In Anti & Politica, Economia

recessionedi LEONARDO FACCO

Ha scritto Paolo Mathlouti su queste pagine: “Con il levarsi rumoroso e consapevole di richieste di libertà da parte delle patrie carnali, il Leviatano appare sempre più, secondo l’intuizione di Nietzsche, un «gelido mostro», menzognero e insensibile alla varietà del divenire e della vita”. La bugia è connaturata anche nell’uomo di Stato, ovvero nel “servitore”, a spese nostre, del gelido mostro.

L’altro ieri, il ministro Saccomanni ha affermato che le misure adottate dal governo consentiranno una “ripresa piena” dell’economia nel quarto trimestre del 2013. Lo ha ribadito il ministro dell’Economia in un’intervista al Tg4; successivamente ci hanno pensato le agenzie di stampa a spifferarlo ai quattro venti. I dati di Confindustria sulla produzione industriale, ha spiegato, “confermano che l’economia sta uscendo dalla fase di recessione e sta entrando in questa fase di ripresa che del resto tutti i previsori davano per scontato. C’e’ uno sforzo molto consistente di sostegno all’economia che viene dalle misure che abbiamo preso negli ultimi 60 giorni e queste misure rendono possibile la ripresa piena dell’economia nel quarto trimestre di quest’anno e poi nell’anno prossimo”. Figuratevi… Confindustria, che un giorno sì e l’altro anche fa la questua per nome e per conto di Squinzi, che è più attento a tessere rapporti coi politici che a difendere il diritto di fare impresa e di non essere bastonati dalle tasse. Per la cronaca, eccovi le diverse dichiarazioni in serie: Saccomanni: “In questi giorni c’è una luce più positiva”. Squinzi: “Questa luce non la vedo ancora”. Zanonato: “Siamo a un punto di non ritorno”.

Personalmente penso che il punto di non ritorno sia stato ampiamente superato, non credo in alcuna ripresa e lo ripeto ogni volta che qualche rappresentante del “gelido mostro” starnazza più del dovuto. Ma ancor meno credo nella propaganda dei Saccomanni, che è solo l’ultimo dei boiardi di Stato assurti ad un qualche dicastero, che per il ruolo che ricopre – come da copione – ha il compito di raccontar frottole per infondere fiducia. Dato che la memoria, per noi, non è un optional, abbiamo raccolto qualche titolo di giornale e ve lo postiamo qui a fianco.  E’ dal 2009 che c’è un castaiolo – con le chiappe al caldo sulle sedie del regime – che sostiene che “l’anno prossimo arriverà la ripresa”.Berlusconi, Draghi, Monti hanno tutti inneggiato alla solita solfa.

Ora è il turno di Saccomanni, l’ultimo arrivato. Di lui continuo a pensare quel che ha scritto l’antropologo F.G. Bailey: “I leader politici e i gangster hanno molte cose in comune”. Come si possa continuare a legittimarli, subendo… questo rimane un mistero. In attesa della ripresa (per i fondelli), Forza L.I.F.E! In attesa del prossimo titolone di giornale da collezionare.

Per la cronaca, è di oggi la notizia – son passati solo due giorni dalle dichiarazioni del ministro – che il PIL italiano calerà di più rispetto a quel che avevano previsto.

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Showing 2 comments
  • Hiram Bowen

    (ANSA) – ROMA, 17 MAG – Le misure decise oggi e quelle sui debiti p.a. prese dal precedente governo ”sono un insieme complessivo misure che va a sostegno dell’attivita’ economica”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, secondo il quale ”nulla altera” le stime delle principali organizzazioni internazionali, compresa Bce e Commissione europea, che ”prevedono un profilo di crescita per quest’anno a partire dal terzo e quarto trimestre e una ripresa l’anno prossimo”.

  • gastone

    e si, il pil non gli funziona più.
    ..non gli si alza, pensare che era un vanto per loro.
    sene sono fatte di chiavate col popolo che a vederlo restava estasiato
    e senza batter ciclio lo prendeva dietro, rapito da cotanta esteriore potenza.
    ora dopo qualche decennio di viagra, non c’è verso.
    alla pfizer gli avevano spiegato che negli aggregati statistici che valutavano i flussi dei beni e servizi prodotti durante l’anno dal mercato interno avessero aggiunto quelli dello stato, avrebbero avuto un effetto viagra potentissimo.
    pronto.
    i burocrati lenti nel recepire i desideri dei cittadini improvvisamente, vista l’opportunità di fare un figurone sono diventati velocissimi nell’azione “cosmetica”.
    e in un trentennio l’hanno “tenuto sù” alla grande.
    ora però che i “veri” beni e servizi stanno evaporando, la micro impresa e bagnata nel sangue e i commerci stanno sparendo il pil non dà segni di vita lasciando nudo e irriverente tutto l’effetto viagra, che mostrerà impietosamente la sua valenza reale -20%

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