire.
    Buonanotte

  • Stefano

    Sono stato negli Stati Uniti un paio di anni fà. Girando con i parenti, andavamo nei supermercati e mi è stato fatto notare che: vedi, qui in America, non si paga alcuna imposta sugli alimenti, perché alimentarsi è un diritto “umano” e non va tassato !!! Come sappiamo in Italia ci fanno pagare anche l’aria (inquinata) che respiriamo.
    Altri prodotti di uso quotidiano e non, invece riportavano una tassa aggiunta di solo 4% mentre il Italia è bel oltre 5 volte maggiore.

    • firmato winston diaz

      1) Si’ pero’ guardate che l’imposizione fiscale complessiva negli stati uniti e’ attorno al 30 per cento, e considerato che non copre ne’ pensioni ne’ sanita’ ne’ scuola se non parzialmente, in proporzione e’ perfino MOLTO piu’ alta di quella italiana. Non e’ tutto oro cio’ che luccica, e basta fare mezzo conto per rendersene conto…
      2) per il resto, circa l’argomento dell’articolo, con cui sono d’accordo, nessuno che osservi che stiamo diventando sempre piu’ come i tedeschi, senza pero’ esserlo? Queste forme di controllo sociale sono tipiche dei paesi anglosassoni, negli usa, in teoria, ai bambini addirittura sarebbe stato dato un premio in denaro dall’amministrazione fiscale (li’ chi aiuta il recupero di somme evase viene ricompensato in percentuale).

  • toni

    All’inizio pensavo a uno scherzo, poi leggendo i commenti mi sono reso conto che è tutto vero… esistete veramente! complimenti:”senza lo stato i panini costerebbero 70 cenetesimi”, oppure quello che dice “professori che impongono di comprare libri scritti da loro o da loro amici”, oppure Francesco PD… siete grandi, e come pensate di far vivere le persone senza uno stato centrale? una scuola pubblica? una polizia che ti protegga? ma svegliatevi…

    • Antonino Trunfio

      caro Little TONY, prendi con le mani un filo di rame e infilalo in una presa industriale da 380 V. Magari l’effetto potrà risvegliare e tutti i rintontiti tuoi simili.
      Non provare con il 220 V di casa tua, sei in letargo da troppi anni.

  • Diego Tagliabue

    Per forza, sono imbesuiti dalla PROPAGANDA MARXISTA dei PROFESSORI SESSANTOTTINI.

    Poi, però, hanno musica illegale sullo smartphone.

    Come la mettiamo con i professori, che IMPONGONO DI COMPRARE LIBRI, SCRITTI DA LORO O DAI LORO AMICI???

  • meno stato per tutti

    sarebbe interessante che qualcuno spiegasse a quei ragazzi, che senza lo stato, il loro panino, anzichè costare 2 euro (prezzo supposto ad esempio), esso costerebbe 70 cent, oppure sarebbe il doppio piu grande………
    qualcuno inviterà la guardia di finanza a spiegarlo ai ragazzi????

    • leonardofaccoeditore

      :-)

  • Fabio Cintolesi

    Credo che alla fine il punto ristoro chiuderà, tra le ire funeste dei genitori. Per me sarebbe la soluzione migliore e più educativa per questi ragazzi.

  • Massimo74

    A proposito di scuola pubblica, avete sentito questa notizia? http://tinyurl.com/o4w4uyy

  • FrancescoPD

    Se queste sono le conseguenze della immonda campagna mediatica, l’Italia puzza già di cadavere…
    Quando i signori statalisti continuano a guaire perchè vengano tolti i sussidi alle scuole paritarie è perchè nessun giovincello possa scappare dalla scuola pubblica, unica madrassa comunista titolata a formare il giovane burocrate, il nuovo satrapo in erba.
    Sono legato da vincoli familiari e lavorativi, altrimenti lascerei questa landa sovietica di futuri disperati senza alcun rimpianto.

    • leonardofaccoeditore

      CONCORDO

    • Antonino Trunfio

      @FRANCESCO PD : con rispetto, nonsarebbe meglio togliere quel PD dal finale ? La landa sovietica è un’espressione memorabile di questo fottuto paese. Suggerisco anche : “steppa siberiana”. Il concetto non cambia

  • hc

    Il giorno dopo il gestore alzò i prezzi del 20%. Studenti e genitori inviperiti.
    Perché sono tutti rispettosi delle leggi, quando non tocca il proprio portafogli.

    • leonardofaccoeditore

      :-) E CHIEDERANNO CHE LO STATO INTERVENGA PER CALMIERARE I PREZZI

      • firmato winston diaz

        Be’ c’e’ poco da scherzare mi ricordo Marzano mi pare si chiamasse, ministro di no so che, comunque di quelli che si autodefiniscono “liberali”, che dopo l’ingresso nell’euro disse che per evitare l’aumento dei prezzi bisognava sguizagliare nientepopodimeno che “la polizia annonaria”, che controllasse occhiutamente i prezzi esposti (!) per evitare l’aumento dei prezzi col cambio di valuta (aumento in realta’ dovuto al fatto che una valuta non esiste in se’, e’ il massimo comune divisore di tutte le merci sul mercato, e occorre una vita, come per la lingua madre, per interiorizzarne il “valore”). L’euro, percettivamente, non valeva nulla, per cui era facile tanto spenderlo quanto incassarlo, con grande sollazzo per le entrate dell’erario, gestite invece da sordidi e meccanici ragionieri.

        Nonostante questo, il debito dello Stato non calo’.

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